Alfredo Cospito proseguirà lo sciopero della fame almeno fino al 18 aprile, data in cui davanti alla Consulta si discuterà la questione sulle attenuanti di cui potrebbe beneficiare perché gli eviterebbero l'ergastolo ostativo nel processo in corso a Torino per l'attentato a una caserma dei carabinieri. È quanto si apprende da fonti legali.
L’anarchico, in sciopero della fame dal 20 ottobre scorso contro il 41 bis, nei giorni scorsi, anche su consiglio del suo avvocato avrebbe allentato il digiuno, iniziando a prendere latte, thè e caffè d'orzo, oltre a integratori multivitamici, ma non avrebbe intenzione di interrompere la sua protesta contro il regime del carcere duro. L'assunzione di vitamine è cominciata, sotto consiglio dei sanitari, dopo che ha manifestato un deficit neurologico che gli ha reso difficile camminare.
Cospito nei giorni scorsi è stato visitato da un avvocato che non ha riscontrato novità particolari sul suo stato di salute. L’anarchico si è invece lamentato di non ricevere da un mese i libri che aveva richiesto. Il difensore Flavio Rossi Albertini incontrerà Cospito domani. Preso atto dei rigetti della Sorveglianza di Milano e Sassari alla richiesta dei domiciliari, la difesa dell'anarchico punta alla Corte Europea dei Diritti dell'Uomo.
Dei 740 detenuti al 41 bis, la stragrande maggioranza è costituita da appartenenti alla criminalità organizzata. Solo per 4 la motivazione è diversa: uno è l'anarchico Alfredo Cospito, gli altri 3 sono appartenenti alle Br, in carcere dai primi anni del 2000.