Green pass illimitato, mascherina, Dad e contagi scuola. Cosa cambia dall'11 febbraio

Si torna a ballare in discoteca, nuove regole per le scuole infanzia e primaria. La Lega non vota il provvedimento: "Discriminati i bambini non vaccinati"

Il Governo vara il nuovo decreto che allenta le misure anti-Covid a fronte di una discesa della curva dei contagi in Italia. La linea di marcia tracciata dall'esecuitvo guidato da Mario Draghi punta a un graduale ritorno alla normalità in tutta sicurezza. Questo si tradurrà, a partire dall'11 febbraio prossimo, in una maggiore libertà per tutti i cittadini italiani. Tra le novità più sostanziali la decisione di rendere illimitato il Super green pass, l'abolizione dell'obbligo di mascherina all'aperto e una semplificazione delle regole per la gestione dei contagi che nelle scuole dell'infanzia e primaria fanno scattare la quarantena e la didattica a distanza ma anche la conferma dei divieti delle zone rosse solo per i no vax. Strappo della Lega che non ha votato il provvedimento perché "discrimina i bambini non vaccinati". La risposta del Ministro dell'istruzione Patrizio Bianchi: "Non lo è affatto: cinque casi ina classe delle lementari sono comunque tanti. Andiamo avanti su questa "linea di marcia verso un ritorno alla normalità in tutta sicurezza". La speranza di tutti è quella di arrivare al 31 marzo prossimo nelle condizioni  giorno in cui scadrà lo stato di emergenza che scade il 31 marzo. Ecco tutte le misure di palazzo Chigi:

Green pass illimitato 

Le certificazioni verdi Covid 19 rilasciate dopo la terza dose hanno efficacia illimitata senza necessità di nuove vaccinazioni. Al regime di chi si è sottoposto alla terza dose è equiparato a coloro che sono guariti dal Covid dopo il completamento del ciclo vaccinale primario.

Scuola, contagi e Dad

Il governo ha deciso di alleggerire le regole per la gestione della crisi pandemica in ambito scolastico, soprattutto per i più piccoli

Scuole per l'infanzia:

  • da uno fino a 4 casi di positività le attività proseguono in presenza.
  • dal quinto caso di positività, le attività didattiche sono sospese per cinque giorni. 

Scuola primaria

  • fino a quattro casi di positività, si continuano a seguire le attività didattiche in presenza con l'utilizzo di mascherina FFP2 da parte di docenti e alunni con più di 6 anni di età e fino al decimo giorno successivo alla conoscenza dell'ultimo caso accertato positivo al Covid; inoltre è obbligatorio effettuare un test antigenico rapido o autosomministrato o molecolare alla prima comparsa dei sintomi e, se ancora sintomatici, al quinto giorno successivo alla data dell'ultimo contatto.
  • dal quinto caso coloro che hanno concluso il ciclo vaccinale da meno di 120 giorni o che sono guariti da meno di 120 giorni o che hanno effettuato la dose di richiamo, l'attività didattica prosegue in presenza con l'utilizzo di mascherine FFP2 da parte di docenti e alunni con più di 6 anni di età per dieci giorni; per tutti gli altri le attività proseguono in didattica digitale integrata per 5 giorni. 

Scuola secondaria di primo e secondo grado

  • con un caso di positività tra gli alunni, l'attività prosegue per tutti in presenza con l'utilizzo della mascherina di tipo FFP2 da parte di alunni e docenti.
  • con due o più casi di positività tra gli alunni vaccinati da meno di 120 giorni o che sono guariti da meno di 120 giorni o che hanno effettuato la dose di richiamo, l'attività didattica prosegue in presenza con l'utilizzo di mascherine FFP2 per dieci giorni; per tutti gli altri le attività scolastiche proseguono in didattica digitale integrata per 5 giorni.

Quarantena

I contatti stretti dei positivi con terza dose da meno di 120 giorni non fanno quarantena, ma devono indossare per dieci giorni la Ffp2 e rispettare l’autosorveglianza.

Stranieri in Italia

A coloro che provengono da uno Stato estero e sono in possesso di un certificato di avvenuta guarigione o avvenuta vaccinazione con un vaccino autorizzato o riconosciuto come equivalente in Italia, è consentito l'accesso ai servizi e alle attività per i quali è previsto il Green Pass Rafforzato previa effettuazione di un test antigenico rapido (validità 48 ore) o molecolare (validità 72 ore). 

Mascherine e attività

Fino al 10 febbraio è obbligatorio indossare la mascherina all’aperto e al chiuso. Dall’11 febbraio sarà obbligatorio indossare la mascherina in tutti i luoghi chiusi.

  • nei bar e nei ristoranti va indossata soltanto quando ci si alza dal tavolo.
  • nei cinema e teatri va sempre indossata sempre.
  • nelle palestre, centri fitness e sportivi soltanto quando si staziona nelle aree comuni mentre non è obbligatoria quando si fa attività.
  • su treni, aerei, navi e su tutti i mezzi del trasporto pubblico locale è obbligatorio indossare le mascherine Ffp2.  

Discoteche

Dall’11 febbraio si torna invece a ballare ma solo per chi ha il green pass rafforzato,  guariti o vaccinati. Se la discoteca è al chiuso sarà obbligatorio indossare la mascherina, tranne quando si sta in pista a ballare. Nelle discoteche all’aperto si potrà stare invece senza mascherina. Il limite di capienza di tutti i locali da ballo non può essere superiore al 75% all’aperto e 50% al chiuso rispetto a quella massima autorizzata.

Meno limitazioni

Il governo vara misure che portano l’Italia verso la riapertura delle attività e una maggiore libertà dei cittadini. Come già accade in zona arancione, anche in zona rossa (al momento in Italia non ci sono) i divieti valgono soltanto per chi non ha il green pass rafforzato. Chi invece ha la certificazione potrà uscire dal Comune di residenza anche se non ha motivi di lavoro, necessità, urgenza. Al momento in Italia non ci sono zone rosse. In caso di risalita della curva dei contagi, il governo dovrà stabilire se mantenere le chiusure di bar e ristoranti, oppure lasciarli aperti soltanto per i vaccinati. Si dovrà anche stabilire se consentire l’apertura dei negozi con l’obbligo di green pass base oppure lasciare aperti soltanto supermercati, alimentari, edicole, tabaccherie, farmacie e quelli con codice Ateco consentito. La decisione definitiva sarà presa soltanto nelle prossime settimane ma l’intenzione del governo è quella di non prorogare lo stato di emergenza che scade il 31 marzo.