FEDERICA PACELLA
Cronaca

I minori “soli”. Numeri esplosi: in tilt il sistema dei tutori volontari

Con politiche restrittive, più adolescenti in arrivo "Così salta la programmazione". Il rebus dei fondi.

I minori “soli”. Numeri esplosi: in tilt il sistema dei tutori volontari

I minori “soli”. Numeri esplosi: in tilt il sistema dei tutori volontari

Pochi posti nelle strutture rispetto alla domanda, corsi di alfabetizzazione non più adeguata alle esigenze, nomine di tutori volontari tardive, spese che pesano sui bilanci dei Comuni. Così l’accoglienza dei minori stranieri non accompagnati (Msna) scricchiola sotto il peso di numeri sempre più elevati, nonostante gli sforzi di servizi sociali, comunità, tutori volontari. Fino al 2020 in Italia arrivavano circa 5mila Msna all’anno: sono diventati 10mila nel 2021 e 21mila a giugno 2023. Il fenomeno era prevedibile: di fronte a norme più restrittive, aumentano le partenze di chi, come i minori, ha più probabilità di restare. Il sistema, però, non è stato adeguato ai nuovi numeri.

A Brescia, in pochi mesi, ci si è trovati ad avere 250 Msna; per circa 40 il Comune è riuscito a trovare una sistemazione in famiglia o da connazionali. La Loggia anticipa le spese (100 euro al giorno), ma si teme che, esaurito il Fondo nazionale, dallo Stato non arriverà alcun rimborso. L’associazione nazionale Tutori in Rete (TiR) ha già espresso "profonda preoccupazione per la perdurante crisi del sistema di accoglienza dei Msna". Domenica Sottini, bresciana, tutrice volontaria dal 2018, n questi anni ha seguito 7 Msna. Quando ha iniziato erano pochi e arrivavano soprattutto per ricongiungersi con le famiglie. Oggi la maggior parte degli arrivi è di 16-17enni col mandato di lavorare, i numeri sono esplosi. "Il sistema, già fragile, è andato in tilt: chi ci lavora mette tanta energia, ma non ce la può fare. Questo mette in crisi anche la collaborazione con i tutori". Il primo paradosso? La tempestività delle nomine: ci sono tutori disponibili senza tutele assegnate (mentre qualcuno ne ha addirittura 11), e Msna che arrivano ai 18 anni senza aver beneficiato del supporto. "Da noi passano mesi prima di avere una tutela. In Tribunale non hanno un sistema informatico che consenta di sapere, ad esempio, chi sono i tutori liberi".

Le comunità faticano ormai anche solo a fornire informazioni importanti ai tutori incaricati o a gestire i corsi di alfabetizzazione. I tutori potrebbero intervenire, ma non hanno spazi adeguati. "La gestione di questi ragazzi è complessa, perché sono migranti, ma anche adolescenti, fragili fra i fragili. Spero che, attraverso le nostre associazioni, le istituzioni ci facciano entrare nella rete in modo effettivo". Preoccupato il garante dei diritti dell’infanzia del Comune di Brescia, Mauro Ricca. "L’aumento di Msna tende ad acuire una situazione già critica. I posti sono pochi, si lavora in emergenza, senza poter programmare. E le strutture passano a raddoppiare i posti in poco tempo. Il rischio è che l’accoglienza si limiti solo a vitto e alloggio. Servirebbe una regia da parte del Comune, per verificare che i fondi siano spesi in modo efficiente".