DANIELE DESALVO
Cronaca

Adda basso e pochi soldi: nessuno vuole gestire il traghetto di Leonardo

Imbersago, deserto il bando per assicurare i viaggi fra le due sponde. "Chi ha la patente nautica rinuncia, se si sta fermi non si guadagna"

Il traghetto di Imbersago

Imbersago (Lecco) - Il traghetto di Imbersago potrebbe non salpare mai più per solcare l’Adda da una sponda all’altra, trainato dalla sola forza della corrente. È l’ultimo dei traghetti disegnati da Leonardo da Vinci ancora attivo. Ma è bloccato all’attracco da mesi e si teme lo rimanga per sempre, dopo secoli di onorato servizio. Non si riesce a trovare un traghettatore. Nessuno ha infatti partecipato al bando del Comune di Imbersago, nel Lecchese, a cui appartiene l’imbarcazione, per reclutarne uno nuovo al posto di coloro che a ottobre hanno lasciato il timone. "Entro il termine per la partecipazione alla gara, non è pervenuta alcuna offerta e pertanto la gara è da considerare deserta", annuncia laconicamente la responsabile dell’Ufficio tecnico comunale Claudia Ferrario. "Non è un compito facile essere il traghettatore – spiega il consigliere comunale ed ex sindaco Giovanni Ghislandi –. Il canone di concessione di 4.500 euro all’anno da pagare è il meno, è stato tenuto al minimo apposta. È che si tratta di un’attività incerta, che richiede di garantire un servizio di trasporto, prima che turistico, a fronte di guadagni non certi".

Tra livello dell’acqua troppo basso, fiume in secca, corrente assente, piuttosto che ondate di piena che ne impediscono la navigazione tra Imbersago e Villa d’Adda e viceversa, può capitare che siano più i giorni in cui il traghetto resta fermo di quelli in cui naviga. E quando resta ormeggato, non si guadagna. I traghettatori abilitati in provincia di Lecco inoltre sono 28 appena. "Chi dispone della patente nautica per svolgere servizio di trasporto passeggeri, se vuole sfruttarla si dedica ad attività più remunerative, come ai taxi boat sul lago di Como", prosegue Giovanni Ghislandi, che già durante i suoi mandati aveva affrontato l’incubo di trovare un nuovo “caronte“. Il traghetto attuale è stato varato nel 1994. È una copia originale realizzata dai maestri d’ascia veneziani. Lo stesso progetto e lo stesso disegno seguito nei secoli per sostituire le imbarcazioni, una volta raggiunta la fine del servizio.