Roma, 13 giugno 2025 – È ormai guerra tra Israele e l’Iran, da questa notte sotto una pioggia di bombe. Alle 2 (ora italiana) è iniziata l’offensiva del’Idf contro Teheran: colpite 6 basi militari e centri per l’arricchimento dell’uranio. L’Iran ha minacciato: "La nostra risposta sarà potente". E in serata è iniziata la rappresaglia con un massiccio attacco contro Tel Aviv e Gerusalemme. Sono almeno 100 i missili lanciati verso il centro di Israele, di cui molti sono stati intercettati. Intorno alle 23, l’Idf ha sferrato un nuovo raid su Teheran: “distrutto l'impianto di Natanz”, dove l'Iran produceva uranio arricchito al 60%.
Il presidente Netaniuah l’ha definita ‘Operazione Rising Lion’ e, in un video su X, si è rivolto alla popolazione iraniana: “Siamo nel mezzo di una delle più grandi operazioni militari della storia. La lotta di Israele non è contro il popolo iraniano. È contro il regime islamico sanguinario. L’obiettivo è sventare la minaccia nucleare e balistica”. E poi l’appello agli iraniani: “Lottate contro il regime malvagio e oppressivo”.
Gli Stati Uniti hanno affermato di non essere coinvolti nel raid mentre Teheran valuta l'azione come una “dichiarazione di guerra” e annuncia una risposta agli attacchi. Nei raid sono stati uccisi il capo dei Pasdaran e dello Stato maggiore dell’esercito iraniani, nonché altre figure militari apicali, come il capo della Forza Quds, e almeno sei scienziati nucleari. Ma gli attacchi non si fermano, secondo il Wsj potrebbero andare avanti almeno per 14 giorni. Oggi è in programma il Consiglio di Sicurezza Onu d’urgenza convocato su richiesta dell’Iran.

Israele-Iran, le notizie in diretta
"Bombardamento israeliano di siti nucleari iraniani. Attacchi missilistici iraniani a Tel Aviv. Basta con l'escalation. È ora di fermarsi. La pace e la diplomazia devono prevalere". Lo scrive il Segretario generale dell'Onu, Antonio Guterres.
Secondo quanto riportato dai media israeliani, monitorati da Reuters, un presunto missile iraniano avrebbe colpito Tel Aviv. Le immagini trasmesse in diretta streaming dall'Associated Press sembrano mostrare un'enorme esplosione avvenuta nella città israeliana circa 45 minuti fa. Un filmato di quello che sembrava essere lo stesso attacco, avvenuto intorno all'1.14 ora locale (00.14 in Italia), ripreso dalla diretta streaming del Canale 12 di Israele, è stato pubblicato sui social media da un fotoreporter palestinese.
Secondo il team di investigazione del New York Times, alcune immagini pubblicate sui social media su Telegram mostrano "un attacco che ha colpito una parte del centro di Tel Aviv, dove si trovano numerose strutture militari, tra cui il quartier generale delle Forze di difesa israeliane". Uno dei luoghi più in vista nelle riprese dell'attacco è la Torre Marganit, nella zona di Kirya a Tel Aviv, un punto di riferimento nel centro della città, vicino al quartier generale dell'esercito israeliano.
"La Forza di Difesa Aerea dell'esercito della Repubblica Islamica dell'Iran ha abbattuto e distrutto con successo due caccia F-35 israeliani e un gran numero dei loro droni. La sorte dei piloti e' sconosciuta e oggetto di inchiesta. Ulteriori dettagli saranno resi noti a breve". Lo scrive l'agenzia iraniana Mehr.
Secondo quanto riferito dai media iraniani, l'Iran ha preso prigioniera una pilota israeliana dei caccia. Le difese aeree iraniane hanno abbattuto due aerei da combattimento israeliani. Secondo quanto riportato da Tasnim, la pilota di uno dei jet è stata fatta prigioniera.
Il livello di allerta in Israele è stato abbassato per tutto il Paese questa notte dopo che l'Iran ha lanciato "decine" di nuovi missili. Lo ha detto l'esercito israeliano. "Nell'ultima ora, decine di missili sono stati lanciati dall'Iran allo Stato di Israele", afferma un comunicato militare emesso mezz'ora fa, dopo che la popolazione era stata autorizzata a lasciare i rifugi. "Alcuni missili sono stati intercettati" e i soccorsi sono in corso "attualmente in diverse località".
Le Forze armate israeliane invitano i media a "non pubblicare i luoghi degli attacchi". Il portavoce delle Idf ribadisce che i luoghi e la documentazione degli attacchi non devono essere pubblicati o condivisi. "Il nemico monitora questa documentazione per migliorare le proprie capacità di attacco", si legge nella dichiarazione.
Una donna è stata uccisa nel primo attacco missilistico iraniano avvenuto in serata, secondo quanto riportato dai media israeliani. Secondo quanto riportato, la donna è rimasta gravemente ferita ed è morta in seguito a causa delle ferite. Secondo i giornali, i feriti accertati finora sono 63.
"Ho parlato con il presidente (israeliano, ndr) Isaac Herzog riguardo all'escalation della situazione in Medio Oriente. Ho ribadito il diritto di Israele a difendersi e a proteggere il suo popolo. Allo stesso tempo, è fondamentale preservare la stabilità regionale". Lo ha scritto su X la presidente della Commissione Ue, Ursula von der Leyen. "Esorto tutte le parti ad agire con la massima moderazione e a lavorare per smorzare la situazione. Gli sforzi diplomatici sono fondamentali per evitare un'ulteriore escalation", ha concluso.
Secondo quanto riportato dai media israeliani, cinque persone sono rimaste ferite, di cui una in modo lieve, nell'ultimo lancio di missili iraniani. Le Idf affermano che l'Iran ha lanciato decine di razzi nel suo ultimo bombardamento. L'esercito afferma che alcuni sono stati intercettati, senza specificarne il numero.
L'Iran, attraverso la Tv di Stato, ha annunciato di aver lanciato una nuova ondata di missili contro Israele. "Una nuova ondata di attacchi missilistici iraniani sul regime sionista è iniziato da Teheran e Kermanshah", nell'ovest dell'Iran, ha detto la Tv.
Tornano a suonare le sirene dell'allarme aereo a Gerusalemme e Tel Aviv, dopo che le Idf e anche l'Iran hanno confermato un nuovo attacco missilistico da Teheran. Le sirene d'allarme stanno suonando in numerose aree di Israele per il lancio di missili dall'Iran verso il Paese. Lo riferisce l'esercito israeliano ribadendo alla popolazione di raggiungere i rifugi, mentre su Tel Aviv si avvertono forti esplosioni, come sta constatando l'ANSA sul posto.
Le difese aeree iraniane stanno rispondendo ad un attacco che gli israeliani hanno concentrato sul distretto Pastour di Teheran, dove vivono l'ayatollah Ali Khamenei e il presidente Masoud Pezeskhian. Lo scrive il New York Times.
Il primo ministro israeliano Banyamin Netanyahu e il ministro della Difesa, Israel Katz, sono in un bunker israeliano per valutare la situazione dopo gli attacchi di rappresaglia dell'Iran. Lo scrive il sito del network satellitare statunitense Cnn, citando come fonte un anonimo funzionario israeliano. Alla discussione partecipano anche altri componenti del governo israeliano ed esponenti di vertice della struttura militare.
