Anche oggi la poesia sorprende

Maria Rita

Parsi

È probabilmente vero che tutto è già stato detto e scritto. Perché ciò che sentiamo, e di conseguenza esprimiamo, in fondo, non è mai cambiato. È la ricerca di un senso profondo al vivere, di stabilità, futuro, persino di eternità, e soprattutto di amore, quello che, con aristotelica formula, Dante diceva muovere “il sole e l’altre stelle”, ad alimentare l’agire dell’uomo. Oggi come in ogni altra epoca, remota o prossima. Dunque, a fare la differenza, non è quel che si dice, ma come lo si dice. E questo vale a maggior ragione per l’arte e, in particolare, per la poesia. Quanto di sé riesce a trasmettere il poietes, colui che produce generando nel bello? E quanto di quella sua dimensione più intima e vera sarà in grado di risuonare in ciascuno dei suoi lettori, facendo di una espressione particolare una esperienza universale? Per me, che di poesia mi sono nutrita e che tanto ho scritto, leggere #Cantoanima di Irene Catarella è stato un tuffo al cuore. Una emozione vera, di chi sente di aver ritrovato, in quei versi così originali e intensi, calati in una una dimensione che è vita, parte di sé. Come in uno specchio che riflette un qui ed ora sempre presente. La nostra autrice, probabilmente, è frutto di un paradosso temporale. La sua cultura vastissima, “pagana e cristiana”, sarebbe forse stata apprezzata alla corte di Lorenzo de’ Medici. Irene, infatti, è filologa e giornalista, naturopata ed esegeta dei testi sacri, alchimista e psicologa, astrologa e sensitiva. E il peso specifico di questa sapienza versatile lo si ritrova nelle pagine di #Cantoanima, il suo terzo volume di poesie, che segue a distanza di qualche anno il successo di Viaggio nell’anima e Canti ancestrali. Irene definisce la sua poesia interiorità realista o interiorismo universale, ovvero la voce della poetessa esprime ciò che amore è e gli dà voce, ma allo stesso tempo esprime la voce degli oppressi. La poesia ha dunque un immenso valore sociale, sa farsi portavoce non soltanto delle gioie, ma anche dei dolori e delle difficoltà che affrontiamo come singoli e come società. I versi di #Cantoanima, così ispirati, liberi, diretti, onesti, pongono l’attenzione proprio su questo aspetto, dimostrando una sensibilità particolare tanto verso la sfera dell’io quanto verso il prossimo. Questa sensibile e profonda poetessa crea poesia musicale: “siamo anime che guidano i corpi all’amore”.