L’apprezzamento non è gradito Serata tra amici finisce a coltellate

Una parola di troppo nei confronti di una fidanzata: ventenne lecchese in ospedale con un polmone perforato

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di Daniele De Salvo

SUELLO (Lecco)

Un apprezzamento di troppo alla ragazza dell’amico gli è costato una coltellata al torace e la corsa in ospedale per salvargli la vita. Ad essere accoltellato è stato l’altra sera Kassimi Badar, giovane italiano di 21 anni di Nibionno originario del Marocco, mentre a sferrargli il fendente che lo ha quasi ucciso è stato Inali Oulail, italolibico di 23 anni di Besana Brianza, con qualche precedente. I due hanno trascorso il sabato sera insieme, in un locale di Suello, in mezzo alla campagna tra il Cornizzolo e la Superstrada Milano–Lecco, un posto solitamente molto tranquillo dove non si sono mai registrati problemi. Probabilmente per una parola fuori luogo nei confronti della fidanzata di uno di loro, i due hanno cominciato a litigare: prima gli insulti e le minacce, poi gli spintoni e le mani, infine Inali ha tirato fuori di tasca un coltello a serramanico. Con un fendente ha colpito al torace Kassimi e gli ha perforato un polmone.

"Non sappiamo di preciso perché abbiano litigato, quando la situazione è degenerata si trovavano fuori dal nostro locale – spiegano i proprietari –. Li abbiamo sentiti gridare, uno ha urlato e si è accasciato a terra...". Sono subito intervenuti i sanitari di Areu da Lecco e da Como con i volontari della Croce rossa di Valmadrera. Kassimi dopo la prima assistenza è stato trasferito d’urgenza in ospedale all’Alessandro Manzoni di Lecco. Inizialmente è stato ricoverato in prognosi riservata, successivamente i medici che lo hanno in cura l’hanno sciolta: lo tengono comunque monitorato sotto stretta osservazione e non si ristabilirà prima di almeno 25 giorni. Sono corsi a sirene spiegate pure i carabinieri, che non hanno messo molto né a rintracciare chi sferrato il fendente né a chiarire quanto accaduto e i contorni almeno sommari della vicenda. Sono in corso comunque ulteriori indagini per accertare tutte le responsabilità. Per ora Inali, sebbene accusato di lesioni dolose gravissime resta a piede libero, in attesa della decisione del magistrato di turno incaricato del caso.