Israele ha agito per "evitare la propria distruzione, e ora il mondo si trova a un bivio tra la negazione e la chiarezza". Lo ha detto l'ambasciatore di Israele all'Onu nel suo intervento al Consiglio di sicurezza. "Questo - ha aggiunto Danny Danon - non è solo un momento decisivo per Israele, ma è un momento decisivo per l'ordine della sicurezza globale e per la credibilita' del sistema internazionale".
La risposta dell'Iran alla "aggressione" israeliana sarà "decisiva e proporzionata". Lo ha dichiarato il rappresentante di Teheran all'Onu, Amir Saeid Iravani, durante la riunione del Consiglio di Sicurezza. "Questa non e' una minaccia. Questa è una naturale conseguenza di un attacco militare non provocato", ha detto il diplomatico, che ha accusato gli Usa di essere "complici nel crimine" di Israele. "Aiutando e consentendo questi crimini, gli Stati Uniti hanno la piena responsabilità delle conseguenze", ha sottolineato Iravani, "la risposta dell'Iran sarà ferma, legale ed essenziale per ripristinare la deterrenza, difendere la nostra sovranità e mantenere i principi del diritto internazionale".
L'ambasciatore iraniano all'Onu ha ribadito che l'aggressione di Israele "è stata intenzionale, coordinata e pienamente sostenuta da un membro permanente di questo Consiglio, gli Stati Uniti. La complicità degli Usa in questi attacchi terroristici è non dubitabile". Questi attacchi, ha aggiunto, "sono l'ultima di una lunga e ben documentata serie di comportamenti illegali, destabilizzanti e aggressivi da parte del regime israeliano, un regime che agisce impunemente perché protetto da potenti alleati. Questo deve finire".

Le sirene d'allarme sono suonate a Eilat, sul mar Rosso, per l'ingresso di un drone nello spazio aereo israeliano. Ne ha dato notizie l'Idf sui social media. Il drone è stato intercettato, ha reso noto l'Idf. Nel frattempo l'allarme aereo è risuonato anche nel Negev.
È salito a 63 feriti, due dei quali in condizioni critiche, il bilancio degli attacchi iraniani nel centro di Israele. Lo riporta Ynet. I soccorritori starebbero ancora estraendo persone dalle macerie di un condominio colpito.

L'agenzia statale iraniana Irna riferisce che sono state udite esplosioni nel quartiere di Chitgar, a Teheran, e nelle città di Shahriar e Malard. L'agenzia Mehr riporta invece un'esplosione nell'area di Pakdasht, a Sud Est della capitale. Testimoni hanno riferito ad Associated Press di aver udito forti esplosioni in diverse aree della città. Un drone israeliano sarebbe stato abbattuto mentre era diretto verso il sito nucleare di Fordow.
Settantotto persone sono state uccise e più di 320 ferite, la "stragrande maggioranza delle quali civili", negli attacchi israeliani in Iran. Il dato è stato fornito dall'ambasciatore iraniano alle Nazioni Unite, Amir Saeid Iravani, durante una riunione di emergenza del Consiglio di Sicurezza dell'Onu. "Condanniamo con forza e inequivocabilmente questi attacchi barbari e criminali - ha denunciato - Una serie di omicidi mirati contro alti ufficiali militari, scienziati nucleari e civili innocenti. Ad oggi, 78 persone, tra cui alti ufficiali militari, sono state martirizzate e più di 320 altre sono state ferite, la stragrande maggioranza delle quali civili, tra cui donne e bambini".
Il contrattacco iraniano ha distrutto nove edifici nel sobborgo di Ramat Gan di Tel Aviv. Lo scrive Haaretz, secondo cui centinaia di appartamenti erano già stati evacuati quando un missile balistico lanciato da Teheran, che è riuscito a 'bucare' le difese israeliane, colpendo il sobborgo. Si contano 22 feriti, di cui in condizioni critiche.

La rappresaglia iraniana ha colpito 150 obiettivi in Israele, tra cui basi che ospitavano aerei da combattimento. Lo ha riferito il rappresentante di Teheran all'Onu, Amir Saeid Iravani, durante la riunione del Consiglio di Sicurezza.

La difesa aerea iraniana è entrata in questi minuti a Teheran. Secondo la tv Al Jazeera, è in corso un attacco dell'aviazione israeliana sulla capitale iraniana. La parte in superficie dell'impianto pilota di arricchimento dell'uranio di Natanz, nell'Iran centrale, è stata ''distrutta'' dagli attacchi israeliani. Lo ha reso noto il capo dell'Agenzia internazionale per l'energia atomica (AIEA), citando informazioni delle autorità iraniane. ''A Natanz, la parte in superficie dell'impianto pilota di arricchimento, dove l'Iran produceva uranio arricchito al 60%, è stata distrutta'', ha dichiarato Rafael Grossi in un discorso video al Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite.
Riferendo al Consiglio di Sicurezza della Nazioni Unite riunito in sessione d'emergenza, Rafael Grossi, direttore generale dell'Agenzia internazionale per l'energia atomica (Aiea), ha dichiarato che la sua agenzia è in costante contatto con l'Autorità di regolamentazione nucleare iraniana per valutare lo stato delle strutture colpite e determinare l'impatto più ampio sulla sicurezza nucleare. È quanto si legge nel sito internet ufficiale dell'Onu. Il funzionario ha sottolineato che i siti nucleari non devono mai essere presi di mira, in nessuna circostanza.
"Tali attacchi hanno gravi implicazioni per la sicurezza nucleare, la sicurezza nucleare e le salvaguardie, nonché per la pace e la sicurezza regionale e internazionale", ha dichiarato Grossi. Si è detto pronto a recarsi nella regione alla prima occasione per valutare la situazione e sostenere la sicurezza e gli sforzi di non proliferazione in Iran. "È chiaro che l'unico percorso sostenibile per l'Iran, per Israele, per l'intera regione e per la comunità internazionale è quello fondato sul dialogo e sulla diplomazia per garantire pace, stabilità e cooperazione". Grossi ha concluso proponendo l'Aiea come piattaforma neutrale dove "i fatti prevalgono sulla retorica" e dove l'impegno tecnico sostituisce l'escalation. "Riaffermo - ha detto - la mia personale disponibilità e quella dell'Agenzia a facilitare il dialogo e a sostenere gli sforzi che promuovono la trasparenza, la sicurezza e la risoluzione pacifica delle questioni nucleari in Iran".
Il portavoce dell'agenzia nucleare iraniana, Behrouz Kamalvandi, ha dichiarato che i siti nucleari di Fordow e Isfahan hanno subito "danni limitati" a seguito dei bombardamenti israeliani. "Il danno non e' esteso ma non ci sono motivi di preoccupazione in termini di contaminazione", ha aggiunto il portavoce, sottolineando che i danni principali riguardano alcuni magazzini che hanno preso fuoco a Isfahan. Il centro per l'arricchimento dell'uranio di Natanz e' stato invece del tutto distrutto, ha confermato Kamalvandi.
Almeno 41 persone sono rimaste ferite, 2 delle quali versano in condizioni critiche, in Israele come conseguenza della pioggia di missili che si è abbattuta dall'Iran. Altre quattro sono in condizioni di moderata gravità e 33 sono feriti lievmente. I feriti, scrive Ynet, sono stati ricoverati negli ospedali Beilinson, Ichilov e Sheba.
