Aumenta la spesa dei Comuni per l’ambiente, ma sul verde ci sono ancora margini di miglioramento. "Le grandi arterie stradali, come le tangenziali, dovrebbero essere immerse nel verde, ma su questo siamo ancora indietro", spiega Marzio Marzorati, presidente del Parco Nord Milano e coordinatore di Federparchi Lombardia che sostiene l’iniziativa di Legambiente Cammina Foreste Urbane 2023 insieme a Lipu e Cai.
Tema centrale è l’appello – per cui saranno raccolte le firme – per aumentare la forestazione urbana per rallentare il riscaldamento globale e pulire dalle polveri sottili l’aria che respiriamo. Va detto che, secondo il monitoraggio dei bilanci fatto da Openpolis, negli ultimi anni c’è stato un aumento della spesa dei Comuni per la tutela e valorizzazione dell’ambiente, voce che comprende vari aspetti, tra cui la manutenzione del verde urbano.
Per il 2021 (ultimo anno di cui sono disponibili i consuntivi), i capoluoghi lombardi con la maggiore spesa pro-capite sono stati Bergamo e Mantova (68 euro), seguiti da Lecco e Brescia (58 e 52 euro); in valore assoluto, dopo i 54 milioni di Milano, ci sono invece gli oltre 10 milioni di Brescia.
"C’è stato un cambio di atteggiamento – evidenzia Marzorati – come dimostrano alcune esperienze come “Forestami“ in città metropolitana, totalmente finanziata da privati. Altri capoluoghi nella nostra regione hanno avuto atteggiamenti più attenti a foreste e verde pubblico. Manca, però, in generale, l’attenzione alla scelta dei luoghi per la messa a dimora delle piante, come dimostrano le conseguenze degli eventi estremi sempre più frequenti".
Quanto alle piccole foreste di mitigazione, c’è maggiore attenzione, ma resta lacunoso l’aspetto delle compensazioni rispetto alle opere infrastrutturali. "Penso alla tangenziali, dove gli interventi di mitigazione, che dovrebbero attenuare la produzione di rumore e inquinanti, si sono dimostrati fallimentari".
Emblematico il caso della tangenziale Sud a Brescia, lunga la quale doveva nascere un bosco urbano sin dall’apertura, nel 2008: l’accordo tra Comune e Provincia per procedere con i lavori è stato firmato, invece, solo a gennaio 2023. Per le amministrazioni, c’è spesso il tema dei costi di gestione.
"Anche le strade hanno un costo, in termini di manutenzione – sottolinea Marzorati – ma quando si fanno i lavori tutti sono contenti perché c’è maggiore sicurezza. Lo stesso dovrebbe valere per il verde. Se pensiamo che tutti i parchi lombardi ricevono finanziamenti pari solo a 2 chilometri della BreBeMi, si capisce che le risorse ci sono, solo che vengono destinate ad altro. Dall’altro lato, non vengono conteggiati i benefici dei servizi ecosistemici che vengono forniti".