Controlli Nas in 351 Rsa: a Lodi e Pavia blatte nelle cucine. A Gorizia infermiera ubriaca

Denunciata operatice che, dopo aver bevuto troppo, è caduta su un 91enne procurandogli lesioni. Accertate irregolarità nel 20% dei casi e comminate 127 sanzioni per oltre 40mila euro

Anziani in una casa di riposo (foto di repertorio)

Anziani in una casa di riposo (foto di repertorio)

Carenze strutturali e igieniche, pochi operatori rispetto agli anziani ospiti e in un caso persino una infermiera ubriaca che durante il servizio è caduta addosso a un 91enne procurandogli lesioni. Sono alcune delle irregolarità accertate dai carabinieri dei Nas che, nel periodo di Ferragosto, hanno controllato 351 strutture in tutta Italia, tra Rsa, case di riposo, comunità alloggio e case famiglia. Settanta sono risultate irregolari, pari al 20% del totale controllato. Centoventisette le sanzioni penali e amministrative contestate, per oltre 40 mila euro. Tra le violazioni più ricorrenti sono state rilevate carenze strutturali ed organizzative delle strutture come la presenza di un numero superiore di anziani rispetto alla capienza massima autorizzata, spesso collocati in ambienti eccessivamente ristretti e situazioni di minore assistenza delle persone  ospitate, riconducibili a un numero ridotto di operatori per turno di servizio, in alcuni casi privi di adeguata qualifica e  professionalità. 

A Gorizia infermiera ubriaca cade addosso a 91enne

Il caso più grave è stato riscontrato dai Nas di Udine,  che hanno denunciato un'operatrice di una casa di riposo di Gorizia per aver causato lesioni ad un 91enne dopo essergli caduta addosso perché si trovava in condizioni psico-fisiche alterate dall'abuso di sostanze alcoliche. Verificato anche il rispetto della normativa antinfortunistica e di prevenzione degli incendi. In particolare, in una comunità alloggio per anziani di Palermo, il Nas ha accertato la totale assenza del sistema antincendio, senza alcun estintore né altre misure preventive, esponendo gli anziani ospiti ad un grave rischio per la loro incolumità in caso di incendio, a causa della difficoltà di deambulazione e della mancanza di percorsi destinati all'evacuazione. Proprio in relazione alla mancata predisposizione delle misure antincendio, nel corso della campagna di controllo sono state contestate complessivamente 12 sanzioni penali ad altrettanti strutture. 

A Lodi e Pavia blatte nelle cucine

Nel mirino del nucleo antisofisticazioni dei militari dell'Arma anche le modalità di preparazione dei pasti per gli ospiti. Al riguardo i Nas di Cremona hanno segnalato alle autorità amministrative i legali responsabili di tre Rsa, dislocate tra le provincie di Pavia e Lodi, dove sono state rilevate rilevanti criticità igieniche nei locali cucina, nei bagni e in aree deposito, accertando la presenza di animali infestanti (blatte) ed insetti. In una delle strutture è stata inoltre appurata la presenza di 9 ospiti in esubero rispetto al numero massimo autorizzato di 55 posti letto.

Sospensione attività proposta per 14 strutture 

Nel corso dei controlli sono stati anche denunciati il proprietario, il direttore ed un'infermiera di una Rsa della provincia di Torino, ritenuti responsabili di aver omesso, nel tempo, adeguata assistenza nei confronti di un'ospite, cagionandole disidratazione con scompenso glicometabolico e lesioni da decubito prolungato, che hanno reso necessario il ricovero della donna in ospedale. Nel corso degli accertamenti, il Nas ha sequestrato anche 91 dispositivi medici. Proposta la sospensione del funzionamento nei confronti di 14 strutture con criticità strutturali, organizzative e di igiene, da attuarsi con contestuale trasferimento degli anziani presenti presso le famiglie di origine o altre strutture idonee presenti nel territorio