Il regime iraniano ha annunciato di aver abbattuto due arei israeliani e di aver catturato una pilota israeliana. L'Idf ha smentito la notizia.
La presidente del consiglio, Giorgia Meloni, ha avuto una conversazione con il primo ministro dello Stato d'Israele, Benjamin Netanyahu. Nel corso del colloquio, la premier italiana ha condiviso la necessità di assicurare che l'Iran non possa in alcun caso dotarsi dell'arma nucleare, auspicando al contempo che gli sforzi condotti dagli Stati Uniti per giungere ad un accordo possano ancora avere successo. Il Presidente Meloni ha infine ancora una volta ribadito l'urgenza di garantire l'accesso dell'assistenza umanitaria alla popolazione civile di Gaza. È quanto si apprende da fonti di Palazzo Chigi.
Dopo essersi consultata telefonicamente con il presidente degli Stati Uniti, Donald J. Trump, con il cancelliere federale della Germania, Friedrich Merz, e con la presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, e aver presieduto un vertice di governo sulla crisi in Medio Oriente, la premier Giorgia Meloni, ha interloquito con alcuni leader della regione - il Principe Ereditario e Primo Ministro dell'Arabia Saudita, S.A. Mohamed bin Salman Al Saud, S.M Re Abdallah II di Giordania, S.M. il Sultano dell`Oman, Haytham bin Tariq Al Said, e S.A. Sheikh Mohamed bin Zayed Al Nahyan - confrontandosi su come lavorare insieme per favorire una soluzione diplomatica. A tutti gli interlocutori, Meloni ha espresso la disponibilità dell'Italia a intraprendere ogni azione che possa favorire un tale esito, come già fatto ospitando due tornate negoziali tra Iran e Stati Uniti. Lo fanno sapere fonti di palazzo Chigi.
Il primo ministro israeliano, Benyamin Netanyahu, ha affermato che Israele proseguirà la sua campagna: "Nelle ultime 24 ore, abbiamo eliminato comandanti militari di alto rango, scienziati nucleari di alto livello, l'impianto di arricchimento più importante del regime islamico e gran parte del suo arsenale di missili balistici", ha detto Netanyahu in un video. "Altri attacchi sono in arrivo. Il regime non sa cosa lo ha colpito, né cosa lo colpirà. Non è mai stato così debole", ha aggiunto il premier Netanyahu.
Nelle ultime due ondate di attacchi dall'Iran sono stati lanciati meno di 100 missili e la maggior parte di essi è stata intercettata. Lo ha detto il portavoce delle Forze di difesa israeliane (Idf) Effi Defrin, chiarendo che "potrebbero esserci ondate aggiuntive". In precedenza i media avevano riferito di un numero più alto di missili lanciati dal regime degli ayatollah.
Secondo l'emittente israeliana Channel 12, un importante funzionario israeliano avrebbe affermato che l'Iran pagherà un "prezzo insopportabile per i suoi attacchi contro aree civili". La fonte di Channell 12 sostiene che il funzionario avrebbe spiegato che "sappiamo cosa ha colpito Israele, e sappiamo cosa ha deciso di non colpire. E questo è il prossimo passo".

Netanyahu ha spiegato che l'obiettivo dell'Operazione 'Leone che sorge' è "sventare la minaccia nucleare e balistica del regime islamico". Il primo ministro israeliano ha spiegato, rivolto agli iraniani, che "la lotta di Israele non e' contro di voi ma contro un regime assassino che vi opprime. Il popolo israeliano e' con voi". Netanyahu ha sottolineato che nelle scorse 24 ore le forze israeliane hanno eliminato "alti comandanti militari, importanti scienziati nucleari, le piu' significative strutture di arricchimento del regime e una larga porzione dell'arsenale missilistico balistico".
Un appello "all'orgogliosa" popolazione iraniana a "lottare contro il regime" di Teheran è stato lanciato dal primo ministro israeliano, Benjamin Netanyahu, in un video-messaggio pubblicato su X. "Siamo nel mezzo di una delle più grandi operazioni militari della storia, l'operazione 'Rising Lion'. Il regime islamico, che vi ha oppresso per quasi 50 anni, minaccia di distruggere il mio Paese, lo Stato di Israele", ha affermato Netanyahu, sottolineando che "la lotta di Israele non è contro il popolo iraniano", ma "contro il regime islamico sanguinario che vi opprime e vi impoverisce". Secondo il primo ministro, è arrivato "il momento per il popolo iraniano di unirsi attorno alla sua bandiera e alla sua eredità storica, lottando per la propria libertà dal regime malvagio e oppressivo".
A Gerusalemme si sono udite esplosioni durante la rappresaglia iraniana contro Israele, fa sapere Ynet. E' intanto salito a 15 feriti, 14 lievi e uno moderato, il bilancio delle persone raggiunte da schegge a Tel Aviv. Secondo la tv al Arabiya sono 500 in tutto i missili lanciati dall'Iran su Israele.

L'Idf ha annunciato che è in arrivo una terza ondata di missili dall'Iran, sottolineando che finora ne sono stati lanciati oltre 150 verso lo Stato ebraico. 'Solo in parte sono stati abbattuti', prosegue parlando di decine di missili intercettati.
Le forze americane stanno partecipando all'operazione israeliana per respingere il contrattacco iraniano. Lo riferisce una fonte israeliana citata da Barak Ravid, corrispondente da Washington di Axios. I velivoli sarebbero quelli dello squadrone di caccia F-15 schierato in Giordania da Wasgìhington circa due settimane fa proprio per contribuire all'intercettazione di velivoli UAV e missili da crociera di Tehran in caso di attacco.
Due missili iraniani sono caduti sulla città di Tel Aviv nel corso del massiccio attacco missilistico lanciato dall'Iran. Secondo la Tv al Arabiya un missile è caduto anche vicino la sede del ministero della Difesa israeliano. Le immagini diffuse dai media israeliani mostrano del fumo alzarsi a Tel Aviv. Altri video mostrano i missili intercettori del sistema Iron Dome, non sempre precisi. Alcuni frammenti hanno provocato sette feriti, secondo i media.
L'Iran afferma di aver abbattuto due aerei militari israeliani e di aver catturato la donna pilota di uno dei jet.
Dopo la prima e già partita una seconda ondata missili lanciata verso lo Stato di Israele dall'Iran, fa sapere l'esercito israeliano. "Vi preghiamo di continuare a obbedire alle istruzioni del Comando del Fronte Interno e a quelle che vi vengono fornite. Le esplosioni che sentite provengono da intercettazioni o cadute dei missili", ha chiarito l'Idf.
L'esercito israeliano ha reso noto che l'Iran ha lanciato almeno 100 missili verso Israele. A Tel Aviv si sono uditi forti boati.
E' iniziato l'attacco iraniano di rappresaglia. Almeno 100 missili si stanno dirigendo verso il centro di Israele, fa sapere un funzionario israeliano motivando l'interruzione del briefing televisivo del portavoce militare israeliano, il generale di brigata Effie Defrin. "La trasmissione in diretta della dichiarazione di BG Defrin è stata interrotta a causa di un attacco iraniano". L'esercito ha ordinato agli israeliani di rimanere vicino agli spazi protetti e di evitare assembramenti.
