Milano, 14 maggio 2021 - Continua a diminuire l'impatto della pandemia Covid-19 sul nostro paese. Nessuna Regione infatti è classificata a rischio alto per la terza settimana consecutiva mentre riprende il calo, anche se leggero, del valore Rt nazionale che è allo 0.86, contro lo 0.89 della scorsa settimana. È quanto emerge dai dati della bozza di Monitoraggio settimanale Iss. Quattro Regioni e province autonome hanno una classificazione di rischio moderato e sono Calabria, Lombardia, Toscana e Umbria (nessuna ad alta probabilità di progressione a rischio alto nelle prossime settimane) mentre le altre Regioni e Province hanno una classificazione a rischio basso. Due Regioni (Molise 1.08 e Umbria1.03 ) hanno un Rt puntuale maggiore di uno, ma con il limite inferiore sotto l'uno. Tutte le Regioni dovrebbero passare in giallo, tranne probabilmente la Valle d'Aosta. È l'effetto sulla diffusione del virus di due fattori concomitanti: le restrizioni e le chiusure delle settimane scorse; l'avanzamento della campagna vaccinale, con ormai un terzo degli italiani che hanno avuto almeno una dose.
E questi dati saranno alla base della Cabina di regia guidata dal premier Draghi che si riunirà lunedì 17 maggio per stabilire i nuovi parametri che andranno a colorare in futuro le Regioni (rosso arancio giallo e bianco rimangono) secondo ilnuovo grado di rischio. La novità principale potrebbe arrivare dalla modifica dei parametri che definiscono la colorazione, ridimensionando l'importanza dell'indice di diffusione del contagio (Rt) e dando invece spazio all'Rt ospedaliero e all'incidenza: il governo punta a renderlo operativo già per il monitoraggio di venerdì 21 maggio ma allo stesso tempo, sottolineano fonti ministeriali, non verrà cancellato il sistema d'allerta messo in piedi - compreso il calcolo dell'Rt - per garantire la possibilità di intervenire tempestivamente con misure locali. E con i nuovi parametri lunedì 17 il governo dovrebbe decidere tutta una serie di nuove regole dal coprifuoco al wedding. Ecco le date ipotizzabili.
22 maggio: centri commerciali
La data più gettonata per i centri commerciali è il prossimo 22 maggio. "Le prossime valutazioni del Governo in merito alle riaperture - sottolineano le associazioni di categoria - prenderanno sicuramente in considerazione le istanze della categoria per un'auspicabile riapertura nel breve termine".
24 maggio: coprifuoco
E' una delle modifiche più attese sulla quale si è concetrato soprattutto il centrodestra, Mario Draghi ha già fatto capire chiaramente che il coprifuoco rimarrà e che la linea da seguire è quella della gradualità delle scelte e della prudenza. La posizione ferma del premier un primo effetto l'ha prodotto: la mozione al Senato con cui il centrodestra chiedeva, tra l'altro, proprio di cancellare il "tutti a casa" è stata ritirata ed è stata sostituita da un ordine del giorno firmato da tutta la maggioranza con il quale si impegna il governo a "potenziare e velocizzare le operazioni per il rilascio del green pass" e a "prevedere ogni azione utile a superare progressivamente il regime del cosiddetto coprifuoco". Progressivamente, non più da subito. "È una misura che verrà tolta - conferma il sottosegretario alla Salute Pierpaolo Sileri - ma non sappiamo ancora quando". Lunedì dunque la cabina di regia dovrebbe posticipare dal 24 maggio l'orario di rientro alle 23 (anche se il centrodestra spera di riuscire a portarlo alle 24). Scelte che dovrebbero essere tradotte in un decreto dal Consiglio dei Ministri che si dovrebbe tenere mercoledì con il ritorno del premier da Parigi.
1 giugno: ristoranti al chiuso e palestre
Riaperture anche dei ristoranti al chiuso, un traguardo che si sta avvicinando secondo Fabio Ciciliano, medico della Polizia di Stato e della Protezione civile, membro del Comitato tecnico scientifico per l'emergenza Covid. Sulle paletre ottimista il sottosegretario con delega allo sport, Valentina Vezzali: "Le riaperture sono legate al quadro epidemiologico. La possibilità di praticare sport all'aperto è una grande passo avanti così come lo saranno da 1° giugno".
15 giugno: fiere
Per il ministro del Turismo Massimo Garavaglia "si possono fare bene aperture ragionevoli in sicurezza. Adesso sappiamo quali sono le regole, vaccini e tamponi: questo vale per l'Arena di Verona, un congresso o una fiera".
15 giugno wedding
Gli addetti al settore si augura che cada il blocco delle attività. Date certe non ve ne sono ma è probabile sia attorno al 15 giugno. "Il 90% dei matrimoni anche quest'anno è stato rimandato - ha spiegato Labitalia Stefania Arrigoni, fondatore Assowedding - Certo ci si può sposare, ma con il coprifuoco alle 22 non ha senso organizzare una festa con il wedding planner"
1 luglio: parchi tematici, convegni e congressi
La data più probabile è l'inizio di luglio per uno dei settori più penalizzati dalle chiusure imposte dalla pandemia. Sono 230 i parchi in Italia, tra faunistici, parchi avventura, parchi acquatici e parchi tematici, che sono i più' grandi. Strutture che impiegano 25.000 persone fisse, altre 40.000 stagionali, per un totale di 100.000 famiglie, con un indotto complessivo pari a oltre 2 miliardi di fatturato e che comprende punti di ristoro, centri commerciali e negozi, in particolare quelli per i bambini. Per il presidente dell'associazione parchi permanenti italiani e di Leolandia, Giuseppe Ira. comunque è già troppo tardi. "Premesso che in tutti i paesi occidentali i parchi di divertimento aprono per primi, voglio solo ricordare che all'inizio della campagna vaccinale le strutture a tema degli Stati Uniti hanno aperto a febbraio con il 50% di capienza. Ora che la campagna vaccinale sta andando avanti, ecco che possono aprire completamente. Vogliamo aprire il primo giugno" .
Viaggi e quarantena
Stamani il ministro della Salute, Roberto Speranza, ha firmato un'ordinanza che prevede l'ingresso, dal 16 maggio, dai Paesi dell'Unione Europea e dell'area Shengen, oltre che da Gran Bretagna e Israele, con tampone negativo, superando il vigente sistema di mini quarantena