MATTEO SACCHI
Cronaca

Cani mangiati nella zuppa in Corea del Sud. Nuova petizione per fermare il massacro

La battaglia contro la festa dei Bok Nal è stata lanciata in via Mozart, davanti alla sede degli animalisti, su iniziativa di Michela Vittoria Brambilla

Michela Vittoria Brambilla

Milano, 22 luglio 2016 - Una petizione per fermare il massacro di cani che ogni anno ha luogo in Corea del Sud, questa l’iniziativa presentata dall’Onorevole Michela Vittoria Brambilla nella sede della Lega Italiana Difesa Animali e Ambiente in via Mozart. Ogni anno infatti nel paese orientale ha luogo la festa dei Bok Nal, in occasione del periodo più caldo dell’anno durante il quale è tradizione mangiare zuppa con carne di cane. Il quadro coreano è assai lontano da quello che una persona occidentale può ipotizzare: in Corea del sud vengono uccisi ogni anno cinque milioni di cani la cui carne viene destinata al consumo umano; infatti il 60% della popolazione si alimenta anche con le carni di quelli che per noi sono i migliori amici dell’uomo.

Per sensibilizzare l’Italia e l’Europa rispetto a questa pratica, l’onorevole Brambilla ha presentato un’interrogazione al ministero degli Esteri, insieme a una petizione online consultabile e sottoscrivibile sul sito www.nelcuore.org. L’obiettivo è quello di rendere nota questa mattanza al numero di persone più alto possibile, in quanto sono conosciute pratiche simili solamente riguardanti la Cina, mentre l’uccisione di cani a scopo alimentare è praticata anche in Corea, Vietnam, Laos e Thailandia. Uno degli argomenti più spinosi rispetto alla situazione attuale è quello che riguarda lo svolgimento delle prossime Olimpiadi Invernali 2018 a Pyeongchang. L’associazione infatti auspica il boicottaggio dell’evento sportivo da parte dell’Italia e di tutti i paesi europei.