La Francia è pronta ad aiutare e difendere Israele "da un eventuale attacco iraniano", ha detto il presidente francese Emmanuel Macron durante una conferenza stampa. "Ho dato la mia disponibilità a Israele", ha annunciato il numero uno dell'Eliseo. "Al contrario - ha aggiunto - non penso in nessun modo di partecipare a qualsiasi operazione offensiva".
"Gli iraniani hanno la capacità di danneggiare significativamente il fronte interno israeliano", ha avvertito in un briefing questa sera il portavoce dell'Idf. "Possiamo rivelare che abbiamo attaccato l'impianto nucleare di Isfahan. L'operazione è ancora in pieno svolgimento. Stiamo agendo secondo un piano ordinato e continuiamo ad attaccare".
La guida suprema iraniana Ali Khamenei in un messaggio televisivo alla nazione ha detto: "Le forze armate iraniane agiranno con forza e impoveriranno il regime sionista", aggiungendo "il regime sionista non uscirà indenne da questo crimine", e ha concluso: "Il popolo iraniano può essere certo che non ci sarà tregua in questo senso".
Il presidente russo Vladimir Putin ha sentito il premier israeliano Benyamin Netanyahu. Nel colloquio tra i due lo zar ha sottolineato la necessità di risolvere le questioni relative al programma nucleare iraniano esclusivamente attraverso mezzi politici e diplomatici, ed ha espresso la sua disponibilità a mediare per prevenire un'ulteriore escalation delle tensioni, riferisce il Cremlino.
Enorme esplosione udita a Isfahan, grande città nel centro dell'Iran, scrivono i media iraniani. "Qualche minuto fa una enorme esplosione è stata udita a Isfahan", che ospita vari istituti di ricerca e impianti nucleari dove viene arricchito l'uranio.
Nuova allerta rossa in Israele: "Tutti i cittadini devono andare e restare nei rifugi fino a quando non ci sarà un nuovo annuncio ufficiale", si legge nel messaggio inviato dall'esercito alla popolazione qualche minuto fa. Uno stato di allerta massimo dal Comando del fronte interno dell'esercito che, di solito, prelude ad un attacco lanciato dall'Iran.
L'Idf ha reso noto che le sirene d'allarme sono entrate in funzione a Gerusalemme e in altre aree di Israele per un missile in arrivo dallo Yemen.
Israele non sarebbe intenzionata a prendere di mira la leadership politica iraniana, ha detto il consigliere per la sicurezza nazionale israeliano Tzachi Hanegbi, confermando al canale israeliano Channel 12, che al momento non c'è alcun piano per uccidere il leader supremo iraniano, l'ayatollah Ali Khamenei.
Donald Trump, rispondendo alla domanda di Axios se l'attacco israeliano abbia ridotto le possibilità di un accordo sul nucleare, ha detto che dopo i raid forse Teheran si deciderà a negoziare seriamente. "Forse il contrario, forse adesso negozieranno in modo serio. Ho dato all'Iran 60 giorni, oggi era il 61mo. Avrebbero dovuto fare un accordo" ha detto Trump, aggiungendo che adesso Teheran ha un incentivo maggiore a fare un'intesa sul nucleare: "Erano vicini, avrebbero dovuto farlo, forse adesso succederà".
Dopo l'attacco israeliano l'Iran ha imposto restrizioni temporanee all'accesso a internet nel Paese, fa sapere il Wall Street Journal, che cita l'agenzia di stampa semiufficiale Isna. UNa decisione che ostacolerebbe la capacità degli iraniani di seguire gli sviluppi mentre le autorità cercano di limitare le rivelazioni sulle attività militari locali che potrebbero compromettere ulteriormente la sicurezza.
Israele ha bombardato ancora l'Iran colpendo il sito nucleare fortificato di Fordow e vari punti di Teheran, riferisce il New York Times e i media iraniani. Fordow è una fabbrica sotterranea in piena violazione direttive Onu. Si trova sottoterra tra Teheran e Qom, ed è stata rivelata dall'Iran all'Aiea nel settembre 2009, causando una crisi con le grandi potenze del Consiglio di Sicurezza.Dopo averla definita un "sito di riserva" in una zona montuosa, vicino a una base militare, per proteggersi da un attacco aereo, Teheran ha indicato che si tratta di una fabbrica di arricchimento dell'uranio ad alto tasso, capace di ospitare circa 3.000 centrifughe. Qui, all'inizio del 2023, sono state rilevate particelle di uranio arricchito all'83,7%. L'Iran ha parlato di "fluttuazioni involontarie" durante il processo di arricchimento.
Donald Trump in una intervista telefonica a Reuters ha ammesso che non è chiaro se l'Iran abbia ancora un programma nucleare dopo gli attacchi israeliani contro il Paese.
Diverse nuove esplosioni sono state udite a Teheran e nei suoi dintorni. Lo riferiscono media iraniani.
L'Idf ha imposto un cordone di sicurezza nella Cisgiordania occupata, chiudendo i posti di blocco e bloccando ingressi e uscite di diverse città con barriere metalliche. Misure di sicurezza per far fronte a proteste e sollevazioni che potrebbero fare seguito all'attacco contro l'Iran e alla promessa di Teheran di reagire.
Il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu in un video ha reso noto che l'ordine di attaccare il programma nucleare iraniano risale al novembre 2024, poco dopo l'uccisione del leader di Hezbollah Hassan Nasrallah. Il premier ha sostenuto che l'Iran avrebbe accelerato verso la bomba dopo il crollo del suo asse (di milizie, ndr), e Israele avrebbe rilevato "passi concreti" verso l'arma atomica, al di là del semplice arricchimento dell'uranio, si legge su Times of Israel. Netanyahu aveva inizialmente fissato l'operazione per la fine di aprile 2025, ma ha spiegato che "per varie ragioni" - non specificate - non è stato possibile procedere". E una possibile causa del rinvio, non citata direttamente ma implicita, potrebbe essere stata l'annuncio del presidente americano Donald Trump, ad aprile, di voler avviare negoziati diretti con Teheran sul dossier nucleare.
Dopo l'attacco di Israele all'Iran la presidente del Consiglio Giorgia Meloni ha sentito telefonicamente il presidente degli Stati Uniti Donald Trum, la presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen e il cancelliere tedesco Friedrich Merz. Si è anche svolta in videocollegamento la riunione convocata dalla presidente del Consiglio con i vertici dell'intelligence, durata circa un'ora, a cui hanno partecipato i due vicepremier Antonio Tajani e Matteo Salvini, i ministri Guido Crosetto e Matteo Piantedosi, i sottosegretari Alfredo Mantovano e Gian Battista Fazzolari. In precedenza Tajani aveva ammesso: "I colloqui Usa-Iran in Oman di domenica sono stati annullati, ma visto che fino ai ieri sera erano stati confermati ero convito che l'attacco israeliano non sarebbe stato così imminente. Si sapeva che ci sarebbe stato un attacco, ma ritenevo che Israele avrebbe dato un'altra possibilità". Comunque "noi non siamo stati informati dell'attacco, solo gli Stati Uniti sono stati informati".
L'Idf ha richiamato i riservisti e li sta schierando in tutto il paese, dopo l'attacco all'Iran. "Come parte dei preparativi per la difesa e l'attacco dell'esercito in tutte le aree, l'Idf ha iniziato a schierare riservisti di diverse unità su tutti i fronti del paese".
