
L’ex cava al confine tra Rovato, Berlingo e Travagliato
Brescia, 8 febbraio 2021 - Due anni e tre mesi di reclusione per Mario Bregoli e per Vincenzo Cama, un anno per Ennio Ferri, assoluzione per tutti gli altri. Queste le richieste di condanna avanzate oggi, 8 febbraio 2021, dal pm Mauro Leo Tenaglia nell'ambito del processo per traffico organizzato di rifiuti a carico dei proprietari della cava Macogna di Travagliato (Brescia) e di un cantiere edile di Mapello (Bergamo), i cui interessi per l'accusa erano illecitamente convergenti.
Imputati, i titolari della Nord Cave srl, della Cave Pedrocca srl - alle spalle della Macogna - e di Costruire srl e Bregoli spa, società che si erano aggiudicate i cantieri ex Sobea nel Comune di Mapello per la costruzione di un centro commerciale. Imputati, Paolo Fonio Bregoli (deceduto), Mario Bregoli (amministratore di Nord Cave e di cave Pedrocca, oltre che esponente del cda di Bregoli spa), Fabio Bregoli (del cda Bregoli), Matteo Merizzi (amministratore di Cave Pedrocca srl), Ennio Ferri (presidente di Costruire srl) e Vincenzo Cama (geometra di Costruire srl).
Per la Procura il gruppo nel 2011 avrebbe stretto un accordo per procedere ad escavazioni abusive di sabbia e ghiaia nella cava Macogna dove poi vi trasportavano e interravano la terra di risulta, materiale non pericoloso stando a un perito incaricato dal Tribunale non classificabile come rifiuto, che proveniva dal cantiere di Mapello, trasformando la cava di fatto in una discarica abusiva e abbattendo le spese di smaltimento. Del trasporto non c'era traccia documentale. Agli atti c'è il trasferimento di novemila metri cubi di materiale (alcune imputazioni però sono andate prescritte). Dopo la requisitoria, la parola è passata alle difese. Si prosegue il 20 marzo.