REDAZIONE CRONACA

Presunta violenza sessuale, pm: "A processo lo speaker radiofonico Fernando Proce"

E' accusato di molestie fisiche e verbali nei confronti di una giovane che lavorava in radio con lui. Gli avvocati: "Querela basata sul nulla"

Ferando Proce (Foto profilo Facebook)

Milano, 13 ottobre 2020 - Secondo l'accusa avrebbe molestato ripetutamente una giovane donna che lavorava in radio con lui. Ora rischia di finire sotto processo per violenza sessuale. La procura di Milano ha infatti chiesto il rinvio a giudizio per Fernando Proce, 54 anni, originario di Lecce ma residente nel capoluogo lombardo, noto conduttore radiofonico (ha lavporato a Rtl 102.5, Radio 105 e Radio Montecarlo) e vincitore di un Telegatto come "più bella voce della radiofonia italiana" e di un Dance Award "come migliore dj animatore italiano".

L'inchiesta dei pm del dipartimento "fasce deboli" della Procura di Milano è scattata dopo la denuncia della vittima che ha raccontato agli inquirenti le molestie verbali e fisiche subite dal 2019 in avanti. Sarà un gip a valutare la richiesta di rinvio a giudizio della Procura nel corso di un'udienza preliminare ancora da fissare in calendario.

Una "querela basata sul nulla, e posta in essere esclusivamente per ottenere visibilità ed eventuali vantaggi economici totalmente pretestuosi". Gli avvocati Alessandra Viterbo e Tommaso Delfino, difensori di Fernando Proce, definiscono così, in una nota, la denuncia sporta dalla giovane che lo accusa di diversi episodi di molestie. "Il signor Fernando Proce - ricordano i legali - non è stato assolutamente rinviato a giudizio ma esiste esclusivamente una richiesta non ancora accolta in quanto in attesa di udienza preliminare non ancora fissata in merito ad un procedimento totalmente privo di fondamento accusatorio".

"Del procedimento penale Proce sarebbe venuto a conoscenza soltanto nell'estate del 2020, alla notifica dell'avviso di conclusione delle indagini preliminari, chiedendo il 3 luglio 2020 - affermano i legali - di essere sottoposto ad interrogatorio, non ancora fissato". Secondo gli avvocati di Proce, "le accuse della parte offesa non hanno trovato riscontro nelle dichiarazioni rese dalle persone informate dei fatti sentite dalla pg delegata dal pm. Sta di fatto che nonostante la specifica richiesta di interrogatorio inoltrata alla segreteria del Pm, fino ad oggi nessuna comunicazione è giunta da parte della cancelleria". "Risulta veramente inverosimile - continuano i legali - ipotizzare che il pm delle indagini abbia proceduto a richiedere al gip il rinvio a giudizio senza procedere prima all'ascolto di parte indagata, ragione per la quale si suppone che la notizia diffusa in data odierna, sia stata resa pubblica con l'unico scopo di arrecare danno alla reputazione del Proce", che confida di poter "dimostrare la sua completa estraneità ai fatti attribuiti".