"L'Iran aprirà presto le porte dell'inferno su Israele", ha minacciato il nuovo comandante dei Guardiani della rivoluzione, Mohammad Pakpour, nel messaggio inviato alla Guida suprema, l'ayatollah Ali Khamenei. Pakpour è stato nominato dopo la conferma della morte del generale Hossein Salami nell'attacco lanciato da Israele contro l'Iran.
Un appello congiunto a evitare ogni "ulteriore escalation" dopo gli attacchi delle ultime ore d'Israele all'Iran è stato lanciato oggi pomeriggio dal primo ministro britannico Keir Starmer, da quello tedesco Friedrich Merz e dal presidente francese Emmanuel Macron dopo una consultazione telefonica a tre, lo riferisce Downing Street.
La conferenza delle Nazioni Unite co-presieduta da Francia e Arabia Saudita in programma dal 17 al 20 giugno a New York, volta a promuovere una soluzione a due stati tra Israele e Palestina, è stata rinviata a seguito dell'attacco militare di Israele all'Iran.
In un comunicato pubblicato sul sito web ufficiale dell'Università Shahid Beheshti, dove cinque professori universitari sono stati uccisi dall'attacco israeliano, si legge: "Questo crimine non resterà senza risposta. Vendicheremo i nostri insegnanti. Quando la volontà dei popoli oppressi ribollirà e il grido di giustizia si leverà dal fuoco, allora daremo una risposta a questa oppressione e a questi crimini tale da far tremare le loro false fondamenta. Presto dimostreremo la potenza nucleare dell'Iran». A perdere la vita nei raid dell'aviazione con la Stella di David sono stati i professori Abdolhamid Minouchehr, Ahmadreza Zulfikari, Amirhossein Fakhi, Mohammad Mehdi Tehranchi e Fereydoon Abbasi.
Emmanuel Macron ha parlato al telefono con il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu in seguito agli attacchi israeliani in Iran. Lo ha annunciato la presidenza francese. L'Eliseo non ha specificato il contenuto dello scambio con il leader israeliano, con il quale i rapporti sono stati tesi negli ultimi mesi a causa delle condanne francesi del blocco umanitario imposto da Israele a Gaza e della determinazione di Parigi a riconoscere uno Stato palestinese. Poco fa il presidente francese ha dichiarato alla rete X che "la Francia riafferma il diritto di Israele a proteggersi e a garantire la propria sicurezza".
Il Consiglio di Sicurezza dell'Onu terrà oggi un incontro di emergenza su richiesta dell'Iran. Lo comunicano fonti diplomatiche del Palazzo di Vetro, secondo cui la riunione sarà probabilmente alle 15 locali, le 21 italiane.
Udita nel pomeriggio una "forte esplosione" nei pressi di una base militare ad Hamedan, città situata a oltre 300 chilometri dalla capitale Teheran. Lo riporta l'agenzia di stampa ufficiale Irna, dopo gli attacchi israeliani contro siti militari e nucleari iraniani. "Poche ore fa, una forte detonazione è stata udita nei pressi di Hamedan. Secondo alcune fonti, è stata udita nei pressi della base aerea di Nojeh", ha riportato Irna sul suo canale Telegram.
Israele ha pianificato un'operazione militare di 14 giorni contro i siti nucleari, l'arsenale missilistico e la leadership militare dell'Iran, lo sostiene il Wall Street Journal, citando un alto funzionario israeliano.

Trump, alla domanda del Wall Street Journal sull'effetto che l'attacco di Israele potrà avere sui mercati, ha risposto di pensare che "in definitiva, sarà un'ottima cosa per il mercato, perché l'Iran non avrà un'arma nucleare. Sarà un'ottima cosa per il mercato, dovrebbe essere la cosa più importante di sempre per il mercato. L'Iran non avrà un'arma nucleare che rappresenta una grande minaccia per l'umanità".
Donald Trump ha svelato al Wall Street Journal che era stato informato dei piani di Israele per attaccare l'Iran. Alla domanda su che tipo di preavviso gli Stati Uniti avessero ricevuto prima dell'attacco, il presidente ha risposto così: "Preavviso? Non era un preavviso. Era 'sappiamo cosa sta succedendo'".

Secondo l'ambasciatore israeliano in Italia, Jonathan Peled, una delle ragioni per cui Israele ha deciso di attaccare ora l'Iran è perché "abbiamo prove che l'Iran stava pianificando un'invasione di Israele come quella del 7 ottobre, attraverso i suoi proxy dalla Siria e dall'Iraq" e da altre zone della regione.
Israele chiude le sue ambasciate in tutto il mondo dopo gli attacchi militari all'Iran. "Le missioni israeliane in tutto il mondo saranno chiuse e i servizi consolari non saranno forniti", si legge in una nota del ministero degli Esteri. Il ministero consiglia inoltre a tutti gli israeliani all'estero di aggiornarlo sulla loro ubicazione e situazione.
E' possibile che oggi si tenga un colloquio telefonico tra il presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, ed il primo ministro israeliano, Benjamin Netanyahu. Lo ha riferito l'emittente israeliana Canale 12.
Il quotidiano israeliano Ynet riporta che, secondo quanto affermano fonti israeliane, gli Stati Uniti hanno offerto all'Iran di partecipare a un round di negoziati domenica per quanto riguarda l'accordo nucleare, ma gli iraniani hanno rifiutato e stanno considerando di ritirarsi dal trattato di non proliferazione nucleare.
Dopo il massiccio attacco israeliano di questa notte, a Teheran tra la popolazione non c'è solo lo shock di vedere colpite abitazioni civili, per la prima volta dopo la guerra degli Anni '80 con l'Iraq, ma anche la rabbia nei confronti di Israele, che "per far fuori i vertici militari colpisce le case della gente", e di un regime che "parla solo di vendetta e non di come difenderci".
In seguito agli attacchi israeliani all'Iran, le autorità della Repubblica islamica hanno issato uno stendardo rosso noto come "bandiera della vendetta" sulla cupola principale della moschea Jamkaran, nella santa città di Qom.
"Due mesi fa ho dato all'Iran un ultimatum di 60 giorni per fare un accordo. Lo avrebbero dovuto fare. Oggi è il giorno 61. Ho detto loro cosa fare, ma non ci sono riusciti. Ora hanno, forse, una seconda possibilità". Lo afferma Donald Trump sul suo social Truth.
L'attacco di Israele all'Iran è stato "eccellente. Abbiamo dato loro una chance e non l'hanno presa. Sono stati colpiti duramente, molto duramente". Lo ha detto Donald Trump a Abc, sottolineando che ci saranno "altri" attacchi, "molti altri". A chi gli chiedeva se gli Stati Uniti avessero partecipato all'attacco, il presidente ha detto: "Non voglio commentare".
Il presidente turco Recep Tayyip Erdogan ha condannato gli attacchi israeliani di oggi contro l'Iran, definendoli una "chiara provocazione" e avvertendo che il governo del primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu sta tentando di trascinare la regione verso il disastro. "Gli attacchi di Netanyahu e della sua rete di massacri, che stanno incendiando l'intera regione e il mondo, devono essere prevenuti", ha dichiarato Erdogan in un post su X, aggiungendo che Ankara sta monitorando attentamente gli sviluppi nella regione.
