Brescia, 4 dicembre 2023 – È stato rinviato a giudizio per la seconda volta. Ma con ogni probabilità il decreto che dispone il giudizio verrà annullato per un vizio procedurale. E dovrà essere fissata una nuova udienza preliminare. La terza. Si parla di Marco Toffaloni, uno dei presunti esecutori materiali della strage di piazza Loggia, che all'epoca dei fatti - era il 28 maggio 1974 - era minorenne.
Oggi il gup del Tribunale dei minori di Brescia, stando alle parti civili e alla difesa, sarebbe giunto direttamente alle conclusioni, disponendo il processo per il 7 marzo senza aver fatto discutere la parti, e senza nemmeno avere permesso alla procura di formalizzare in aula la richiesta di rinvio a giudizio.
Una violazione di un principio procedurale elementare che consentirà all'avvocato Marco Gallina, che assiste l'ex ordinovista veronese, oggi cittadino elvetico, di sollevare la questione davanti ai giudici, di chiedere - e ottenere - la nullità del decreto, e poi il fascicolo tornerà alla fase delle indagini preliminari. E sarà necessario fissare una nuova udienza preliminare.
L'imputato per la seconda volta è stato rinviato a giudizio nel mancato rispetto delle procedure giuridiche. Nel caso precedente l'intoppo era costituito da un difetto nell'elezione di domicilio. Una questione che lo scorso settembre era sfociata appunto nell'annullamento del decreto di rinvio a giudizio.