Base jumper sbatte contro la parete di roccia e muore, tragedia sui monti dell'Alto Garda

La vittima aveva 46 anni. Inutile l'intervento dei soccorsi, allertati dai suoi compagni

Un base jumper in volo (foto d'archivio)

Un base jumper in volo (foto d'archivio)

Trento - Un base jumper di 46 anni  residente ad Arco (Trento) è morto nel primo pomeriggio di oggi, sabato 29 ottobre, dopo essersi lanciato con la tuta alare dal corno di Pichéa, nell'Alto Garda.

La chiamata al Numero Unico per le Emergenze 112 è arrivata poco prima delle 13 da parte di altri base jumper, suoi compagni che dopo il lancio lo hanno visto impattare contro la parete rocciosa sul versante meridionale del monte Tofino. Con la vela aperta è rimasto impigliato a uno spuntone di roccia in parete in posizione precaria. La Centrale Unica di Trentino Emergenza, con il Coordinatore dell'Area operativa Trentino meridionale del Soccorso Alpino e Speleologico, ha chiesto l'intervento dell'elicottero. Una volta individuato il base jumper, l'elicottero ha verricellato in parete il tecnico di elisoccorso, a una distanza di sicurezza per evitare che la vela si gonfiasse, facendo precipitare l'uomo a terra. Il tecnico di elisoccorso ha attrezzato un ancoraggio e con due tiri di corda ha raggiunto l'uomo, trovato però senza vita.

In una seconda rotazione, altri due operatori della stazione di Riva del Garda sono stati elitrasportati in parete per aiutare nelle operazioni di recupero della salma. Dopo la constatazione del decesso da parte del medico e il nullaosta delle autorità, il corpo senza vita del base jumper è stato verricellato a bordo dell'elicottero e trasferito alla camera mortuaria di Riva del Garda