Il Fantacalcio fa male alla salute mentale? Migliaia di fantallenatori, specialmente quelli alla guida di squadre spesso confinate nelle retrovie della classifica, sarebbero già pronti a giurarlo. Adesso dal Regno Unito arriva una ricerca universitaria che sembra avvalorare, dati alla mano, questa ipotesi. I risultati del lavoro degli esperti della Nottingham Trent University sono stati pubblicati sul periodico specializzato Human Behavior and emerging technologies e successivamente rilanciati dal Guardian, prestigiosa testata di oltre manica.
Com’è stata condotta la ricerca
L’indagine ha interessato 1.995 appassionati del gioco che mischia calcio reale e strategie virtuali, analizzando il loro coinvolgimento nel Fantacalcio (in inglese “fantasy football”) – il tempo passato a giocare, ma anche quello fare ricerche sulle condizioni degli atleti e addirittura le ore passate a pensare al gioco – ma anche gli effetti che questa loro passione ha avuto sui loro comportamenti e abitudini.
Quasi il 25% dei componenti del campione, provenienti da 96 Paesi e con un’età media di 33 anni (il 96% di sesso maschile), ha detto che il gioco ha provocato loro, in certe occasioni, una leggera depressione. Una cifra che praticamente raddoppia, arrivando al 44%, fra i fantallenatori più accaniti, ovvero quelli che passano più di 45 minuti al giorno a giocare e oltre 2 ore a pensare al Fantacalcio, sempre nell’arco delle 24 ore.
Sempre rimanendo nel campo dei giocatori più ostinati il 34% ha detto che il Fantacalcio ha provocato loro una certa dose di ansia e il 37% ha sostenuto che il gioco ha disturbato la loro vita quotidiana, causando quello che i ricercatori hanno chiamato una “menomazione funzionale”. Una quota che si riduce di oltre la metà (al 14%) se si analizza l’intero campione.
Le riflessioni dei ricercatori
Gli accademici hanno anche analizzato l’impatto dell’interazione fra social media e Fantacalcio, arrivando alla conclusione che nella relazione è evidente una “miriade di processi cognitivi, sociali e psicologici che possono avere un impatto negativo sulla salute mentale” dei giocatori. E’ stato effettuato anche un paragone con i videogame. Ebbene, gli effetti di un gioco compulsivo sulla psicologia dei fantallenatori possono essere amplificati rispetto a quelli che si manifestino sui gamer, perché nel Fantacalcio c’è una minore possibilità di controllo sugli avvenimenti, dato che i risultati sono fondamentalmente collegati con quello che succede nel calcio reale.
Effetto sconfitta
A peggiorare la situazione, poi, ci sono le fortune della singola squadra. “E’ possibile – spiega il professor Luke Wilkins, docente di Psicologia dello Sport, a capo del team di ricercatori – che più una persona sia coinvolta nel gioco, maggiore sia l’impatto negativo delle sconfitte sulla sua salute mentale. Il nostro studio – continua l’esperto – avvisa dei potenziali effetti negativi di un investimento emotivo troppo rilevante sul gioco e consolida l’ipotesi che si debba monitorare con attenzione la quantità di tempo passata a giocare a Fantacalcio”.