Ciro Grillo, spunta la chat con gli amici: "Lei all'inizio sembrava non volesse"

Lo scambio di messaggi potrebbe aggravare la posizione del figlio di Beppe Grillo e dei tre amici accusati di violenza sessuale su una ragazza 19enne

Ciro Grillo in una foto postata su facebook

Ciro Grillo in una foto postata su facebook

Una chat su Whatsapp successiva alla notte di sesso nell'estate del 2019 in una villa in Sardegna potrebbe aggravare la posizione di Ciro Grillo, il figlio di Beppe Grillo, garante del Movimento 5 Stelle, accusato di aver stuprato insieme a tre amici - Edoardo Capitta, Vittorio Lauria e Francesco Coesiglia - una ragazza italo-norvegese 19enne. A rivelare i contenuti dei messagi scambiati dal gruppo di amici è il Corriere della Sera. Una frase potrebbe aver un peso notevole nello sviluppo della vicenda. "All'inizio sembrava che non volesse...", dice un ragazzo protagonista dell'episodio contestato a un amico che chiede come è andata la nottata. Poi il racconto social si dipana tra oscenità e particolari ma con tono "leggero" come se si fosse trattato di un'avventura di cui vantarsi. "3 vs 1" si legge nei messaggi, con chiaro riferimento ai rapporti sessuali a più riprese consumati nella villa affittata in Costa Smeralda, dopo la serata in discoteca al Billionaire e la spaghettata in casa.  "Ma com'era?", bella o no?. "Mah, niente di che..."., si scrivono ancora i ragazzi della chat "Official Mostri". "Lei ci stava", scrivono ma anche "ho paura che ora ci denunci". 

Sesso consenziente o stupro? Lo "spensierata" chat tra amici stride con il racconto drammatico reso da Silvia, questo il nome della ragazza, ha reso agli inquirenti nel denunciare la violenza sessuale subita a più riprese, prima in camera da letto, poi in bagno da parte di uno dei tre, Francesco che invece parla di un rapporto consenziente, mentre l'amica dorme sul divano. Dopo sarebbe toccato agli altri tre. A rendere impossibile una reazione le mezza bottiglia di vodka che, secondo la ragazza, sarebbe stata costretta a bere. Diversa la versione degli accusati: Silvia ha voluto berla. Su quanto avvenne nella notte tra il 16 e 17 luglio 2019 a Cala Volpe lavora la Procura di Tempio Pausania che ha chiuso le indagini, contestando la violenza sessuale a tutti e 4 i ragazzi e a 3 di loro (Grillo, Capitta e Lauria) le foto oscene scattata alla giovane mentre dormiva.

La vicenda è diventata da poche settimane di dominio pubblico, dopo lo sfogo di Beppe Grillo, in un video diventato virale dove prende le difese del figlio e accusa gli inquirenti. Da lì la risposta dei genitori della ragazza presunta vittima di violenza, gli atti di inchiesta svelati dai media e le prese di posizione contro Grillo padre di molta parte della politica italiana. 

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