Roma, 23 giugno 2025 - Donald Trump a 24 ore di distanza dall'operazione "Martello di mezzanotte", con cui l'aviazione Usa ha colpito con i bombardieri stealth B-2 e i missili Tomhawak tre siti nucleari dell'Iran, ha commentato: "Tutti hanno subito danni monumentali, come mostrano le immagini satellitari. Annientamento è un termine esatto". Trump ha voluto così rispondere ai molti media americani stanno sollevando dubbi sull'efficacia di tali attacchi. Il tycoon non ha escluso un cambio di governo a Teheran e su Truth ha scritto: "Se l'attuale regime iraniano non è in grado di rendere l'Iran di nuovo grande, perché non può esserci un cambio di regime???". Ora Washington si aspetta una risposta di Teheran, funzionari militari e di intelligence americani avrebbero già rilevato segni in tal senso dalle milizie sostenute dall'Iran, pronte ad attaccare le basi statunitensi in Iraq, scrive il New York Times. L'Iran ha anche minacciato chiudere dello Stretto di Hormuz, al largo delle coste iraniane, passaggio chiave per quasi il 20% del petrolio mondiale, un terzo del traffico petrolifero mondiale. Intanto Tel Aviv ha proseguito con i raid contro "obiettivi militari" iraniani, tra cui siti di lancio e stoccaggio di missili stanotte e all’alba. L'Iran ha risposto con alcuni missili, tutti intercettati.
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La tv pubblica israeliana Kan sostiene che Israele ha inviato un messaggio all'Iran in cui comunica di "avere intenzione di porre fine alla guerra". Ma Teheran avrebbe risposto che "i tempi non sono ancora maturi".
Teheran sostiene di aver abbattuto un caccia F-35 a Tabriz. Lo ha riferito un membro delle Guardie Rivoluzionarie, Mohsen Bakht-Shokouki, citato da Tasnim. IL pilota sarebbe stato catturato. L'Iran ha affermato che un altro aereo era stato abbattuto il 16 giugno e che finora sette droni sono stati abbattuti in città.
Le Guardie Rivoluzionarie hanno lanciato missili balistici multi-testata Kheibar nel 21° round di attacchi iraniani contro Israele per la prima volta oggi. Gli attacchi iraniani sono partiti con missili che utilizzano combustibile solido e liquido e anche con il lancio combinato di droni intelligenti. "Gli attacchi iraniani continueranno in modo sempre più distruttivo e potente, fino alla completa distruzione del regime sionista, ha aggiunto il comunicato, citato dalla Tv di Stato.
Una università di Teheran è stata colpita oggi dai raid israeliani sull'Iran, i media locali. Studenti e ricercatori denunciano sui social come la struttura abbia riportato danni. Non è ancora chiaro se vi siano state vittime. L'ateneo in questione è la Shahid Beheshti University, nel settore nord della capitale iraniana.
L'ambasciata Usa a Doha ha lanciato un'allerta ai cittadini americani chiedendo loro di rimanere in casa. Lo riferisce la Reuters, a quanto rilanciato da diversi utenti su X.
Una base militare statunitense nella provincia di Al-Hasakah, nella Siria nord-orientale, "è stata attaccata", sostiene l'agenzia di stato iraniana Mehr, citando fonti. "Fonti informate hanno riferito questa mattina che una base militare statunitense in Siria è stata attaccata. Le fonti hanno affermato che l'obiettivo dell'attacco era una base militare statunitense nella zona di Kasruk, nella provincia occidentale siriana di Hasakah". Le fonti hanno specificato "che è stata presa di mira la base militare americana della provincia occidentale di Hasakah", in Siria.
L'attacco dei caccia dell'Iaf ai cancelli della prigione di Evin a Teheran rientra nel tentativo di liberare i dissidenti nel quadro di una eventuale protesta interna mirata a far cadere l'attuale governo in Iran. L'obiettivo è anche quello di indurre gli ayatollah ad accettare di porre fine alla guerra e trattare sul nucleare. Secondo Iran International l'attacco avrebbe innescato un tentativo di fuga da due settori del carcere. Il fratello di uno dei detenuti, il giornalista dissidente Reza Valizadeh, ha raccontato di esplosioni sono state così potenti da far tremare le mura della prigione, oltre a "sfondare il tetto della palestra". Danneggiati gli ingressi dei settori 7 e 8, da dove alcuni prigionieri hanno poi tentato di uscire dopo aver spento le fiamme per poter passare. Ma la prigione sarebbe stata circondata da rinforzi delle forze speciali iraniane. Le autoritèà iraniane hanno affermato che la situazione è sotto controllo.
Il quartier generale delle Guardie della Rivoluzione a Teheran è stata bombardata, rende noto il portavoce dell'Idf. Negli attacchi sono rimasti uccisi diversi Pasdaran, stimano le Forze di Difesa israeliane.
