Coronavirus in Lombardia, nuova impennata di decessi: 541 in un giorno

Il dato più alto dopo i 546 di sabato 21 marzo ma la Regione precisa: "Contagi contenuti e cala l'accesso agli ospedali"

Una camera mortuaria d’emergenza allestita in una palestra scolastica di Bergamo

Una camera mortuaria d’emergenza allestita in una palestra scolastica di Bergamo

Milano, 27 marzo 2020 - E' salito a 37.298 contagiati e 5.402 morti il macabro bollettino del coronavirus in Lombardia, con un aumento delle ultime 24 ore di 2.409 casi e 541 decessi. Un dato, quest'ultimo, ben superiore ai 387 di ieri e ai 296 dell'altro. Ricoverate in ospedale ci sono 11.137 persone, + 456  in più rispeto a ieri, cui si aggiungino le 1.292 in  terapia intensiva (+29). Dati poco confortanti che l'assessore al Welfare di Regione Lombardia, Giulio Gallera, invita però a"leggere".

Calano gli accessi in ospedale

Innanzitutto i nuovi casi sono costanti (2.409 contro i 2.543 registrati ieri) e sale a 8.001 il numero dei dimessi, 200 in più rispetto a ieri, mentre il numero dei nuovi ricoverati è inferiore di 200 rispetto al giorno precedente. A spaventare è il numero dei morti che, tuttavia, secondo quanto riferito dall'assessore "purtroppo sarà l'ultimo a scendere, come ci hanno spiegato tutti gli esperti, perché si tratta di persone ricoverate da giorni", le cui condizioni si aggravano fino a compromettersi. D'altra parte a uscire dalla terapia intensiva sono "circa il 20% dei pazienti": dunque l'80% di chi è intubato, purtroppo, non ce la fa. Il rovescio della medglia, spiega l'assessore nel corso della quotidiana diretta Facebook, è che "nei nostri ospedali si comincia a tirare il fiato". Gallera cita "un dato confortante": la riduzione degli accessi in tutti i Pronto soccorso lombardi. "Al San Matteo di Pavia siamo addirittura al -30% - dice - e a Lodi per la prima volta in 36 giorni ci sono stati più accessi da parte di persone con altri problemi rispetto a quelli da Covid-19".  Secondo Gallera, "gli sforzi stanno dando un risultato concreto, tangibile, e nei prossimi giorni lo vedremo ancora meglio". "Abbiamo sicuramente commesso degli errori - ammette l'assessore regionale - ma abbiamo sempre dato il massimo per dare una risposta a questa ondata di dolore, per trovare un posto letto a quelle persone su un'ambulanza in attesa per ore fuori dagli ospedali senza più posti".

I dati per provincia

Per quanto riguarda la ripartizione provinciale dei contagi da Covid-19, Bergamo conta 8.060 casi (+602), Brescia 7.385 (+374), Como 816 (+54), Cremona 3.496 (+126). E ancora Lecco 1.210 (+51), Lodi 2.006 (+38) con un solo caso a Codogno, primo focolaio del coronavirus, Monza Brianza 1.948 (+198),  Mantova 1.398 (+148), Pavia 1.712 (+27), Sondrio 362 (+37) e Varese 711 (+209). In provincia di Milano i casi sono 7.469 (+547 contro il +848 di ieri), a Milano città l'aumento dei positivi è pari a 261 per un totale di 3.009 casi.

Unità di continuità assistenziali

E' stato quindi annunciato che sono già attive nelle province di Bergamo e Pavia ma da martedì saranno attive in Lombardia le Unità di continuità assistenziali, ovvero i gruppi di medici che monitorano i pazienti Covid a domicilio. Si stanno continuamente attrezzando poi strutture sanitarie e alberghiere dove ricoverare i pazienti dimessi dagli ospedali ma ancora positivi che non ossono tornare a casa e quelli che in condizioni tali da non richiedere l'ospedalizzazione. Fra queste sarà operativo "fra lunedì e martedì" il Michelangelo Hotel di Milano con 300 stanze a disposizione vicino alla stazione Centrale.

