Desenzano del Garda, 25 febbraio 2021 - "E' colpa di mia moglie che mi ha fatto il malocchio, ho agito sotto i suoi influssi". E' quanto si sono sentiti dire i carabinieri stamani da un trentenne originario del Marocco, che hanno arrestato perché per un'ora ha terrorizzato i passanti sul lungolago, aggredendone tre a caso a mani nude e con un taglierino. Tutto è successo tra le 9 e le 10 del mattino a Desenzano e Rivoltella del Garda, dove si sono registrati momenti di panico, con inviti alla cittadinanza a non uscire di casa. L'esagitato, di casa nel Mantovano, padre di un bimbo di sei anni, si è scagliato contro tre sconosciuti. Le aggressioni La prima aggressione è andata in scena in via Paolo Veronese ai danni di una donna di 58 anni, presa a pugni. La seconda in via Dal Molin ai danni di un uomo di 66, colpito con un taglierino. La terza in una via vicina. Bersaglio un ottantenne, ferito al volto da un colpo di lama. I tre per fortuna hanno risolto tutto con una corsa in ospedale e non più di dieci giorni di prognosi. Nel frattempo numerosi reparti di carabinieri, Polizia, Polizia Locale, Finanza, si sono lanciati nella caccia all'uomo. A supportare i pattugliamenti, i militari specializzati in primo intervento antiterrorismo dell'aliquota Api. Si temeva infatti che si trattasse di un terrorista, o di un aspirante tale. Quando l'autore delle aggressioni è stato accerchiato dai militari del nucleo operativo e radiomobile di Sirmione e Desenzano nei paraggi della caserma dei vigili del fuoco - era scappato su una bici rubata e poi aveva proseguito la corsa a piedi nei campi - la sua giustificazione ha tranquillizzato tutti. Anche se certo, andrà approfondita, dicono gli investigatori. Così come andrà approfondito il profilo psicologico del soggetto. Lesioni aggravate e furto, i reati contestati.