STEFANIA TOTARO
Cronaca

Il finto cieco di Misinto con il falso invalido in sedia a rotelle (insieme sul Suv): truffa da migliaia di euro tra pensione speciale e indennità

Monza, rinviato a giudizio un pakistano scoperto dalla Finanza. Irreperibile il connazionale ‘complice’. In un video il “doppio miracolo”

I due truffatori ripresi dalle Fiamme gialle nel corso degli appostamenti

I due truffatori ripresi dalle Fiamme gialle nel corso degli appostamenti

Misinto (Monza Brianza), 9 giugno 2024 - Un uomo, per lo Stato invalido al 100% per cecità assoluta, attende sul ciglio della strada il connazionalehe attraversa la carreggiata per raggiungerlo con l'aiuto di un accompagnatore che lo spinge su una sedia a rotelle sull'attraversamento pedonale.

Improvvisamente nel video si assiste a un doppio ‘miracolo’: l'invalido scende dalla carrozzina e raggiunge il cieco camminando velocemente tra i passanti. Poi il non vedente sale su un Suv, mette in moto e si mette senza difficoltà alcuna alla guida con l'amico seduto accanto. Per questo clamoroso raggiro, scoperto dai militari della Guardia di Finanza della Compagnia di Seveso, ora il finto cieco, un pakistano residente a Misinto, è stato rinviato a giudizio dal Tribunale di Monza su richiesta della Procura monzese. Dovrà rispondere a vario titolo di truffa aggravata per il conseguimento di erogazioni pubbliche, falso ideologico per induzione, indebita percezione del reddito di cittadinanza e autoriciclaggio insieme al connazionale, lui residente a Cesano Maderno, che invece non andrà per il momento a processo perché risulta irreperibile. Dopo essere stato scoperto dalle Fiamme gialle del Comando provinciale di Monza, ha fatto perdere le sue tracce.

Lo scorso febbraio era scattato il blitz dei finanzieri di Seveso dopo mesi di indagini e appostamenti sul finto cieco e il falso invalido, che erano riusciti però davvero a intascarsi 66mila euro ottenuti attraverso la pensione speciale e indennità varie. Il Tribunale di Monza aveva emesso nei confronti del pakistano di Misinto la misura cautelare della custodia in carcere e per il connazionale residente a Cesano Maderno la misura degli arresti domiciliari. I finanzieri avevano eseguito nei loro confronti anche due provvedimenti di sequestro preventivo, finalizzati alla confisca dei profitti illeciti dei reati contestati.