Dolori, febbre e shock allergico: quali sono le reazioni avverse ai vaccini anti Covid

Sul sito dell'Agenzia italiana del farmaco le possibili reazioni negative ai vaccini

Vaccinazioni

Vaccinazioni

Quali sono le reazioni avverse più comuni osservate dopo la somministrazione dei vaccini mRNA (Pfizer e Moderna)? A fare il punto è il sito dell'Aifa (Agenzia italiana del farmaco) in base ai dati forniti dalle case farmaceutiche in base alle osservazioni effettuate durante la fase di sperimentazione.

Dai dolori alla paralisi facciale

"Le reazioni avverse osservate più frequentemente (più di 1 persona su 10) nello studio sul vaccino COVID-19 mRNA BNT162b2 (Comirnaty) sono stati in genere di entità lieve o moderata e si sono risolte entro pochi giorni dalla vaccinazione. Tra queste figuravano dolore e gonfiore nel sito di iniezione, stanchezza, mal di testa, dolore ai muscoli e alle articolazioni, brividi e febbre. Arrossamento nel sito di iniezione e nausea si sono verificati in meno di 1 persona su 10. Prurito nel sito di iniezione, dolore agli arti, ingrossamento dei linfonodi, difficoltà ad addormentarsi e sensazione di malessere sono stati effetti non comuni, che hanno interessato meno di 1 persona su 100. Debolezza nei muscoli di un lato del viso (paralisi facciale periferica acuta) si è verificata raramente, in meno di 1 persona su 1000", si legge sul sito dell'Aifa.

Le reazioni severe

"L’unica reazione avversa severa è stata l’ingrossamento delle ghiandole linfatiche. Si tratta, comunque, di una patologia benigna che guarisce da sola. In generale, le reazioni sistemiche sono state più frequenti e pronunciate dopo la seconda dose. Nei Paesi dove è già stata avviata la somministrazione di massa del vaccino sono cominciate anche le segnalazioni delle reazioni avverse, da quelle meno gravi a quelle più significative, comprese le reazioni allergiche. Tutti i Paesi che avviano la somministrazione del vaccino estesa a tutta la popolazione stanno raccogliendo e valutando ogni segnalazione pervenuta al sistema di farmacovigilanza delle reazioni averse al vaccino, così da poter definire con sempre maggior precisione il tipo di profilo di rischio legato alla vaccinazione", si legge sul sito dell'Aifa.