Carol Maltesi, la madre ingannata dal killer: "Mi scrisse: sono a Dubai"

La donna, così come l'ex compagno, ha cercato di mettersi in contatto con la figlia ma a risponderle al telefono era Davide Fontana

Carol Maltesi col suo bimbo (foto Facebook)

Carol Maltesi col suo bimbo (foto Facebook)

"Voglio ricordare mia figlia come la conoscevo io, di quello che dicono gli altri non mi interessa". Queste le parole della madre di Carol Maltesi, la 26enne residente a Rescaldina (Milano) uccisa e fatta a pezzi dal vicino di casa che l'ha poi gettata in un dirupo in Val Camonica, affidate al suo avvocato Manuela Scalia.

"«Carol aveva una famiglia che la amava, anche se mamma e papà erano separati, le volevano bene, la chiamavano principessa" ha proseguito l'avvocato Scalia. "Nel periodo in cui la ragazza sembrava scomparsa - ha spiegato il legale all'Ansa- la mamma ha continuato a chiamarla", ma Davide Fontana, arrestato dopo aver confessato il delitto, "le aveva scritto fingendosi Carol di essere a Dubai, dove non poteva usare il telefono".

Lo stesso è accaduto all'ex compagno di Carol, padre di suo figlio. "Ha continuato a chiamarla, e si è insospettito il giorno del compleanno del piccolo, perché lei non mancava mai una videochiamata". Quando Maltesi non è comparsa in videochiamata, "il padre del suo bambino ha pensato di andare al Consolato, pensando che le fosse accaduto qualcosa", ha aggiunto l'avvocato Scalia.

Nei giorni in cui Carol sembrava sparita, anche l'ex pornodivo Franco Trentalance aveva cercato di contattarla, per lavoro, e anche lui si era visto rispondere da Fontana con il telefono della ragazza.