"L'operazione è ancora all'inizio. L'Iran ha intenzioni e capacità, e Teheran si sta preparando a una risposta, a un attacco contro di noi. La popolazione deve agire con sangue freddo, la difesa non è ermetica". Lo ha dichiarato il portavoce dell'esercito israeliano Effie Defrin, aggiungendo che l'Idf sta continuando ad attaccare obiettivi in Iran. "Abbiamo danneggiato in modo significativo il sito nucleare di Natanz. Non abbiamo altra scelta che agire contro questa minaccia", ha detto, "dobbiamo prepararci a un'operazione prolungata poichè l'azione militare è ancora nelle sue fasi iniziali".
Il ministero delle Comunicazioni iraniano ha dichiarato che "a causa delle condizioni particolari nel Paese e delle misure adottate dalle autorità competenti, sono state imposte restrizioni a Internet", nel contesto degli attacchi da parte di Israele contro varie località in Iran. "Tali restrizioni saranno revocate non appena la situazione si sarà normalizzata", ha aggiunto il ministero in una nota, come riferisce Isna.
"La risposta legittima e potente dell'Iran farà pentire il nemico della sua azione sconsiderata". Lo ha affermato il presidente iraniano, Masoud Pezeshkian, commentando gli attacchi di Israele contro l'Iran. "Il popolo dovrebbe evitare di dare peso alle voci che circolano nella guerra psicologica del nemico. Il popolo iraniano e i funzionari del Paese non rimarranno in silenzio di fronte a questo crimine", ha aggiunto Pezeshkian in un discorso alla nazione, come riferisce Isna.
I leader della Germania della Francia e della Gran Bretagna avranno una telefonata sugli attacchi israeliani all'Iran. Lo ha riferito il portavoce del governo tedesco.
Israele ha lanciato un nuovo attacco contro il sito di arricchimento dell'uranio di Natanz, nell'Iran centrale, secondo quanto riportato dalla televisione di stato iraniana. "Pochi minuti fa, il regime sionista ha nuovamente preso di mira Natanz", hanno riferito i media statali. Il sito era già stato pesantemente attaccato da aerei israeliani nella notte. "Sono state colpite le strutture sotterranee del sito, tra cui una sala di arricchimento a più livelli con centrifughe, cabine elettriche e altre infrastrutture di supporto", ha dichiarato l'esercito in una nota diffusa questa mattina. "Inoltre, è stata attaccata l'infrastruttura critica del sito, che gli consente di operare e promuovere il progetto di armi nucleari del regime iraniano", ha aggiunto l'esercito, sottolineando che si tratta del "più grande sito di arricchimento dell'uranio" dell'Iran.
"Alcuni intransigenti iraniani hanno parlato con coraggio, ma non sapevano cosa stava per succedere. Ora sono tutti MORTI, e la situazione non potrà che peggiorare!": lo scrive Donald Trump su Truth. "C'è già stata grande morte e distruzione - prosegue il presidente americano - ma c'è ancora tempo per porre fine a questo massacro, con i prossimi attacchi già pianificati che saranno ancora più brutali. L'Iran deve raggiungere un accordo, prima che non rimanga nulla, e salvare quello che un tempo era conosciuto come l'Impero iraniano".
"L'Iran deve raggiungere un accordo, prima che non rimanga nulla, e salvare quello che un tempo era conosciuto come l'Impero iraniano. Basta con le morti, basta con le distruzioni, FATELO E BASTA, PRIMA CHE SIA TROPPO TARDI. Dio vi benedica tutti!". E' quanto ha scritto oggi su Truth il presidente degli Stati Uniti Donald Trump.

Esplosioni in seguito all'attacco di Israele in Iran sono state registrate anche nei pressi del sito nucleare di Fordow, nella regione di Qom. Lo si apprende da qualificate fonti di sicurezza che stanno seguendo l'evoluzione della situazione in Iran, sottolineando che le deflagrazioni hanno interessato anche diversi quartieri di Teheran - tra cui Piazza Razi, Chitgar, Farahzed e Shahid Dagheyeghi - e basi militari e infrastrutture missilistiche nelle province di Hamedan, Ahvaz, Boroujerd, Kermanshah e Lorestan. Sempre secondo le fonti, contemporaneamente alle azioni dell'aviazione israeliana avrebbero agito anche degli agenti del Mossad in territorio iraniano, indicando i bersagli da colpire e mettendo in atto azioni di sabotaggio.
"La responsabilità di tutte le conseguenze di questa provocazione ricadrà sulla leadership israeliana". Lo afferma il ministero degli Esteri russo in una dichiarazione sugli attacchi all'Iran. La diplomazia russa condanna inoltre "l'isteria anti-iraniana" provocata dagli "Stati occidentali" che hanno sostenuto nell'Agenzia internazionale per l'energia atomica (Aiea) una "risoluzione punitiva" contro Teheran. Tali Stati, aggiunge il ministero degli Esteri di Mosca, devono riconoscere "i risultati disastrosi del loro corso distruttivo e la portata della colpa che ricade su di loro per la tragedia".
L'esercito israeliano ha lanciato un'altra ondata di attacchi in Iran. Secondo quanto si apprende da fonti militari, l'aeronautica ha distrutto l'aeroporto di Tabriz, in Iran nord-occidentale.
Mohammad Pakpour, ex comandante delle forze di terra delle Guardie della Rivoluzione, è stato nominato come capo dei pasdaran dalla Guida suprema dell'Iran, Ali Khamenei. Lo riferisce Mehr. La nomina arriva a poche ore dall'uccisione dell'ex comandante delle Guardie della Rivoluzione, Hossein Salami durante gli attacchi di Israele. Khamenei ha nominato Abdolrahim Mousavi come nuovo capo di stato maggiore dell'Esercito iraniano, per sostituire Mohammad Bagheri, l'ex capo delle Forze armate, anche lui ucciso nei raid di Israele
L'Iran afferma che l'attacco israeliano è una "dichiarazione di guerra". La posizione di Teheran espresso dopo i raid israeliani di questa notte che hanno preso di mira siti nucleari e militari iraniani.
"Siamo pienamente preparati e sosterremo le nostre forze operative in ogni modo possibile. Siamo pronti ad affrontare anni di combattimenti continui e le forze armate sono completamente equipaggiate". Lo ha affermato il ministro della Difesa iraniano, Aziz Nasirzadeh, dopo gli attacchi di Israele che hanno colpito l'Iran. "I criminali sionisti devono sicuramente aspettarsi una risposta schiacciante e dolorosa dalle nostre forze armate", ha detto Nasirzadeh, come riferisce Mehr.
La situazione nel Medio Oriente, dopo gli attacchi di Israele all'Iran, è "pericolosa" e la "diplomazia" resta la strada "migliore" per risolvere le tensioni che attraversano l'area. Lo dice l'Alta Rappresentante dell'Ue Kaja Kallas, via social. "La situazione in Medio Oriente è pericolosa - afferma Kallas - esorto tutte le parti a esercitare moderazione e a impedire un'ulteriore escalation. La diplomazia rimane la strada migliore da seguire e sono pronta a sostenere qualsiasi sforzo diplomatico volto a ridurre l'escalation".
