Cos’è la leucemia mieloide acuta, la malattia che ha ucciso Sinisa Mihajlovic

Si tratta di un tumore molto raro che colpisce più frequentemente gli uomini con più di 45 anni: fattori di rischio, sintomi, diagnosi e cure

Il tumore che ha ucciso Sinisa Mihajlovic, l’allenatore del Bologna morto venerdì dopo una lunga malattia, si chiama leucemia mieloide acuta: un carcinoma molto raro che ogni anno colpisce circa duemila individui in Italia. È un tumore molto insidioso perché si sviluppa nel midollo osseo e progredisce molto rapidamente.

L’incidenza è maggiore tra gli uomini rispetto alle donne. Secondo quando riporta la Fondazione per la ricerca sul cancro, “è più comune negli uomini che nelle donne e negli adulti con più di 60 anni ed è poco frequente prima dei 45 anni e nel nostro Paese rappresenta il 13 per cento delle leucemie tra i bambini di età compresa tra 0 e 14 anni”.

Quali sono le persone a rischio

Benché sia una malattia rara, ci sono diversi fatti di rischio che aumentano le probabilità di sviluppare la leucemia mieloide acuta. Tra i principali rilevati dalla ricerca scientifica ci sono il fumo di sigarette, l’esposizione a sostanza chimiche come il benzene e i suoi derivati, alcune anomalie cromosomiche (Sindrome di Down, trisomia del cromosoma 8) e certe malattie del sangue (disturbi mieloproliferativi cronici e sindrome mielodisplastica).

Anche alcuni trattamenti oncologici possono far aumentare il rischio. In particolare, i farmaci alchilanti, quelli a base di platino utilizzati per la chemioterapia e le radiazioni usate nella radioterapia.

Sintomi

I sintomi della leucemia mieloide acuta si manifestano molto presto, ma sono spesso non specifici e quindi si possono confondere con altre patologie (come stanchezza, perdita di appetito, sudorazione notturna e febbre).

In seguito, spiega l’Airc, “possono manifestarsi spossatezza e pallore legati all'anemia, un aumento del rischio di infezioni dovute alla riduzione dei globuli bianchi normali e sanguinamenti frequenti (anche a livello gengivale o nasale) legati alla carenza di piastrine. Tra i sintomi sistemici sono frequenti dolori muscolari e osteo-articolari diffusi, senso di malessere generale e perdita di peso”.

Diagnosi

Il tumore si può diagnosticare con un normale prelievo di sangue ed esami specifici. Una volta accertata la presenza di leucemia, si procede in genere con un ulteriore prelievo di sangue e di midollo osseo per capire di quale forma tumorale si tratti esattamente. Per appurare la presenza di infezioni o altri segni di leucemia e di diffusione è possibile utilizzare la diagnostica per immagini, come raggi X, tomografia, PET, ecografia e risonanza magnetica.

Come si cura

Come per tutti i tumori, la terapia dipende dalle caratteristiche del paziente e dalla fase del tumore. Generalmente, si utilizza la chemioterapia come prima scelta. Se questa si dimostra sufficientemente efficace è possibile procedere con un trapianto di cellule staminali ematopoietiche prelevate dallo stesso paziente o da un donatore. In casi più rari e limitati si utilizza la radioterapia.