Ospedale Fiera Milano quasi pronto

Oggi è stata fatta una breve riunione di giunta della Lombardia per approvare "il provvedimento con cui l'ospedale in fiera a Milano viene accorpato al Policlinico. Diventa insomma una orta di reparto del Policlinico" ha aggiunto Fontana. Al Policlinico viene "assegnata la proprietà dei moduli, la ricerca e l'assunzione del personale, la realizzazione degli impianti e la gestione complessiva".  L'ospedale in Fiera Milano "non subirà alcun tipo si rallentamento circa l'inaugurazione, la previsione che l'inizio della prossima settimana ci sia inaugurazione stessa".

Nuove regole per i tamponi

"Non abbiamo problemi sul numero di tamponi ma sul processamento - ha detto Fontana -. Con i nostri laboratori ribadiamo che siamo arrivati al limite, possiamo elaborare poco più di 5mila tamponi al giorno e continuiamo ad andare in quella direzione nel rispetto delle regole. Ora per sottoporsi al tampone si può essere anche monosintomatici. La strategia per effettuare i tamponi è cambiata nel senso che l'Iss ha detto che adesso basta un solo sintomo per effettuarli. Fino a qualche giorno fa bisognava essere polisintomatici, con almeno due sintomi su tre. Oggi basta averne uno".

Emergenza anziani nelle Rsa

"Il problema del contagio da coronavirus nelle case di riposo, o meglio nelle rsa è sicuramente all'attenzione della nostra direzione" lo ha assicurato il presidente della Lombardia, precisando: "Si pensa di arrivare alla soluzione della questione individuando le persone" con uno e più sintomi e "verranno sottoposte a tampone" e poi "eventualmente allontanate" a seconda della situazione e degli spazi delle singole strutture. "Le valutazioni dovranno essere distinte - ha aggiunto - casa di riposo per casa di riposo"

Mascherine: verso l'autosufficienza produttiva

"Tramite il Politecnico di Milano sono stati individuati i tessuti corretti e necessari per realizzare mascherine e camici" ha detto Fontana. "La produzione di mascherine è già iniziata e dovrebbero iniziare a distribuirle a breve. Dovremmo andare verso un'autosufficienza produttiva". Per quanto riguarda i camici, Fontana ha spiegato che anche in questo caso è stato individuato il tessuto e che "Giorgio Armani ha fatto una roposta per fare questi camici, che sono necessari".

Giro di vite sui controlli

 In merito ai controlli da parte delle forze dell'ordine a Milano, Fontana ha spiegato: "Ho sempre chiesto che ci fossero controlli ma sono scelte del prefetto, normalmente non ho alcun tipo di controllo sulle forze di polizia, per cui è il prefetto che lo ha fatto. Io ho chiesto sin dal primo momento di essere rigidi per evitare che ci fossero persone che prendessero alla leggera il provvedimento.  Fare sacrifici costa fatica, ma porta dei risultati. A Wuhan - aggiunge Fontana - c'è la prova che i sacrifici fatti hanno portato sicuramente all'ottimo risultato di un blocco completo del contagio. Quindi dobbiamo andare anche noi a ribadire, insistere e sottolineare la necessita' di continuare a rispettare le regole che sono state date".

Mobilità in calo

"Gli spostamenti dei cittadini lombardi sono diminuiti ancora, ora siamo al 35 per cento. Questo dato sottolinea ancora una volta il comportamento virtuoso di chi riduce sempre di più i movimenti all'interno della nostra Regione". Lo ha detto il vicepresidente di Regione Lombardia, Fabrizio Sala, commentando gli ultimi dati aggiornati sugli spostamenti effettuati attraverso il movimento degli smartphone. "I dati indicano che il trend è positivo e ci fa ben sperare - ha aggiunto - i lombardi si muovono sempre meno e le nostre misure stanno dando risultati confortanti. Anche grazie al comportamento delle persone - ha concluso Sala - che hanno capito l'importanza di non avere contatti sociali per ridurre il pericolo dei contagi".

Cajazzo e Bertolaso stanno meglio

In merito alle condizioni di salute di Luigi Cajazzo, direttore generale dell'assessorato regionale al Welfare, e di Guido Bertolaso, consulente del governatore per l'ospedale in Fiera a Milano, entrambi positivi e ricoverati in ospedale per coronavirus, Fontana ha detto: "Oggi ho avuto un colloquio con Luigi Cajazzo e con Guido Bertolaso ed entrambi sono in fase sicuramente di miglioramento. Sono stabili nel miglioramento ed entrambi su di morale. Le loro condizioni sono sotto controllo".