
Coronavirus
Milano, 6 ottobre 2020 - Sono 350 (di cui 27 ‘debolmente positivi’ e 4 a seguito di test sierologico) i nuovi positivi al Covid in Lombardia con 16.020 tamponi effettuati, per una percentuale pari al 2,1%. Ieri erano 251, ma con la metà dei tamponi (8.075). I guariti e dimessi sono 373, mentre scendono di 1 i ricoveri in intensiva e salgono di 15 quelli in altri reparti. Zero i decessi in Regione.
I dati delle province
Per quanto riguarda le province, al primo posto torna Milano con 153, di cui 81 nella città capoluogo (ieri rispettivamente +87 e +51). Seguono Varese con +35 (ieri +16) e Monza con +34 (ieri +96) . Poi, a Bergamo +23 (ieri +9), a Brescia +19 (ieri +3), a Como +17 (ieri +1), a Mantova +15 (ieri +3) e a Pavia +12 (ieri +6). Sono 9 i casi a Lecco (ieri +2), 8 a Sondrio (ieri +3) , 4 a Cremona (ieri +1), 2 a Lodi (ieri +0).

Contagi in crescita, attesa per il nuovo Dpcm
Resta molto alta l'attenzione sulle cifre del Coronavirus in Italia. Il Ministero della Salute, con il consueto bollettino, ha reso noti i dati delle ultime 24 ore su casi totali, attualmente positivi, morti, guariti, ricoveri e terapie intensive. I contagi dell'ultima giornata sono più di 2.600, i morti 28. Crescono ancora i ricoveri. Intanto, prende forma il nuovo Dpcm per il contenimento della pandemia in Italia. "È sotto gli occhi di tutti che il quadro internazionale e nazionale segnali una mutazione di fase rispetto ai mesi passati. Nel mondo i contagiati superano i 35 milioni con oltre 1 milione di decessi, e l'Ecdc posiziona l'italia al 45esimo posto - ha detto il ministro della Salute Roberto Speranza - In tutti i paesi c'è un'iinversione di marcia e si stanno ripristinando misure restrittive: l'Italia sta meglio in questo momento e sta reggendo meglio questa seconda ondata, ma non dobbiamo farci illusioni e sarebbe sbagliato sulla base dei numeri credere di esserne fuori". Poi in Senato ha parlato dello stato di emergenza: "I risultati si conquistano ogni giorno e per questo la linea deve essere quella della prudenza, per questo penso che sia giusta la scelta del governo di voler prorogare lo stato di emergenza al 31 gennaio. Ritengo questo atto corrispondente pienamente alla fase epidemiologica che stiamo attraversando. L'impalcatura che ci siamo dati è un modello che ha funzionato". Speranza ha infien sottolineato: "Nel Dpcm che ci accingiamo ad adottare valutiamo l'estensione dell'obbligo delle mascherine anche all'aperto. Sono il primo strumento essenziale quando si incontrano persone con cui non si convive".
Fontana: "Ospedale in Fiera disponibile per regioni in difficoltà"
Guardando gli ultimi dati dei casi di Covid in Lombardia e nelle altre regioni, il governatore Attilio Fontana ha ricordato che l'ospedale di Fiera Milano è a disposizione per qualsiasi necessità. "L'ospedale Covid di Fiera Milano è stato realizzato dalla Lombardia come asset strategico per il contenimento di un'eventuale nuova ondata. Se il governo lo chiede siamo a disposizione del Sistema Sanitario Nazionale e, se necessario, anche per il sostegno ad altre Regioni in difficoltà. La Lombardia c'è. Insieme, ce la faremo", ha scritto sul suo profilo Facebook.
Galli: "Con questi numeri difficile un inverno sulle piste da sci"
Riguardo ai prossimi mesi, Massimo Galli, infettivologo dell'ospedale Sacco-università degli Studi di Milano, si è soffermato a parlare dell'inverno e degli impianti di risalita delle stazioni sciistiche: "Che possano essere utilizzati in una situazione come quella di oggi la vedo dura, questo mi sembra chiaro. Ma mi auguro che a dicembre sarà tornato possibile farlo", e questo accadrà solo se saremo in grado di "invertire la tendenza" dei nuovi contagi da Covid-19. "Dobbiamo impegnarci tutti molto perché venga arrestata di nuovo la diffusione di questa infezione".
Vaccino, il 60%non lo vuole. Quasi metà neppure quello per il Covid
Se i contagi salgono, è necessario vaccinare più persone possibile dall’influenza, per tener sgombri gli ospedali e il campo da sintomi che potrebbero confondersi col Covid, è uno dei pochi principi sui quali concordano persino gli esperti. Il Ministero della Salute raccomanda il massimo impegno quest’anno nel perseguire l’obiettivo mai raggiunto di vaccinare minimo il 75% ("ottimale" il 95%) degli over 65 e delle persone a rischio per patologia, e di estendere l’offerta gratuita dell’antinfluenzale a partire dai sessant’anni. L’ultima parola su un vaccino che è facoltativo l’avrà la legge del mercato. E a una scarsità dell’offerta indotta dalla domanda pubblica, gonfiata da esigenze pandemiche, non è detto che corrisponda la risposta degli utenti finali. Almeno a giudicare dai risultati di un’indagine della Doxa, alla quale ha collaborato l’università Statale: il 60% degli italiani non avrebbe alcuna intenzione di vaccinarsi dall’influenza. Non solo: quasi metà rifiuterebbe anche il vaccino “che tutto il mondo aspetta“: quello dal coronavirus.