In carcere "u dutturi" che faceva lezioni di mafia. Chi è Giuseppe Guttadauro

Gli arresti, il rapporto con i figli, i soggiorni in cella dell'ex primario dell'ospedale di Palermo

Colpo ai vertici della mafia palermitana, nel giorno in cui si conoscerà il nuovo sindaco della città. Torna in carcere Giuseppe Guttadauro, 70 anni, detto "il dottore", già primario dell'ospedale Civico di Palermo, esponente di spicco di Cosa nostra, coinvolto in passato nell'inchiesta sulle talpe alla Dda in cui fu indagato l'ex presidente della Regione Totò Cuffaro.

Lo scorso 12 febbraio a conclusione di un'attività investigativa condotta dai carabinieri del Ros e coordinata dal Procuratore aggiunto Paolo Guido e dai Pm Francesca Mazzocco e Bruno Brucoli, Guttadauro era stato posto ai domiciliari poiché accusato di fare parte della famiglia di Roccella. Tra i destinatari di quell'ordinanza, anche il figlio, Mario Carlo.

Il profilo

E proprio il rapporto con il figlio è uno dei cardini della vicenda criminale del "dottore", le prime tappe della quale risalgono a quasi 40 anni fa. Giuseppe Guttadauro, infatti, fu arrestato per la prima volta con l'accusa di associazione mafiosa nel 1984. Dieci anni dopo, un nuovo "soggiorno" in carcere, seguito alla nomina a capo del mandamento di Brancaccio, causa "decapitazione" dei vertici precedenti. La storia degli arresti continua nel 2002, con un provvedimento spiccato nei suoi confronti in occasione dell'operazione antimafia "Ghiaccio". Nelle intercettazioni dell'epoca emergono, fra l'altro, le manovre di "u dutturi" per risolvere i contrasti riguardanti i lavori da eseguire in una struttura industriale di Brancaccio, così come le sue critiche alle nuove generazioni di mafiosi seguite al pentimento di alcuni esponenti più giovani di Cosa Nostra accompagnate, però, da una spinta al "rinnovamento nella tradizione" manifestate al figlio Mario Carlo. 

Lezioni di mafia

Sembrano vere e proprie lezioni di mafia quelle che il medico impartisce ai suoi interlocutori al telefono. "Riina era una bestia - dice in una chiamata con l'altro figlio Francesco - e ha combinato quel fatto, ha distrutto tutte cose. Ti devi evolvere. Il problema è: devi rimanere con quella testa...ma l'evoluzione". Per il figlio Mario Carlo, invece, ci sono raccomandazioni al riserbo. "Noialtri ci dobbiamo vedere il meno possibile - gli dice - per cose necessarie". Ma quando Mario Carlo gli rappresenta un eventuale problema con un altro esponente mafioso, probabilmente irritato di fronte alla scelta del figlio del "dottore" di aprire una sala giochi e una polleria, papà gli tende la mano. "Gli dici a me che mi racconti, vai a parlare con mio padre".

La condanna

Per la vicenda talpe alla Dda Guttadauro è stato condannato a 13 anni e 4 mesi di carcere. Il 3 marzo 2012 fu scarcerato per fine pena (con riduzione di 800 giorni per buona condotta). A febbraio del 2022 l'ultimo arresto, cui è seguito oggi, lunedì 13 giugno, il ritorno in carcere.