Influenza 2024, si annuncia come la peggiore degli ultimi 10 anni: ecco perché

Non solo influenza ma anche Covid e virus respiratorio sinciziale. Le regole d’oro da rispettare secondo il virologo Fabrizio Pregliasco

Influenza, curva in calo ma ancora 300mila casi in 7 giorni

L'influenza 2024/25 potrebbe colpire più di 15 milioni di italiani

Milano, 24 settembre 2024 – Non ci saranno più le stagioni come una volta ma lei torna sempre puntuale con “amici” del clan.

"L'influenza e i virus respiratori girano il mondo e, salvo Covid che non ha ancora una stagionalità decisa, seguono le condizioni meteo: in Australia per esempio è appena finita la stagione ed è stata particolarmente intensa, la seconda peggiore degli ultimi 10 anni come valore complessivo" derivato dal mix di patogeni invernali. "Considerando questo e considerando la nuova variante Covid, XEC, che si inserisce nel quadro, le previsioni - che ovviamente poi andranno aggiornate sulla base dell'andamento meteorologico - ci fanno pensare che quest'anno saremo più o meno sui valori dello scorso anno e probabilmente dobbiamo aspettarci valori superiori a 14,5 milioni, o 15 milioni, di casi".

E' l'analisi del virologo Fabrizio Pregliasco conferma le previsioni al momento e lancia un monito sull'importanza di "continuare a tutelare i fragili".

Quanto ai virus in circolazione che si prospettano come protagonisti dell'autunno-inverno 2024-2025, analizza il direttore della Scuola di specializzazione in Igiene e Medicina preventiva dell'università degli Studi di Milano, "per l'influenza segnalo l'A/H1N1 e l'A/H3N2, mentre per Covid la variante che si diffonderà nei prossimi mesi, secondo le attese, è XEC, che è immunoevasiva. Ci aspettiamo quindi in autunno una presenza importante del Sars-CoV-2".

E poi avremo il virus respiratorio sinciziale (Rsv) che si è visto essere "co-protagonista nascosto: a parte la quota di bronchioliti che interessa i bimbi piccoli, anche negli anziani è parte rilevante delle forme respiratorie della stagione".

Completano il mix i virus responsabili delle forme simil-influenzali, che si avvantaggiano degli sbalzi termici. Già in queste settimane i patogeni sono in azione: "Stiamo viaggiando al ritmo di circa 150mila casi", riferisce Pregliasco, considerando tutte le forme respiratorie presenti al momento”.

In realtà la stagione delle infezioni respiratorie quest'anno non si è mai veramente conclusa. “Anche durante l'estate- fa notare Pregliasco- a causa degli sbalzi termici, i livelli di contagio non sono scesi sotto la soglia critica, con una persistenza di  infezioni causate non solo  da virus influenzali, ma anche da 'virus cugini', come il virus respiratorio sinciziale (Rsv), il rinovirus, il metapneumovirus e i virus parainfluenzali, insieme al contributo del Covid-19 e di alcuni batteri che hanno provocato problemi polmonari'

In vista della stagione vera e propria, l'esperto riassume in 5 punti fermi le regole d'oro da non dimenticare:

  • “Valutare l'opportunità della vaccinazione per se stessi e per anziani e fragili della famiglia”.
  • “L'adozione di un buonsenso che non criminalizzi la mascherina", da portare con sé "come gli occhiali da sole", metafora cara al virologo, "per usarla quando al bisogno", e sempre nel filone del buonsenso c'è la regola d'oro di "lavarsi frequentemente le mani".
  • No antibiotici, perché i dati" sull'uso improprio "sono pesantissimi”.
  • Automedicazione responsabile, come approccio per la popolazione generale, che si tratti di influenza, Covid o un altro virus respiratorio".
  • "Il tampone", importante anche per un uso tempestivo, nel caso di fragili e anziani, dell'antivirale per Covid se necessario.