Le Forze di Difesa israeliane affermano di avere il "controllo della situazione" dopo il lancio di almeno 100 droni dall'Iran contro Israele. I caccia dell'Aeronautica Militare israeliana hanno abbattuto i droni al di fuori dei confini israeliani e, finora, nessuno di essi ha raggiunto il paese. Nel frattempo, l'Home Front Command ha diffuso un aggiornamento in cui comunica ai civili che non è più necessario rimanere vicino ai rifugi antiaerei. Restano in vigore le restrizioni sugli assembramenti. Lo riporta il Times of Israel.
L'Organizzazione dell'Energia atomica iraniana ha dichiarato che non ci sono state vittime dopo l'attacco di Israele contro il sito nucleare di Natanz ma il complesso è stato danneggiato. "Finora non ci sono state segnalazioni di vittime tra coloro che erano presenti sul sito", ha affermato l'Organizzazione dell'Energia atomica iraniana in una dichiarazione, come riferisce Mehr. "Le indagini condotte hanno dimostrato che non ci sono state perdite di radiazioni o sostanze chimiche all'esterno del sito", si legge nel comunicato, che conferma comunque danni presso il complesso di arricchimento 'Shahid Ahmadi Roshan' di Natanz.
"Stiamo valutando un possibile rientro del personale non essenziale dall'Ambasciata in Iran". Ad annunciare questa possibilità è stato il ministro degli Esteri, Antonio Tajani che in queste ore sta seguendo l'evoluzione delle situazione dai locali operativi della Farnesina.

La missione iraniana presso le Nazioni Unite ha chiesto che il Consiglio di Sicurezza dell'Onu si riunisca con urgenza dopo gli attacchi di Israele contro i siti nucleari in Iran e l'uccisione di funzionari di alto profilo della Repubblica islamica, oltre che scienziati nucleari. Lo riferisce Mehr.
L'agenzia di intelligence israeliana Mossad ha allestito con largo anticipo una base per droni esplosivi nei pressi di Teheran, in vista di un potenziale attacco. Lo riferisce una fonte della sicurezza israeliana citata dal sito d'informazione Ynet. L'operazione, secondo la stessa fonte, "si è basata su anni di meticolosa pianificazione". I droni disposti dal Mossad vicino alla capitale iraniana, riporta Ynet, sono stati attivati durante la notte e lanciati verso i lanciamissili terra-terra della base di Espajabad, ritenuta una minaccia diretta per lo Stato ebraico. Parallelamente, veicoli carichi di sistemi d'arma sono stati introdotti clandestinamente in Iran per contribuire a eliminare le difese aeree della Repubblica islamica e garantire ai caccia israeliani la supremazia aerea durante il massiccio attacco. Inoltre, secondo la stessa fonte, il Mossad ha schierato segretamente missili di precisione nei pressi di postazioni antiaeree nell'area centrale dell'Iran.
"Israele deve porre immediatamente fine alle sue azioni aggressive che potrebbero portare a conflitti più gravi". Lo afferma un comunicato del ministero degli Esteri di Ankara che condanna "fermamente" gli attacchi dello Stato Ebraico contro i siti nucleari della Repubblica islamica e i raid che hanno ucciso funzionari di alto profilo e scienziati nucleari in Iran. "Questo attacco, che viola chiaramente il diritto internazionale, è una provocazione al servizio della politica di destabilizzazione strategica di Israele nella regione", si legge nella nota, che invita la comunità internazionale ad «agire con urgenza».
"No, non siamo vicini" a una guerra mondiale o nucleare. Lo ha dichiarato il segretario generale della Nato, Mark Rutte, in una conferenza stampa assieme al primo ministro svedese, Ulf Kristersson, a Stoccolma, rispondendo a una domanda sulle conseguenze dell'attacco di Israele in Iran. "Gli alleati della Nato stanno davvero lavorando in questa crisi. Tutti sono concentrati sulla de-escalation e gli Stati Uniti, ovviamente, stanno lavorando su questo con altri alleati. La Nato non e' coinvolta come alleanza perche' si sta concentrando sull'area euroatlantica, ma gli alleati sono coinvolti per assicurarsi che avvenga una de-escalation il prima possibile", ha concluso.
l ministro degli Esteri, Antonio Tajani, ha chiesto a Israele di evitare una escalation dopo l'attacco contro l'Iran e di fermare la guerra a Gaza. "Ho sentito il ministro degli Esteri", Gideon Sa'ar, "invitandolo a fa si' che la situazione non si trasformi in una vera escalation e ho chiesto un cessate il fuoco a Gaza", ha detto in un'intervista a Mattino Cinque.
La Cina si è detta "fortemente preoccupata" per l'attacco di Israele all'Iran, opponendosi "alla violazione della sovranità" di Teheran. Lo riferisce il ministero degli Esteri
"Le forze armate sono state incaricate dal comandante in capo di tutte le forze armate (la Guida suprema dell'Iran, Ali Khamenei) di infliggere severe punizioni agli autori, agli agenti e ai sostenitori di questa aggressione". Lo ha affermato il comandante in capo dell'Esercito della Repubblica islamica, Abdolrahim Mousavi, come riferisce Mehr.
Il consigliere politico del leader iraniano Ali Khamenei, Ali Shamkhani, è morto in seguito alle gravi ferite riportate durante l'attacco israeliano: lo riporta il sito web Iran International citato dal sito di notizie israeliano Ynet. Al momento dell'attacco Shamkhani si trovava nella sua abitazione.
Oltre a estesi attacchi aerei, il Mossad, l'agenzia di spionaggio israeliana, ha condotto una serie di operazioni segrete di sabotaggio all'interno dell'Iran, secondo Axios. Queste operazioni miravano a danneggiare i siti missilistici strategici di Teheran e le sue capacità di difesa aerea.
L'esercito israeliano (Idf) ha iniziato a intercettare fuori dallo spazio aereo del Paese i droni lanciati dall' Iran: lo ha reso noto un funzionario militare.
Il Presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, sta seguendo con la massima attenzione l'evolversi della crisi in Iran, ed ha convocato per il pomeriggio di oggi una riunione in videoconferenza con i ministri maggiormente coinvolti e con i vertici dell'intelligence nazionale. E' quanto si apprende da fonti di Palazzo Chigi.
Sono almeno sei gli scienziati nucleari rimasti uccisi negli attacchi israeliani contro l'Iran. "Abdolhamid Minouchehr, Ahmadreza Zolfaghari, Amirhossein Feqhi, Motalleblizadeh, Mohammad Mehdi Tehranchi e Fereydoun Abbasi sono stati gli scienziati nucleari martirizzati" nell'attacco israeliano, ha scritto l'agenzia di stampa semi-ufficiale iraniana Tasmin, associata al Corpo delle Guardie Rivoluzionarie Islamiche. Tehranchi era il presidente dell'Università Islamica Azad dell'Iran. Abbasi era l'ex presidente dell'Organizzazione per l'energia atomica dell'Iran. I due scienziati nucleari sono stati dichiarati morti nell'attacco lanciato contro Teheran nelle prime ore di oggi.

Gli attacchi israeliani di oggi hanno evidenziato la necessità per l'Iran di continuare a sviluppare l'arricchimento dell'uranio e le capacità missilistiche. Lo ha annunciato il governo di Teheran. "Un regime così predatorio può essere affrontato solo con il linguaggio della forza", ha dichiarato il governo iraniano in una nota. "Il mondo ora comprende meglio l'insistenza dell'Iran sul suo diritto all'arricchimento, alla tecnologia nucleare e alla potenza missilistica".
