
Giacinto Facchetti
Milano, 18 luglio 2020 - Era nato il 18 luglio del 1942 a Treviglio e, correndo su quella fascia sinistra per anni, ha fatto la storia dell'Inter e della nazionale italiana di calcio. Oggi Giacinto Facchetti, scomparso per un tumore al pancreas nel 2006, avrebbe compiuto 78 anni e la società nerazzurra lo ha ricordato sul Web: "Oggi ricordiamo un grande uomo e calciatore: il tuo esempio rimane il regalo più prezioso che ci hai lasciato", si legge sul Twitter dell'Inter.
❤️ | RICORDO A 78 anni dalla nascita oggi ricordiamo un grande uomo e calciatore: il tuo esempio rimane il regalo più prezioso che ci hai lasciato 👇 pic.twitter.com/OAEsQs8CdC
— Inter (@Inter) July 18, 2020
Anche l'ex capitano e ora vicepresidente nerazzurro Javier Zanetti, sempre su Twitter, ha scritto "Sei sempre con noi, il tuo esempio ogni giorno al nostro fianco Giacinto". Molti i messaggi anche dei tifosi, che hanno ricordato spesso il soprannome, "Cipe", con cui Facchetti veniva chiamato, rimastogli attaccato dopo che, si narra, Helenio Herrera aveva storpiato il suo cognome, "Cipelletti" anziché Facchetti. E anche questa storia, forse vera, forse romanzata, oggi fa parte del mito di quel calciatore e di quell'uomo per bene che giocava con la maglia numero 3. La stessa indossata da Esteban Cambiasso nella notte del 22 maggio 2010 quando l'Inter di Moratti festeggiava la sua terza Champions League. Le altre due Facchetti le aveva viste e vinte sul campo quella purtroppo no.