Tragedia della funivia del Mottarone: altri sei mesi di proroga delle indagini

Il gip: "Necessario per archiviare alcune posizioni e acquisire prove a favore delle parti"

"Un 'tempo di riflessione' risulta necessario al fine di valutare la possibilità di archiviare alcune posizioni, riqualificare taluni reati, acquisire prove a favore delle parti". Con queste motivazioni il gip Annalisa Palomba, del Tribunale di Verbania, ha respinto la richiesta di non concedere la proroga delle indagini sulla tragedia del Mottarone avanzata dalla difesa di Enrico Perocchio, il direttore d'esercizio della funivia e tra gli indagati per l'incidente avvenuto il 23 maggio 2021. La Procura potrà indagare per altri sei mesi.

Nei giorni scorsi, a distanza di quasi venti mesi dall'incidente della funivia del Mottarone, è invece arrivata la decisione del Tribunale del Riesame di Torino sul ricorso avanzato dalla Procura di Verbania rispetto alla decisione del gip che, il 29 maggio di due anni fa, respinse le richieste di misure cautelari nei confronti di Luigi Nerini, l'amministratore della società gerente la funivia del Mottarone, ed Enrico Perocchio, direttore d'esercizio dell'impianto. I giudici Loretta Bianco, Marta Sterpos e Giancarlo Capecchi, della seconda sezione penale del tribunale di Torino, hanno accolto la richiesta della Procura di Verbania e disposto il divieto, per un anno, di esercitare l'impresa nel settore del trasporto pubblico e privato nei confronti di Nerini e il divieto di esercitare la professione di ingegnere, sempre per un anno, nei confronti di Perocchio, con sospensione dal relativo albo professionale.