REDAZIONE CRONACA

Fatta la riforma aspettiamo i suoi effetti

L'adagio vuole che per fare ordine ci voglia il disordine. Allora si può dire che questa riforma il disordine già l’ha creato... di Ivano Costa, caporedattore de Il Giorno

CON SPONDE e stampelle più o meno imprevedibili è stata approvata la legge di riforma della pubblica amministrazione, mi chiedo quanto cambierà sostanzialmente per noi cittadini e se mai con questi tagli e aggiustamenti riusciremo a far quadrare i conti di una cassa sempre più esangue. Non è che per caso è la solita operazione di facciata per cui alla fine non cambierà nulla? Gianna, da il giorno.it

L’ADAGIO vuole che per fare ordine ci voglia il disordine. Allora si può dire che questa riforma il disordine già l’ha creato con la riduzione delle amministrazioni provinciali con personale che ancora sta cercando una collocazione e trasferimento di competenze che è stato limato nel corso del tribolato iter della riforma. Ora è stato messo un punto fermo. Vediamo che succederà, sulla carta i servizi al cittadino dovrebbero essere più efficienti, il ritornello è sempre lo stesso «trasparenza e digitalizzazione» chissà che questa volta non vengano trovati gli accordi giusti. Corpo Forestale a parte, sarà interessante seguire la liquidazione delle società partecipate in rosso, la riduzione delle Camere di Commercio e delle Prefetture nonché la soppressione degli uffici che si sovrappongono ad analoghe strutture ministeriali. Bastano questi punti per comprendere perché la riforma abbia seguito un percorso così tormentato e “mediato” e, soprattutto, quanto accidentato sia il percorso che le resta. ivano.costa@ilgiorno.net