L'Iran non parteciperà al prossimo round di colloqui con gli Stati Uniti, previsto per domenica a Muscat in Oman, alla luce degli attacchi israeliani. Lo ha riferito l'emittente libanese Al-Mayadeen, legata ad Hezbollah, citando la tv di Teheran. In precedenza, il presidente Usa Donald Trump aveva espresso la speranza che la Repubblica islamica partecipasse ai colloqui nonostante gli attacchi israeliani.
Lo Stato Maggiore delle Forze Armate della Repubblica Islamica ha affermato che la risposta dell'Iran agli attacchi di Israele sul territorio iraniano sarà "devastante". Lo Stato Maggiore, riportano i media iraniani, ha fatto riferimento al messaggio diffuso dalla Guida della Rivoluzione Islamica, l'Ayatollah Seyyed Ali Khamenei, in seguito agli attacchi israeliani, e ha affermato che, in base agli ordini della Guida, le Forze Armate daranno una "risposta devastante a Israele che farà rimpiangere al regime la sua aggressione"
La Giordania ha annunciato la chiusura del suo spazio aereo e il fermo di tutti gli aerei a seguito dei bombardamenti israeliani in Iran. "Lo spazio aereo del Regno è temporaneamente chiuso e il traffico aereo è sospeso per tutti gli aerei (...) come misura di sicurezza alla luce dei rischi derivanti dall'escalation nella regione", ha dichiarato l'autorità per l'aviazione civile in un comunicato.
Il Segretario Generale delle Unite Antonio Guterres "condanna qualsiasi escalation militare in Medio Oriente" dopo l'attacco israeliano ai siti nucleari in Iran. Lo ha dichiarato un portavoce del Segretario generale delle Nazioni Unite in una nota, sottolineando che Guterres ha esortato entrambe le parti alla moderazione.
L'esercito israeliano ha spiegato che i suoi aerei da combattimento stanno ancora conducendo attacchi contro le strutture militari e nucleari iraniane. "I nostri piloti hanno attaccato e stanno ancora attaccando obiettivi militari e obiettivi legati al programma nucleare in varie zone dell'Iran", ha detto ai giornalisti il portavoce delle Idf, il generale di brigata Effie Defrin.
"L'Iran non può non avere una bomba nucleare e speriamo di tornare al tavolo delle trattative. Vedremo": lo ha detto a Fox News Donald Trump. Il presidente statunitense ha aggiunto che sapeva che Israele avrebbe attaccato l'Iran.
Israele: "Negli ultimi anni l'Iran ha arricchito uranio a un livello sufficiente per nove bombe atomiche e, negli ultimi mesi, ha compiuto passi nel campo degli armamenti mai intrapresi prima, avvicinandosi a ottenere armi nucleari in breve tempo".
Il ministro degli Esteri Antonio Tajani sta tenendo una prima riunione all'unità di crisi della Farnesina dedicata alle condizioni dei cittadini italiani nella regione del Golfo. Lo rende noto la Farnesina che sconsiglia i viaggi non necessari nella regione e ha inviato avvertimenti ai cittadini italiani registrati in Iran.
L'Arabia Saudita "esprime la sua ferma condanna e denuncia della palese aggressione israeliana contro la Repubblica islamica dell'Iran, un Paese fratello, che ne mina la sovranità e la sicurezza e costituisce una flagrante violazione delle leggi e delle norme internazionali". Lo ha affermato il ministero degli Esteri saudita in una nota.
Il premier israeliano Benjamin Netanyahu ha affermato che gli attacchi proseguiranno per giorni e che l'offensiva è dovuta ai programmi di arricchimento dell'uranio che avrebbero superato i limiti previsti e che avrebbero portato l'Iran ad avere la bomba nucleare.
Oltre 200 caccia israeliani sono stati coinvolti nei primi attacchi contro l'Iran, sganciando oltre 330 bombe su circa 100 obiettivi. Lo ha riferito il portavoce delle forze armate israeliane, Effie Defrin, in una conferenza stampa, precisando che nei raid sono stati uccisi diversi alti funzionari iraniani, tra cui il capo di Stato maggiore Mohammad Bagheri, il capo dei Guardiani della Rivoluzione islamica Hossein Salami e il capo del quartier generale centrale di Khatam-al-Anbiya, Gholam Ali Rashid.

"Nessun aumento dei livelli di radiazioni è stato osservato" nel sito nucleare iraniano di Natanz: lo riferisce l'Agenzia internazionale per l'Energia atomica (Aiea) dopo l'attacco israeliano in
Iran.
Il presidente Usa Donald Trump ha dichiarato che, nei giorni scorsi, Israele aveva avvisato gli Usa dell'attacco imminente all'Iran ma che gli Usa non sono coinvolti nell'offensiva.
La Guida suprema dell'Iran, il grande ayatollah Ali Khamenei, ha promesso vendetta e affermato che Israele riceverà una dura punizione per l'attacco sferrato ai siti nucleari iraniani. Per Israele si prepara ''un destino amaro'', ha detto Khamenei. In Israele è stato dichiarato lo stato di massima allerta e l'aeroporto internazionale di Ben Gurion a Tel Aviv è stato chiuso, mentre le autorità hanno chiesto ai residenti di rimanere vicino ai rifugi.
"Israele ha lanciato l'Operazione Leone Nascente, un'operazione militare mirata a contrastare la minaccia iraniana alla sopravvivenza stessa di Israele. Questa operazione continuerà per tutti i giorni necessari a rimuovere questa minaccia", ha aggiunto, suggerendo quindi che l'offensiva per neutralizzare il programma nucleare del nemico potrebbe protrarsi.
I media statali iraniani hanno confermato la morte del comandante delle Guardie Rivoluzionarie, i Pasdaran, Hossein Salami in un raid aereo israeliano. Nello stesso raid, scrivono i raid israeliani, è stato ucciso anche il capo di Stato maggiore delle forze armate iraniane, Mohammad Bagheri. Al momento non ci sono stati commenti ufficiali da parte del governo iraniano o delle Guardie Rivoluzionarie. Gli attacchi israeliani hanno colpito diverse città in Iran, tra cui la capitale, secondo quanto riportato dalla televisione di Stato. "Il capo di stato maggiore delle forze armate, il generale Mohammad Bagheri, è stato ucciso", ha affermato l'emittente. Nei raid sarebbe morti anche un altro alto funzionario della Guardia Nazionale e due scienziati nucleari.
Il portavoce dell'Idf ha dichiarato che "l'Iran ha lanciato oltre 100 droni verso Israele e l'esercito sta lavorando per intercettarli".
Almeno cinque persone sono morte e altre cinquanta sono rimaste ferite nei raid aerei condotti da Israele contro i siti nucleari in Iran. Lo scrivono i media iraniani sottolineando che tra i feriti ci sono anche donne e bambini.
Alle 2, ora italiana, l'aeronautica militare israeliana ha avviato una serie di attacchi in Iran dopo l'annuncio del ministro della Difesa Israel Katz che ha dichiarato lo stato di emergenza speciale in tutto lo stato di Israele. A Teheran fonti riferiscono di violente esplosioni.