
La solidarietà non va in ferie Furia dei vandali in parrocchia: tutti a pulire, anche i carabinieri
Milano – L’appello di un’associazione di volontariato per rimettere in sesto gli spazi rovinati da un gruppo di vandali ha ottenuto una risposta-lampo dal quartiere, alla vigilia di Ferragosto e in una Milano semi deserta. "Sono successe quelle che noi chiamiamo magie", scrivono su Instagram i promotori di “Milano sospesa“, il nome di questa realtà no profit. Ma la magia è doppia, "perché ad aiutarci sono intervenuti anche i carabinieri della stazione di quartiere, nel loro tempo libero, dopo che abbiamo presentato denuncia nei loro uffici: averli al nostro fianco ci onora e ci fa sentire ancora di più il calore della comunità", sottolinea Cristina Sappa, co-fondatrice insieme a Michela Stassano dell’associazione nata due anni fa nel quartiere Vigentino, a Milano, dopo il maxi rogo che ha bruciato la Torre dei Moro di via Antonini.
"In origine ci chiamavamo “Una scatola per il grattacielo“; siamo nati per raccogliere beni di prima necessità per le famiglie sfollate: vestiti, oggetti per la cura personale, mobili e non solo. Poi siamo rimasti in vita, continuando a raccogliere oggetti donati da cittadini e consegnandoli a chi ne ha necessità. Ci mettiamo a disposizione ogni volta che c’è un’emergenza". Dove vengono custoditi i beni da distribuire? In alcuni locali della parrocchia di Santa Maria Liberatrice, concessi in comodato d’uso ai volontari. "Ma siamo stati vittime di atti vandalici".
L’ultimo raid, tra il 7 e l’8 agosto, è stato particolarmente pesante: "L’area con tutti gli oggetti è stata messa a soqquadro, in più sono stati svuotati due estintori. C’era polvere bianca ovunque", racconta Sappa. Così l’associazione ha lanciato un appello sui suoi canali social, chiedendo ai cittadini della zona di dare una mano per rimettere tutto in ordine. E sono arrivati tanti aiuti, tra cui quello speciale dei carabinieri. "Abbiamo raccolto la denuncia – fa sapere il maresciallo capo Antonio Falivene, comandante della stazione dei carabinieri Milano Vigentino –, ci siamo guardati negli occhi e abbiamo pensato di dover fare di più. Così otto carabinieri si sono dati da fare spontaneamente, a fine turno, aspirando la polvere degli estintori e ripulendo il materiale per renderlo nuovamente utilizzabile. Tutto lavoro svolto in un pomeriggio. Ma non è finita: il lavoro sarà concluso quando individueremo i responsabili dell’atto vandalico. Stiamo indagando".
A proposito degli autori del raid, "hanno sicuramente sbagliato – conclude Sappa –. Ma l’ulteriore magia, la terza, sarebbe riuscire a coinvolgerli portandoli dalla nostra parte: se sono ragazzi del quartiere, li invitiamo a venire a conoscerci. E chissà che non impieghino le loro energie per aiutare, anziché per distruggere. Noi siamo pronti ad accoglierli".