
I dati dell'Inail mostrano aumenti diffusi degli infortuni e delle malattie
Malattie professionali in aumento: nel 2023, a livello regionale, quelle denunciate all’Inail sono state il 15% in più del 2022. In attesa della Relazione annuale Inail, che metterà a disposizione informazioni più consolidate, è quanto emerge dal periodico curato dalla Consulenza statistico attuariale, che ha analizzato i numeri provvisori rilevati alla data dello scorso 31 dicembre.
Se le denunce di infortunio sul posto di lavoro diminuiscono (da 9.895 del 2022 a 9.265 del 2023, con i mortali che scendono da 177 a 172), aumentano invece quelle di malattia professionale, che passano da 3.231 a ben 3.809, con un aumento di quasi il 18%, in linea col dato nazionale (+19,7%).
“Il notevole aumento registrato, seppure debba ancora essere considerato provvisorio, può trovare giustificazione in diverse cause. In parte – spiega l’Inail – è dovuto al termine definitivo della situazione emergenziale della pandemia, che ha interessato gli anni 2020 e 2021. Durante questo periodo, infatti, le misure restrittive adottate dal Governo hanno portato alla sospensione delle attività di molte aziende con conseguente diminuzione della esposizione al rischio. Anche la limitazione degli spostamenti e il sovraccarico di lavoro delle strutture del Sistema sanitario nazionale hanno reso più difficile l’accesso agli uffici preposti alla ricezione delle denunce. Per quest’ultimo motivo, può sembrare plausibile pensare ad un recupero di denunce presentate tardivamente. Infine, il ritorno a una situazione di normalità, ha fatto sì che sia ripreso anche il trend in salita che caratterizza il fenomeno delle malattie professionali, registrando addirittura il valore più alto mai rilevato nelle statistiche mensili degli Open data al 31 dicembre di ogni anno".
Tra le province lombarde, Bergamo e Brescia sono quelle in cui si sono rilevate più denunce in assoluto: 1.004 nella provincia orobica, 825 nel Bresciano. Segue Milano con 577, Monza, Varese e Mantova con più di 200 denunce in un anno, Lodi con 154, Cremona con 148, Pavia con 116, Lecco con 115, Como con 108, Sondrio con 54.
Guardando, invece, alla variazione anno su anno, è la provincia di Lodi quella che ha visto l’incremento maggiore, con un +36%, seguita a stretto giro dal +33% di Mantova; al terzo posto Brescia con il + 29%. Solo nella provincia di Sondrio si rileva un calo delle denunce, che passano da 64 del 2022 a 54 nel 2023 (-18%).
Per quanto riguarda la tipologia di malattie professionali denunciate, quelle del sistema osteomuscolare e del tessuto connettivo restano le più frequenti (2.346), ma si nota la netta crescita anche dei tumori (288 nel 2023 a fronte dei 247 del 2022) e le malattie del sistema nervoso (da 228 a 338). Gli uomini sono i lavoratori più coinvolti sia nell’industria e servizi che in agricoltura, mentre nei luoghi di lavoro pubblici sono le donne a denunciare più frequentemente malattie professionali (21 rispetto a 7 denunce arrivate dai colleghi uomini).