Covid-19, sanitari al lavoro
La pandemia da coronavirus non è finita. A testimoniarlo ci sono gli ultimi dati sull'Rt, ovvero l'indice di incidenza sui contagi da Sars-cov2. Dati che non sembrano essere per nulla confortanti, visto che l'indice Rt è in crescita e la previsione per i prossimi giorni è di un ulteriore aumento sopra quell'1 che rischia di far tornare l'incubo dei colori delle regioni in Italia. L'Rt è nell'ultimo periodo in netta crescita e si è attestato questa settimana a 0,96, ma potrebbe superare la soglia epidemica di 1 già nella rilevazione di venerdì prossimo. Ad affermarlo è l'Istituto superiore di sanità, che pronostica un valore stimato in 1,14. "Al di sopra della soglia epidemica - sottolinea il rapporto dell'Iss - è Rt "augmented" (Rt=1.14 (1,13-1,16) al 19/10/2021), calcolato su dati parzialmente completi e parzialmente imputati per l'ultima settimana". "Si ritiene che le stime di Rt siano poco sensibili al recente aumento del numero di tamponi effettuati, poiché tali stime sono basate sui soli casi sintomatici e/o ospedalizzati" si legge nei dati del monitoraggio settimanale Iss-Ministero Salute.
Cosa può succedere a questo punto? Determinante sarà il monitoraggio dei dati della prossima settimana. La situazione è preoccupante soprattutto in quattro regioni, ovvero Friuli Venezia Giulia, Veneto, Umbria ed Emilia-Romagna. Questi territori sono quelli che attualmente sono maggiormente tenuti sotto controllo. Di certo la campagna vaccinale continua e questo, insieme alla somministrazione della terza dose, potrebbe rappresentare una svolta nelle prossime settimane. Rimane la possibilità per le regioni con l'indice di incidenza in maggiore peggioramento di cambiare colore e quindi tornare nel regime di restrizioni che tutta l'Italia ha abbandonato qualche mese fa.
Rimangono per tutti valide le disposizioni di sicurezza che sono in vigore dall'inizio della pandemia, ovvero le mascherine ben indossate, il distanziamento sociale da rispettare e l'igienizzazione frequente delle mani.