ROBERTA RAMPINI
Cronaca

Bullismo, tre ceffoni alla rivale in amore. E le fa perdere l’uso di un occhio

L’aggressione in un parco del Milanese. Poi le minacce a casa

Una giovane vittima di violenza

Garbagnate Milanese, 16 settembre 2016 - Prima insulti e spintoni contro l’ex fidanzato. Poi ha dato tre ceffoni violenti alla rivale in amore, colpendola all’occhio. Infine, qualche giorno fa, si è presentata a casa della vittima per intimidirla. Una storia di bullismo tra Garbagnate Milanese e Lainate che nelle scorse ore è arrivata in Procura a Milano. Nel fascicolo trasmesso dai carabinieri della Compagnia di Rho ci sono il racconto della vittima, dei suoi familiari, di alcuni testimoni e i referti medici che confermano tutti la stessa cosa: la 18enne picchiata ha perso la vista da un occhio.

«La vicende è grave - spiega l’avvocato della giovane aggredita, Paolo Tosoni - la ragazza ha subito un danno all’occhio che, come testimoniano i referti medici, allo stato attuate è irreparabile: ha perso nove diottrie su dieci. Ma è ancora più grave quello che è accaduto dopo, cioè il tentativo della ragazza di entrare in casa della giovane a scopo intimidatorio, perché aveva capito il danno arrecato». La vicenda risale alla fine di luglio. La 18enne di Lainate stava passeggiando con il fidanzato e il proprio cane nel parco delle Groane a Garbagnate Milanese, quando sono stati avvicinati dalla bulla, 18enne. Era gelosa della nuova fidanzata del suo ex, non accettava che lui avesse preferito una sua amica, così aveva deciso di punirli e li ha picchiati.

La giovane è stata medicata all’ospedale di Rho. Solo dopo qualche giorno, visto che il dolore all’occhio non passava, il papà l’ha accompagnata all’Oftalmico Fatebenefratelli a Milano. Le è stata diagnosticata una frattura della coroide, una ferita che le ha tolto la vista dall’occhio colpito. «A quel punto i familiari hanno presentato una prima denuncia - continua l’avvocato - poi hanno trascorso tutto il mese di agosto in giro per ospedali in Italia e all’estero per capire se ci poteva fare qualcosa per il danno subito».

Il 2 settembre, quando la bulla ha saputo della gravità della situazione, secondo la denuncia si è presentata a casa della rivale, ha citofonato, poi è riuscita a raggiungere la porta di casa e ha picchiato con forza per entrare. Le telecamere del palazzo hanno immortalato la ragazza, poi riconosciuta. «Ora attendiamo che venga nominato il pm - conclude l’avvocato - intanto la ragazza è psicologicamente molto provata per l’aggressione subita e il danno riportato. Forse ha paura che possa succedere ancora, anche se le indagini dei carabinieri e l’attenzione dell’opinione pubblica l’hanno rassicurata».