Vladimir Putin, ricevendo al Cremlino il ministro degli Esteri iraniano Abbas Araghchi, ha affermato che la Russia sta facendo sforzi per sostenere il popolo iraniano. "L'aggressione non provocata contro l'Iran non ha motivi nè giustificazioni", ha spiegato il presidente russo. Inoltre Putin ha sentito il primo ministro iracheno Mohammed al-Sudani e insieme hanno condannato gli attacchi israeliani e americani contro l'Iran: "violano gravemente la Carta delle Nazioni Unite e altre norme di diritto internazionale" e anche "sono gravidi di conseguenze estremamente pericolose e imprevedibili per la stabilità della regione e per l'intero sistema di sicurezza globale", riferisce in una nota il Cremlino, citato dalla Tass.
Missili israeliani hanno colpito un edificio tecnico dell'emittente statale iraniana IRIB, noto come la struttura "9 Dey", che gestisce la trasmissione dei canali televisivi nazionali da 1 a 5, nonché la programmazione educativa e coranica
Rafael Grossi, responsabile dell'organismo di controllo nucleare delle Nazioni Unite (Aiea), come riporta il Times of Israel, suppone che i bombardamenti americani abbiano probabilmente causato danni "molto significativi" alle aree sotterranee dell'impianto iraniano di arricchimento dell'uranio di Fordow anche se nessuno può ancora determinarne l'entità. "Dato il carico esplosivo utilizzato e la natura estremamente sensibile alle vibrazioni delle centrifughe, si prevede che si siano verificati danni molto gravi», ha affermato Grossi. Il direttore generale dell'Aiea ha richiesto quindi l'accesso ai siti nucleari iraniani per determinare la sorte delle scorte di uranio arricchito a un livello prossimo alla soglia di progettazione per una bomba atomica. "Dobbiamo consentire agli ispettori di tornare sul sito e valutare le scorte di uranio, in particolare i 400 kg arricchiti al 60%", ha dichiarato Rafael Grossi all'apertura di una riunione di emergenza presso la sede centrale a Vienna.
Il ministro degli Esteri iraniano Abbas Araqchi oggi quando incontrerà il presidente russo Vladimir Putin consegnerà una lettera della Guida Suprema Ali Khamenei nella quale si chiede maggior sostegno da parte della Russia, scrive Reuters sul suo sito. Fonti iraniane: l'Iran non è rimasto finora impressionato dal sostegno della Russia e vorrebbe che Putin facesse di più per sostenerlo contro Israele e Stati Uniti.
Le forze aeree israeliane ha attaccato il sito nucleare di Fordow, a sud di Teheran, denunciano i media iraniani. "L'aggressore ha attaccato di nuovo il sito nucleare di Fordow", scrive l'agenzia di stampa Tasnim, citando un portavoce dell'autorità di gestione della crisi nella provincia di Qom, dove si trova il sito.
Diverse esplosioni sono state registrate a Teheran. I madia locali accusano Israele di aver colpitola sede della Croce Rossa.
L'Idf ha reso noto di aver effettuato un attacco simbolico al cancello d'ingresso della prigione di Evin a Teheran, simbolo della repressione politica nella Repubblica islamica, lo fa sapere il media di opposizione Iran International, con sede a Londra. L'esercito israeliano ha sottolineato di aver deliberatamente evitato di danneggiare gli edifici che ospitavano i detenuti.
Idf ha contato un totale di otto missili lanciati dall'Iran verso Israele in quattro raffiche diverse, la maggior parte è stata intercettata, alcuni sono caduti nel sud del Paese. La Compagnia elettrica israeliana (Iec) ha riferito di danni nei pressi di una infrastruttura strategica e di interruzioni nella fornitura di energia elettrica a diverse comunità della zona.
In queste ore Israele viene investito da ondate continue di missili balistici, lanciati a distanza di pochi minuti l'uno dall'altro dall'Iran su tutto il Paese. L'Idf fa sapere che sta intercettando i vettori missilistici. Il servizio di soccorso Magen David Adom rende noto che un missile non è stato abbattuto ed è caduto in Galilea. Anche i parlamentari israeliani hanno dovuto interrompere le riunioni della commissione all'interno della Knesset per rifugiarsi nelle aree protette.
Il presidente statunitense Donald Trump alle 13:00 (ora locale) incontrerà il suo team di sicurezza nazionale per discutere i risultati dell'attacco in Iran, lo rende noto riferisce Axios.
Una serie di esplosioni sono state udite vicino Gerusalemme dopo l'annuncio del lancio di missili dal'Iran. Le sirene continuano a suonare in tutto il Paese, avvisi sono stati inviati ai telefoni delle persone per invitarli a dirigersi verso i rifugi. L'esercito israeliano afferma che "i sistemi difensivi stanno operando per intercettare la minaccia".
