Ex terroristi, l’ultima mossa per riaverli: la Procura di Parigi presenta il ricorso

Estradizione in Italia: la scelta dei magistrati dopo la spinta di Macron. La protesta dei legali dei ricercati

I dieci ex terroristi di cui l'Italia chiede l'estradizione

I dieci ex terroristi di cui l'Italia chiede l'estradizione

Milano - Ora il ricorso della procura generale parigina c’è e la parola passa dunque alla Cassazione francese. Ma la legale di sette degli ex terroristi scappati a Parigi sostiene che è stato solo un gesto politico e che l’appello è giuridicamente irricevibile. Ieri dunque la procura generale (che dipende dal ministro della Giustizia francese) ha annunciato di aver impugnato la decisione con cui, una settimana fa, la corte d’appello della capitale aveva respinto la richiesta di estradizione per dieci ex terroristi italiani latitanti in Francia da tempo, cinque dei quali collegati a omicidi avvenuti in Lombardia. Un ricorso che in effetti era stato anticipato dalle parole in quel senso del presidente francese Emmanuel Macron.

"È un ricorso meramente politico – ripete l’avvocato Iréne Terrel – mentre dovrebbe essere un ricorso giuridico. Sono stupefatta per questa decisione che è frutto di pressioni politiche. Comunque questo ricorso non ha alcuna possibilità di andare in porto se vengono applicate le regole giuridiche, in quanto è una materia in cui è sovrana la corte di appello".

Per Terrel, quindi, questa impugnazione "è stupefacente frutto di una pressione politica inammissibile". Il presidente della Repubblica francese, Emmanuel Macron, poi, rileva l’avvocata, "si è espresso in modo inaccettabile con le sue dichiarazioni. Dove è la separazione dei poteri? C’è una regressione. I diritti vengono calpestati da chi dovrebbe esserne il garante", aggiunge l’avvocata. "È semplicemente incredibile". La stessa incredulità - sia pure a parti invertite - che aveva manifestato invece buona parte della politica italiana dopo il diniego all’estradizione della settimana scorsa. "La procura generale fa ricorso: ottima notizia!" scrive ora su Twitter Sandro Gozi, eurodeputato italiano di Renew Europe (il gruppo di Macron) e segretario generale del Partito democratico europeo. "Continua il forte impegno di Macron – aggiunge : per girare pagina e rendere giustizia alle famiglie delle vittime del terrorismo e a tutto il popolo".

Sulla linea dell’avvocata Terrel, invece, i legali italiani di Giorgio Pietrostefani e Luigi Bergamini - condannati per gli omicidi del commissario Luigi Calabresi e dell’agente Digos Andrea Campagna - le cui sorti tornano in ballo come quelle degli altri protagonisti di anni di piombo lombardi Sergio Tornaghi, Narcisio Manenti e Raffaele Ventura.