Nuovo decreto: coprifuoco, ristoranti, palestre e centri commerciali. Cosa può cambiare

Novità al vaglio del governo in vista della famosa 'revisione' di metà maggio. Cabina di regia per discutere un possibile allentamento delle miusre

Al ristorante

Al ristorante

Milano - Coprifuoco, ristoranti e palestre. Novità al vaglio del governo in vista della famosa “revisione” delle misure di metà maggio. E così, potrebbe arrivare un nuovo decreto. La road map dovrebbe essere la seguente: tra oggi e domani il governo riunirà la cabina di regia per discutere l’allentamento delle misure e le nuove regole per far ripartire le attività ancora chiuse. La data cruciale, però, sarà venerdì 14 maggio, quando il monitoraggio settimanale dell’Iss darà un quadro dell’andamento dell’epidemia. Al momento, la curva dei contagi continua a scendere lentamente, con l'Rt che resta stabile attorno a 0,85 a livello nazionale. Le regioni chiedono di rivedere i parametri che determinano i cambi di colore, a partire dall'Rt, l'indice di diffusione del virus, in quanto - è la tesi dei governatori - è poco affidabile, distorsivo e va superato. Se i prossimi dati saranno positivi, è probabile che verrà rivisto il calendario riaperture fissato dal precedente decreto del 26 aprile e verrà emanato un nuovo provvedimento. 

Coprifuoco, ristoranti e colori regioni: la cabina di regia si riunisce

Colori regioni

Da lunedì 10 maggio, l’Italia non ha regioni in zona rossa. Il Paese, dopo le ultime ordinanze del ministro della Salute Roberto Speranza, è quasi tutta gialla, con solo tre territori in arancione: Sicilia, Sardegna e Valle d’Aosta. Ma in alcune aree restano delle criticità a livello locale, affrontate da governatori e sindaci con provvedimenti e restrizioni ad hoc. Venerdì 14 maggio potrebbero esserci dei cambiamenti. Le regioni che hanno un Rt vicino all'1 nel limite inferiore sono Alto Adige (0.96), Campania (0.92), Veneto (0.92), Liguria (0.91), Lombardia (0.9). L'Emilia Romagna è a 0.89. Dobbiamo però tenere in considerazione anche il rischio "complessivo" che è calcolato sulla base dei 21 parametri. Sotto questo profilo 6 regioni sono a rischio "moderato" (Lombardia, Molise, Marche, Puglia,Toscana e Calabria con quest'ultima "ad alta probabilità di progessione"). Tutte le altre sono a rischio "basso". La Calabria quindi è quella che rischia di più sotto questo profilo ma ha anche un Rt basso a 0.74. Potrebbe anche succedere che si resti in giallo se l'Rt è sopra uno ma il rischio ad esempio resta "basso".

Zona arancione: ecco le regioni che rischiano di cambiare colore il 14 maggio

Coprifuoco

Il coprifuoco, attualmente fissato dalle 22 alle 5, da lunedì 17 maggio potrebbe essere spostato di 2 ore, a mezzanotte. In questo modo i ristoranti e i locali potrebbero servire al tavolo (all’aperto) almeno fino alle 23.30. Quasi impossibile, invece, che il coprifuoco verrà abilito, almeno non prima di giugno. Da tempo il tema del posticipo del coprifuoco è diventato un vero cavallo di battaglia politica per il centrodestra, che tra ristoratori e piccoli commercianti conta un nutrito numero di elettori. Matteo Salvini è tornato sull'argomento anche oggi, spalleggiato dai governatori del centrodestra, da Giovanni Toti a Luca Zaia. La Regione Lombardia è stata ancora più esplicita votando una mozione per abolire il coprifuoco

Bar e ristoranti

Per quanto riguarda bar e ristoranti, potrebbe esserci la riapertura anticipata a maggio dei locali al chiuso. L’ultimo decreto ha fissato la riapertura delle sale interne dei locali al 1° giugno, ma il pressing delle regioni e delle categorie potrebbe far sì - dati permettendo - che da metà maggio si possa tornare a cenare anche dentro o di prendere il caffè al banco, pratica attualmente vietata dal decreto in vigore.

Centri commerciali

I centri commerciali sono aperti nei giorni feriali, ma restano chiusi sabato, domenica e nei giorni festivi e prefestivi (tranne le attività essenziali al loro interno). Da lunedì 17 maggio o da sabato 22 potrebbero essere sempre aperti. 

Palestre e piscine

Potrebbero esserci novità anche per quanto riguarda il settore dello sport: le palestre potrebbero riaprire da lunedì 17 maggio. Stando al decreto attuale, le piscine all’aperto riaprono dal 15 maggio e le palestre dal 1° giugno. Non c’è, invece, una data per la riapertura delle piscine al chiuso.  Ostacolata soprattutto da un problema: il divieto di utilizzare le docce. Che, però, si potrebbe superare con ingressi limitati negli spogliatoi e sanificazione dopo ogni singolo uso. Se si dovesse trovare l’accordo su questo punto, con approvazione delle regole da parte del Cts, dal primo giugno potrebbero riaprire anche queste strutture.

I matrimoni

La revisione di metà maggio servirà anche a trovare un accordo sulla ripresa di quei settori ancora fermi, come il wedding. Le Regioni hanno presentato il protocollo per la ripartenza dei matrimoni, ma si attende l’ok definitivo del governo. Il comparto chiede che si possa tornare in pista tra maggio e giugno, i mesi preferiti dalle coppie per sposarsi. Tra le ipotesi emerse, la possibilità di partecipare alle feste di matrimonio con la certificazione verde Covid-19. La riapertura potrebbe avvenire sulla base del protocollo che ha regolato le navi da crociera. Così, il settore potrebbe ripartire dal 15 giugno o dal primo luglio.

Quarantena viaggi estero-Italia

Da sabato 16 maggio, per entrare in Italia dagli altri Paesi Ue, dalla Gran Bretagna e da Israele, basterà seguire le stesse regole che valgono per spostarsi verso regioni in zona arancione o rossa: ovvero il referto negativo del tampone o il certificato di vaccinazione al Covid, senza più i cinque giorni di quarantena conclusi con un ulteriore test molecolare o antigenico. La nuova linea - decisa in un tavolo operativo organizzato dal ministro degli Esteri Luigi Di Maio e da quello della Salute Roberto Speranza - è una svolta significativa per il mondo del turismo che spera di poter tornare ad attirare i viaggiatori stranieri in estate.