Covid, oggi 39.474 casi e 73 decessi. La curva sale: in Lombardia 6.204 contagi

Da domani nuove regole sulle mascherine al chiuso e un altro "passo verso il ritorno alla normalità". Ma scatta l'allerta ondata estiva: "colpa" della spinta di Omicron 5 e 4, che stanno facendo impennare i casi in parte d'Europa

Milano - Da domani cambieranno le norme relative all'uso della mascherina al chiuso. Per il sottosegretario alla Salute Andrea Costa si tratta di "un altro ulteriore passo verso la normalità". Cosa cambierà? "Cadrà l'obbligo per cinema, teatri e luoghi sportivi al chiuso" anche se per i trasporti si prevede un prolungamento dell'uso della mascherina fino a fine settembre. "Sono luoghi particolarmente affollati quindi è positivo mantenere ancora un po' di prudenza. Così come negli ospedali e Rsa". Un nuovo passo nella road map della gestione del Covid nel nostro Paese anche se l'attenzione resta e deve restare alta. Anche alla luce di quanto sta accadendo in Europa, con un balzo avanti nei contagi in Portogallo e Germania, sulla spinta di Omicron 5 e 4. 

Ma cosa dicono i dati Covid in Italia e in Lombardia? E' di nuovo in netta crescita la curva epidemica nel Paese. Sono 39.474 i nuovi casi Covid registrati nelle ultime 24 ore, contro i 10.371 di ieri ma soprattutto i 28.082 di martedì scorso, un aumento su base settimanale di quasi il 30%. I tamponi processati sono 228.559 (ieri 74.636) con il tasso di positività che schizza dal 13,9% al 17,3%. I decessi sono 73 (ieri 41). Le vittime totali da inizio pandemia salgono così a 167.505. Ancora in calo invece i ricoveri, che seguono l'ondata a distanza di almeno due settimane: le terapie intensive sono 10 in meno più (ieri +10) con 24 ingressi giornalieri, e sono in tutto 183. Nei reparti ordinari si contano invece 11 pazienti in meno (ieri +92), per un totale di 4.199. I casi totali dall'inizio della pandemia arrivano a 17.703.887. I dimessi/guariti delle ultime 24 ore sono 52.817 (ieri 15.913) per un totale che sale a 16.932.500. Gli attualmente positivi sono 13.046 in meno (ieri -5.286) per un totale che scende a 603.882. Di questi, 599.500 sono in isolamento domiciliare. 

La regione con il maggior numero di casi odierni è la Lombardia con 6.204 contagi, seguita da Lazio (+4.939), Campania (+3.833), Veneto (+3.706) e Sicilia (+3.004). Più nel dettaglio in Lombardia a fronte di 37.794 tamponi sono 6.204 casi, per un tasso di positività al 16,4% (leggermente al di sotto della media nazionale). Quindici i decessi nelle ultime 24 ore. In calo di 1 le terapie intensive (20 nel complesso), in aumento di 29 gli altri ricoverati, per un totale di 474 posti letto occupati. 

Nella Città Metropolitana di Milano i positivi sono 2.268, di cui 1.009 a Milano città. Nelle altre province lombarde i casi sono a Bergamo: 397; Brescia: 682; Como: 366; Cremona: 142; Lecco: 235; Lodi: 91; Mantova: 216; Monza e Brianza: 681; Pavia: 316; Sondrio: 66; Varese: 527.

Bollettino Covid Italia e Lombardia del 14 giugno 2022
Bollettino Covid Italia e Lombardia del 14 giugno 2022

Grande attenzione dunque a intercettare segnali di crescita. "Temo che a questo punto anche in Italia ci sarà un'altra onda estiva" di Covid-19, "con circa 100mila infezioni al giorno rilevate" dai bollettini quotidiani, oltre la quota sommersa che come già accade sfugge ai conteggi. Il virologo Fabrizio Pregliasco, docente all'università Statale di Milano, ha fatto questa previsione all'Adnkronos Salute, alla luce della diffusione delle sottovarianti Omicron BA.4 e BA.5 che hanno prodotto un boom di positivi in Portogallo e Germania. Il ministro della Salute tedesco ha parlato senza mezzi termini di "un'ondata estiva" in corso, sostenuta dalle nuove Omicron ancora più trasmissibili rispetto alla 2 ad oggi dominante. All'indomani del monito dell'Ecdc, il Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie, che ha prospettato a causa di Omicron 4 e 5 un rialzo dei casi nelle prossime settimane, Pregliasco esprime dunque "timori" anche per il nostro Paese. "Serviranno raccomandazioni stringenti", avverte il direttore sanitario dell'Irccs Galezzi, per far fronte a un picco anticipato rispetto a quello inizialmente atteso in autunno.