Covid: tornano le mascherine al chiuso? Cosa dice la bozza del ministero della Salute

La circolare sarebbe all'esame delle Regioni: in caso di peggioramento della situazione si ventilano anche le possibilità di ricorso allo smart working e limitazioni agli eventi. In serata fonti ministeriali precisano: "Nessuna circolare in pubblicazione"

Mascherine in metropolitana

Mascherine in metropolitana

E' appena caduto l'ultimo obbligo generalizzato, quello relativo al loro impiego sui mezzi pubblici, e già si torna a parlare di rintrodurre le mascherine. Al momento è solo un'ipotesi, che sarebbe contenuta in una bozza elaborata dal ministero della Salute (del governo uscente) all'esame delle Regioni. Le protezioni che abbiamo imparato a conoscere come strumento principale di difesa - al di là del vaccino - dal Covid 19 potrebbero diventare di nuovo obbligatorie solo se i numeri dei contagi dovessero peggiorare con evidenza e la situazione dovesse impattare sulle strutture sanitarie. Sull'esistenza o meno della circolare, però, è mistero: alcune fonti del ministero della Sanità, questa sera, hanno fatto sapere che non c'è alcuna "circolare in pubblicazione". Al momento starebbe procedendo solo "il monitoraggio del quadro epidemiologico e si continua a raccomandare la quarta dose per fragili e over 60". Per altro non c'è contraddizione fra l'esistenza di un testo ancora ai livelli di bozza e l'affermazione che la circolare non sia in corso di pubblicazione.

Cosa dice la bozza

A rendere noti i dettagli del documento è stata Adnkronos Salute. Nel caso di "un evidente peggioramento epidemiologico" di Covid-19 "con grave impatto clinico e/o sull'assistenza sanitaria e/o sul funzionamento dei servizi essenziali", l'uso delle mascherine "in spazi pubblici chiusi potrà essere una prima opzione per limitare la trasmissione nella comunità. Analogamente, nel caso di un sensibile peggioramento dell'epidemia, si potrà valutare l'adozione temporanea di altre misure, come il lavoro da casa o la limitazione delle dimensioni degli eventi che prevedono assembramenti". E' questo il passaggio principale di una nuova circolare del ministero della Salute, al momento ancora in bozza e all'esame delle Regioni in cui si forniscono alcune indicazioni in vista della stagione fredda.

I timori per la brutta stagione

L'ondata estiva di Covid-19, causata da Omicron BA.4 e BA.5, ha evidenziato", si legge in premessa nella bozza della circolare, "che la pandemia non è ancora terminata". "Diversi fattori contribuiscono a rendere incerte l'evoluzione epidemiologica e le ricadute sul sistema sanitario in termini di domanda di assistenza": dalla comparsa di nuove varianti virali in grado di aumentare la trasmissibilità o la gravità clinica dei casi, al grado di adesione alla campagna vaccinale (quarta dose) e all'osservanza delle misure igienico-sanitarie e comportamentali, fino alla co-circolazione di altri virus respiratori (influenzali, parainfluenzali, virus respiratorio sinciziale, ecc.). 

"Sebbene l'evoluzione della pandemia sia allo stato attuale imprevedibile, il nostro Paese deve prepararsi - per il terzo anno consecutivo - ad affrontare un autunno e un inverno in cui si potrebbe osservare un aumentato impatto assistenziale attribuibile a diverse malattie respiratorie acute", si legge nella bozza del documento.

Vietato calare la guardia

Si fa appello, quindi, anche alla responsabilità della popolazione, nel timore che il legittimo liberi tutti scattato, seppur a tappe, in primavera, possa aver convinto gli italiani della fine del pericolo. "Il futuro della pandemia da Sars-Cov-2 non dipende solo da nuove varianti che possono emergere e sostituire quelle precedentemente circolanti, ma anche dai comportamenti e dallo stato immunitario della popolazione. È particolarmente importante evitare la congestione delle strutture sanitarie limitando l'incidenza di malattia grave, proteggendo soprattutto le persone più fragili e influendo su fattori modificabili per cui i sistemi sanitari e la società devono continuare ad adattare la loro risposta all'andamento epidemico del Sars-Cov-2". 

Sulla lotta alla pandemia c'è anche l'incognita del nuovo governo: il ministero della Salute si muoverà sulle stesse linee prudenti del precedente? Gli autori della bozza sembrano avvisare i futuri responsabili della sanità italiana a non discostarsi troppo dalla condotta seguita fino a oggi. "Nel periodo autunno-inverno 2022-2023, il Ministero e le altre Istituzioni nazionali continueranno ad assicurare una comunicazione chiara, completa e basata su evidenze scientifiche allo scopo di favorire una aderenza consapevole alle raccomandazioni istituzionali", si legge infatti nel provvedimento firmato dal direttore della Prevenzione sanitaria del ministero della Salute Giovanni Rezza e della programmazione sanitaria Stefano Lorusso.

La precisazione del ministero

"Nessuna circolare in pubblicazione" in merito a eventuali misure contro la pandemia in vista della stagione invernale. "Prosegue il monitoraggio del quadro epidemiologico e si continua a raccomandare la quarta dose per fragili e over 60": lo rendono noto fonti del ministero della Salute. La precisazione è arrivata in seguito alla comparsa sui media delle anticipazioni riguardo la bozza della circolare in vista di autunno e inverno.