In Alto Adige debutta il 'Corona-Pass': è il primo passaporto Covid d'Europa

Permette di cenare anche all'interno in bar, pizzerie e ristoranti. E' necessario anche per accedere agli alberghi

Pranzo al ristorante a Bolzano nel primo giorno di Corona-Pass

Pranzo al ristorante a Bolzano nel primo giorno di Corona-Pass

Bolzano - Riaperture con il Corona-Pass. L'Alto Adige, sfruttando l'autonomia, anticipa tutta Europa sul 'passaporto verde' diventando il primo territorio Ue a istituirne uno. Da oggi, lunedì 26 aprile, contestualmente alle riaperture e al ritorno in zona gialla, in provincia di Bolzano è possibile consumare i pasti anche all'interno, quindi non solo all'esterno come nel resto d'Italia, in bar, pizzerie e ristoranti. A patto di di essere in possesso di un Corona-Pass negativo effettuato nelle ultime 72 ore. Il progetto, che entrerà pienamente operativo dal 5 maggio quando sarà possibile l'ottenimento di un QR Code, interessa il settore della ristorazione ma anche quello della cultura e tempo libero.

Corsa al test

Il Corona-Pass è un'idea che piace ai cittadini, almeno stando a quanto visto questa mattina con i centri tamponi di Bolzano presi d'assalto. Nel capoluogo e in 90 altri comuni altoatesini sono stati allestiti centri nei quali possono essere effettuati gratuitamente i cosiddetti 'tamponcini', i test nasali fai da te. Il test negativo viene registrato dall'Azienda sanitaria in una banca dati e il ristoratore con un codice QR lo può scannerizzare e appare una spuntina verde che dà accesso all'esercizio pubblico. 

Come funziona

Il Corona-Pass si basa su tra categorie: persone testate, persone vaccinate e persone guarite. I testati con test molecolari, antigenici o nasali, riceveranno il risultato via mail. I vaccinati con ciclo completo (una dose in caso di Johnson&Johnson che proprio in queste ore sta arrivando in Alto Adige) riceveranno un attestato direttamente dal centro vaccinale. I guariti dal coronavirus dovranno richiedere un certificato di guarigione. In caso di Corona- Pass attraverso tamponi, la negatività consente l'accesso per massimo 72 ore dalla mezzanotte successiva all'effettuazione del test. Collegata al Corona- Pass è la campagna 'Testiamoci' che offre test nasali fai da te gratuiti. Un'ordinanza provinciale definisce quali sono le 'Corona-Pass Areas', ovvero all'interno dei ristoranti (fino alle ore 22 quando scatta il coprifuoco), in teatri, ai concerti e nei cinema (prenotazione e occupazione del 50% dei posti), prove ed esibizioni di cori e bande musicali (massimo 15 persone), musei, mostre, sport di squadra e di contatto, piscine all'aperto (dal 15 maggio), palestre, centri fitness, piscine coperte e centri sportivi (dal 1 giugno), fiere, convegni e congressi (dall'1 luglio) e strutture ricettive (check-in solo con Corona-Pass). E' dunque necessario anche per i turisti che vogliono recarsi in Alto Adige.