Draghi a Bergamo, tributo alle vittime del Covid

Il premier atteso giovedì 18 marzo nella città travolta un anno fa dalla prima ondata

L'esercito per trasportare le bare

L'esercito per trasportare le bare

Bergamo - Le immagini della colonna di mezzi dell'Esercito che, nella notte del 18 marzo 2020, trasportano le bare al luogo della cremazione resterà nell'immaginario collettivo per sempre. E con loro la paura, il dolore e il senso di impotenza di una città, Bergamo, sin da subito in "prima linea" a fronteggiare la prima ondata della pandemia e per questo simbolo della lotta al Covid-19 che un anno fa scoppiò in Nord Italia e poi travolse come uno tsunami l'intero Paese. A un anno di distanza il Presidente del Consiglio, Mario Draghi, giovedì 18 marzo renderà omaggio nella Giornata nazionale in memoria delle vittime dell'epidemia da Coronavirus. Nella città dei Mille - che tra errori, polemiche ma anche reazioni orgogliose ha pagato un prezzo altissimo - il premier Draghi sarà atteso in tarda mattinata dal sindaco Giorgio Gori con il quale raggiungerà  il cimitero Monumentale.

Ecco il programma della Giornata che in realtà inzierà mercoledì 17 marzo.

Il precedente 

Sergio Mattarella a Bergamo (Ansa)
Sergio Mattarella a Bergamo (Ansa)

Lo scorso 28 giugno 2020  era stato Sergio Mattarella a rendere omaggio a Bergamo. "Qui a Bergamo, questa sera, c'è l'Italia che ha sofferto, che è stata ferita, che ha pianto. E che, volendo riprendere appieno i ritmi della vita, sa di non poter dimenticare quanto è avvenuto", aveva detto il presidente della Repubblica nel suo intervento poco prima del Requiem di Donizetti al cimitero monumentale per la commemorazione delle vittime bergamasche del Coronavirus.

 

Un prezzo altissimo

Nel solo mese di marzo 2020 nella provincia di Bergamo sono morte 5.180 persone in più della media mensile dei cinque anni precedenti, a cui si aggiungono altri 1.025 in aprile: fanno 6.205  vittime in due mesi. Il 27 marzo il triste primato quando si toccano i 195 morti ufficiali in sole ventiquattro ore. Bergamo è il terzo capoluogo di provincia in Lombardia per incremento di decessi nel periodo gennaio-ottobre 2020. A guidare questa triste classifica diffusa dall’Istat è Cremona con 1114 morti (+60,75%), seguita da Lodi con 658 morti (+52,31%).

Il programma 

Mercoledì 17 marzo La commemorazione inizierà mercoledì, quando un cuore tricolore realizzato a maglia del diametro di 20 metri sarà fissato sulla facciata del Palazzo della Ragione di Piazza Vecchia e vi rimarrà fino a domenica (21 marzo). A confezionare il cuore con 26 mila metri di filo sono state 14 donne del laboratorio creativo dell’associazione De Leo Fund Onlus, che hanno lavorato per 1.200 ore all’uncinetto.Alle 21 il vescovo Francesco Beschi presiederà il Santo Rosario, affidando al Signore la situazione che stiamo vivendo, le persone che soffrono e tutti coloro che nei diversi campi della società sono impegnati nella lotta al virus, nella cura e nella tutela reciproca. La funzione sarà trasmessa da TV2000 e da Bergamo TV.

Giovedì 18 marzo Il programma della giornata, coordinato dal Comune e dalla Diocesi di Bergamo, in collaborazione con l’ospedale Papa Giovanni XXIII e Humanitas Gavazzeni, è fitto e variegato, coprendo diversi luoghi della città. I bergamaschi non potranno partecipare alla commemorazione, ma potranno assistervi attraverso le dirette in televisione o tramite i social network.

La torcia

Alle 14, all’Asst Papa Giovanni XXIII verrà accesa la Torcia della Pace, fiaccola benedettina simbolo di luce, speranza e rinascita. Alla cerimonia sarà letto il Messaggio della Pace di Papa Francesco e vi parteciperanno i sindaci di Cassino, Norcia e Subiaco e una rappresentanza di medici, ricercatori, infermieri e operatori sanitari dell’ospedale. Alle 16, al cimitero Monumentale, ci sarà una preghiera interreligiosa e interconfessionale alla presenza dei rappresentanti di diverse fedi e comunità religiose della città, che sarà trasmessa in differita su Bergamo TV alle 20.30.

La mostra fotografica

Nell’occasione sarà inaugurata la mostra fotografica “Primavera”, che si compone di scatti realizzati durante il lockdown dal fotografo Lorenzo Zelaschi contrapposti a un’inedita documentazione fotografica, conservata negli archivi dell’Amministrazione comunale e che il personale del Cimitero Monumentale ha realizzato a testimonianza di quei giorni dolorosi.

Installazione sonora e libro sulla pandemia

Alle 17.30 nel parco dell’Humanitas Gavazzeni, sarà inaugurata un’installazione sonora temporanea e distribuito un libro che raccoglie le storie di uomini e donne dell’ospedale durante la pandemia. L’installazione, dal 18 marzo al 4 maggio, racconterà le emozioni e le speranze vissute durante i primi mesi del contagio, riproducendo da 20 casse posizionate ad altezza orecchio tracce audio selezionate dal libro “Il coraggio e la memoria” e lette da coloro che sono stati in prima linea nell’assistere i malati.

Commemorazione in musica

In serata, alle 20, le parrocchie cittadine suoneranno le campane a morto, invito a sostare in un breve momento di silenzio e raccoglimento, e a seguire nella Cattedrale di Sant’Alessandro prenderà il via la meditazione in musica “Memoriale per una rinascita”, in diretta su Bergamo Tv. La sinfonia dell’unità di riflessione e preghiera delle diverse fedi, religioni e comunità si completa idealmente in una seconda parte con il linguaggio universale della musica, simbolicamente nella composizione “Dona pacem” offerta alla città in questa circostanza dalla direttrice d’orchestra Damiana Natali, di origine bergamasca. L’opera vuole essere non solo ricordo, ma augurio di rinascita e di collaborazione tra nazioni e generazioni. Con l’Orchestra Ars Armonica, il coro Città Piazzola sul Brenta e i solisti lirici: soprano Federica Vitali, contralto Anna Maria Chiuri, tenore Ivan Defabiani, basso Marco Spotti. Verranno eseguiti anche brani di Vivaldi, Mozart ed Händel.