Milano – Tre crolli nelle scuole da inizio anno scolastico, quindi negli ultimi due mesi, in Lombardia, che si aggiungono ai 10 registrati da settembre 2023 a settembre 2024. Un quadro allarmante quello che arriva dal monitoraggio di Cittadinanzattiva che, in circa 50 giorni di scuola, ha registrato ben 23 episodi di crolli o distacchi di intonaco a livello nazionale, 24 con il caso bresciano di ieri: un numero impressionante, considerando che i 69 casi del 2023-2024 avevano già fatto segnare il record degli ultimi 7 anni.
“Ci spiace constatare che ancora una volta l’attuale Governo ha mancato di convocare l’Osservatorio nazionale dell’edilizia scolastica – ha dichiarato Adriana Bizzarri, coordinatrice nazionale scuola di Cittadinanzattiva, in occasione della Giornata nazionale della sicurezza nelle scuole del 21 novembre, che Cittadinanzattiva promuove da 22 anni il 21 novembre –. Questa mancanza è particolarmente grave perché tale organismo dovrebbe programmare i prossimi investimenti triennali oltre che vigilare sull’andamento di quelli previsti, nonché promuovere e coordinare le attività di diffusione della cultura della sicurezza, in particolar modo in occasione della Giornata. Il nostro è dunque un appello al Ministero affinché riunisca al più presto l’Osservatorio nazionale, ma anche agli Enti territoriali perché convochino tavoli con tutti gli stakeholder a diverso titolo coinvolti, per fare il punto sull’andamento degli investimenti previsti dal Pnrr, sul loro effettivo impatto, cominciando fin da ora a lavorare sulla programmazione ordinaria al fine di ridefinire le priorità degli interventi”.
Gli ultimi casi riportati nel report dei primi 50 giorni di scuola riguardano una scuola di Como e una di Milano. Nella prima, si è registrata la caduta del pannello del controsoffitto nella primaria Corridoni. Il pannello del controsoffitto è crollato durante la notte, a causa delle abbondanti piogge. L’altro episodio finito nell’elenco di Cittadinanzattiva è avvenuto a fine settembre, nella primaria Martin Luther King di Milano, dove il controsoffitto di un’aula è crollato, costringendo i bambini a tornare a casa.
Grazie al Pnrr, si ha la possibilità di contribuire in modo decisivo anche se non risolutivo all’ammodernamento e alla messa in sicurezza di una parte consistente dell’edilizia scolastica, alla costruzione di nuove scuole (ancora poche), di ambienti digitali, di mense, palestre e servizi 0-6, ma intanto restano ancora molte criticità. Sempre elevato anche il numero degli edifici scolastici che non possiede il certificato di agibilità (48,15%) né quello di prevenzione incendi (56,5%); senza collaudo statico il 29,45%. Piccoli passi in avanti si riscontrano rispetto agli interventi di adeguamento e miglioramento sismici: sono il 6,5% gli edifici progettati con normativa antisismica in Lombardia (11,4% in Italia), mentre l’87,6% ha il piano di evacuazione (80,2% la media nazionale).