Covid, Germania verso "giorno libertà" del 20 marzo: piano in 3 fasi per stop restrizioni

L'annuncio del cancelliere Scholz: "Dopo due anni ci meritiamo che le cose vadano di nuovo meglio e sembra che stia succedendo ora"

Berlino - Anche la Germania si appresta a revocare la maggior parte delle sue restrizioni anti-Covid. A far muovere il Paese in questa direzione - già imboccata da altre nazioni del Vecchio Continente - sono i dati epidemiologici, in particolare quelli legati al tasso di infezione (in calo). Ad annunciare la svolta è stato oggi il cancelliere tedesco Olaf Scholz (successore di Angela Merkel ed entrato in carica proprio nel periodo più duro della crescita dei contagi) dopo i colloqui con i leader regionali.Il governo ha preparato un piano in tre fasi che vedrà la Germania raggiungere il 20 marzo il suo "giorno della libertà", come è stato ribattezzato dai media tedeschi. "Dopo due anni ci meritiamo che le cose vadano di nuovo meglio e sembra che stia succedendo ora", ha detto Scholz, esortando comunque a restare cauti e anticipando che i tedeschi continueranno ad usare la mascherina. "La pandemia non è finita", ha avvertito il cancelliere.

Per i non vaccinati resterà in vigore per un altro mese il limite agli incontri, ristretti a due persone al di fuori del proprio nucleo familiare. L'accesso ai negozi non essenziali sarà nuovamente consentito a tutti e resterà l'obbligo di indossare la mascherina Ffp2 all'interno. Dal 4 marzo, oltre che nei negozi, i non vaccinati potranno tornare al ristorante esibendo un test negativo. Riapriranno i locali notturni, ma solo per i vaccinati. Aumenterà il numero delle persone ammesse ai grandi eventi ed alle competizioni sportive. La fase finale del piano prevede entro il 20 marzo la revoca delle restanti restrizioni alla vita sociale, culturale ed economica. La legislazione che copre le attuali misure di protezione dalle infezioni della Germania scade infatti il 19 marzo.