Allerta champagne Moet & Chandon, bottiglie contaminate: un morto e 11 intossicati

All'interno di alcune confezioni sarebbe stato trovato MDMA liquido (ecstasy). Ipotesi manomissione. Ecco come ricoscere l'originale

Calici di champagne

Calici di champagne

Nuova allerta del Ministero della Salute per diversi casi di bottiglie di champagne "Moët & Chandon Imperial Ice" che sarebbero risultate manomesse. In particolare, tramite il Sistema di allerta rapida per alimenti e mangimi (RASFF) sono stati segnalati 11 casi di intossicazioni, e un decesso, avvenuti nei Paesi Bassi e in Germania, a seguito del consumo di una bottiglia di champagne da 3 litri di "Moët & Chandon Imperial Ice". Le bottiglie finite nel mirino sono identificate dal numero di lotto: "LAJ7QAB6780004" e conterrebbero, secondo una prima analisi, MDMA (3,4-methylenedioxymethamphetamine) meglio nota come ecstasy. Dalle informazioni al momento disponibili, sembrerebbe che queste bottiglie siano state manipolate, in quanto i tappi non corrispondono a quelli iniziali e le stesse bottiglie potrebbero quindi essere state completamente svuotate di champagne e riempite con puro MDMA liquido.

Lo champagne contenente MDMA liquido, secondo gli esperti, presenterebbe alcune caratteristiche che ne consentirebbero una facile identificazione: non farebbe bollicine perchè non contiene anidride carbonica, avrebbe un colore bruno rossastro, che si scurisce nel tempo e inoltre avrebbe un odore aromatico-fruttato, differente da quello del prodotto originale. In presenza di una o più di queste caratteristiche organolettiche si raccomanda di non consumare lo champagne e avvertire immediatamente le autorità competenti per l'analisi e la verifica del contenuto della bottiglia. 

In Italia non sono stati finora segnalati casi di intossicazione da ecstasy correlabili al consumo dello champagne in questione. Mentre nei paesi dove si sono verificate le intossicazioni e il decesso di una persona (Francia, Belgio, Germania e Olanda)  sono in corso indagini di polizia per confermare l'ipotesi della manipolazione e verificare se ci siano altre bottiglie contaminate in circolazione. Resta anche da capire perché il prodotto sia stato sostituito e da chi.