L'Iran aveva avvertito Donald Trump delle conseguenze di un attacco diretto. Teheran aveva minacciato di attivare le cellule dormienti all'interno degli Stati Uniti, scrive la Nbc. Il messaggio sarebbe arrivato a Trump tramite un intermediario durante il vertice del G7 in Canada la scorsa settimana. L'amministrazione Usa è in stato di massima allerta per qualsiasi potenziale ritorsione all'interno degli Usa. Il Dipartimento per la sicurezza interna ha lanciato ieri l'allarme: "Il conflitto con l'Iran sta creando un ambiente di minaccia elevata negli Stati Uniti".
Il ministro degli Esteri Antonio Tajani, prima del Consiglio affari generali Ue a Bruxelles, ha avuto due conversazioni telefoniche con il ministro degli Esteri israeliano Gideon Sa'ar e con il ministro degli Esteri della Repubblica Islamica dell'Iran Abbas Araghchi, fa sapere la Farnesina.
Nuovi missili in arrivo dall'Iran. Le sirene di allarme hanno suonato in diverse zone del nord di Israele in seguito all'identificazione del potenziale pericolo. Idf: "In questo momento, l'Aeronautica sta operando per intercettare e colpire dove necessario per eliminare la minaccia. La difesa non è ermetica, pertanto è essenziale continuare a seguire le istruzioni del Comando del fronte interno", conclude la nota.
Il quotidiano "The Times" ha raccolto il commento di alcuni funzionari del governo britannico che hanno dichiarato che Trump sull'Iran, nell'ultima settimana, ha "messo a dura prova" la storica "relazione speciale" tra Regno Unito e Stati Uniti. La decisione Usa di colpire l'Iran in modo unilaterale, senza coinvolgere Londra nè utilizzare la base congiunta di Diego Garcia, nelle Isole Chagos, ha evidenziato, secondo Downing Street, i limiti dell'influenza del premier britannico, Keir Starmer, sulle azioni del presidente statunitense. "Diego Garcia è una base congiunta, ma si è trattato di un'azione unilaterale, quindi non sorprende che gli Usa abbiano agito da soli", ha sottolineato un esponente del governo britannico.
La guida suprema della Repubblica islamica, l'ayatollah Ali Khamenei, prendendo per la prima volta la parola a seguito degli attacchi degli Stati Uniti, su X ha scritto: "Israele ha commesso un grave errore e deve essere punito. "Deve essere punito e lo stiamo facendo proprio ora", il post è accompagnato da un'immagine in cui una pioggia di missili colpisce una città sormontata da un enorme teschio con la stella di David.
Il primo ministro israeliano, Benjamin Netanyahu, in un videomessaggio registrato diffuso ieri sera ha detto che Israele è molto vicino a raggiungere i suoi obiettivi in Iran e non perseguirà una guerra di logoramento. "Non perseguiremo le nostre azioni oltre ciò che è necessario per raggiungere gli obiettivi, ma non finiremo nemmeno troppo presto", ha detto Netanyahu, promettendo di evitare di entrare in una guerra di attrito. "Quando gli obiettivi saranno raggiunti, l'operazione sarà completa e i combattimenti si fermeranno", ha aggiunto.
L'aviazione israeliana ha attaccato sei aeroporti iraniani nell'ovest, nell'est e nel centro del paese, fa sapere l'Idf. Gli attacchi aerei hanno danneggiato piste, recinti sotterranei, un aereo di rifornimento e 15 caccia ed elicotteri F-14, F-5 e AH-1 appartenenti al regime iraniano.
Il petrolio è in rialzo dopo le tensioni geopolitiche con l'attacco degli Stati Uniti all'Iran e la minaccia di quest'ultima di chiudere lo Stretto di Hormuz. Il Wti sale dell'1,15% a 74,69 dollari al barile e il Brent guadagna l'1,12% a 77,88 dollari. Nelle scorse ore il Brent e Wti hanno raggiunto i massimi livelli da gennaio. Dall'inizio del conflitto, il 13 giugno, il Brent ha registrato un aumento del 13% mentre il Wti ha consolidato i guadagni di circa il 10%.
Il ministro degli Esteri iraniano Abbas Araghchi come aveva annunciato ieri è arrivato a Mosca per incontrare il presidente russo Vladimir Putin. ''L'Iran e la Russia coordineranno la loro posizione rispetto all'attuale escalation in Medioriente'', ha detto Araghchi, ha riportato la Tass. Araghchi ha affermato che discuterà con Putin delle sfide e delle minacce comuni, soprattutto dopo i recenti sviluppi.
Caccia dell'Aeronautica militare israeliana (Iaf) sta bombardando infrastrutture militari a Kermanshah, nell'Iran occidentale: lo rende noto l'Esercito (Idf) su Telegram.
Il segretario di Stato americano Marco Rubio ha chiesto alla Cina a sollecitare l'Iran a non chiudere lo Stretto di Hormuz in risposta agli attacchi di Washington contro i siti nucleari di Teheran. "Incoraggio il governo cinese a contattarli in merito, perché dipendono fortemente dallo Stretto di Hormuz per il loro petrolio", ha detto Rubio.