Michele Zarrillo si regala un tour per festeggiare “Cinque giorni da trent’anni”

Il cantautore romano parte il 7 aprile da Crema per un tour che sbarcherà al Nazionale di Milano a dicembre. Al centro, la canzone portata nel ‘94 all’Ariston

Michele Zarrillo

Michele Zarrillo

Crema (Cremona) – Quando le canzoni in gara erano 20 e il Festival di Sanremo durava (solo) tre ore, Michele Zarrillo lasciava il segno sul palco dell’Ariston con quella che è diventata forse la sua hit più popolare e amata, “Cinque giorni”, scritta nel ’94 con Vincenzo Incenzo e poi incisa da uno stuolo di estimatori compresi Fiorello e Laura Pausini. Ecco perché l’anniversario a cifra tonda è troppo invitante per lasciarselo sfuggire, come ricorda quel “Cinque Giorni Da 30 Anni” che il cantautore romano porta al debutto il 7 aprile al Teatro San Domenico di Crema, data zero di un lunghissimo tour atteso pure al Teatro Nazionale di Milano il 10 dicembre.

Zarrillo, al 44° Festival “Cinque giorni” si classificò quinta, ma poi divenne la vincitrice morale di quell’edizione. Ne sono successe di cose nel frattempo.

"Pure nel versante privato. Tipo mettere su famiglia a cinquant’anni e farsi venire un infarto a cinquantasei. Ora ho smesso di fumare e provo a fare il bravo, ma se mi capita un bicchiere di quello buono non so tirarmi indietro. Soprattutto nei doposhow, quando l’adrenalina mi mette addosso una gran voglia di festeggiare al tavolo di un ristorante; il più bel momento della giornata dopo quello del concerto".

Di Sanremo lei ne ha fatti tredici.

"E sono contento di aver fatto sempre la mia parte, portando canzoni che hanno mantenuto un loro ruolo nel tempo come dimostrano anche i 40 concerti messi in agenda l’anno scorso. Nonostante non siano tra i più facili in circolazione, a sessantasei anni posso vantarmi di non aver dovuto abbassato la tonalità dei miei brani e pure questa è una soddisfazione. Il Festival l’ho tentato pure quest’anno, ma non è andata".

C’era stato, però, l’anno scorso come ospite di Will.

"Sì, Busetti m’ha chiesto di duettare con lui la sera delle collaborazioni proprio ‘Cinque giorni’ ed è stato bello riportarla su quel palco. Ricordo che quando la proposi a Baudo mi disse: sarà il pezzo che caratterizzerà la tua carriera. Aveva ragione".

Con “Cinque giorni” l’anno scorso è diventato pure virale su TikTok. E chi se lo sarebbe immaginato?

"Io per ultimo. È stato uno dei pezzi più ascoltati con tanto di challenge fra chi lo cantava meglio, una follia. Per tre mesi ho ricevuto una media di 50-60 versioni al giorno e diverse le ho pure ricondivise. Diciamo quindi che se questo anniversario fosse caduto l’anno scorso sarebbe stata l’apoteosi".

Sedici album di inediti in quarant’anni di carriera solista. Li rifarebbe tutti?

"Le cose degli esordi forse no. Ma da ‘Adesso’, del ’92, in poi probabilmente sì. Oggi fare la scaletta è una fatica, 6-7 titoli sono obbligatori, ma decidere fra gli altri quali mettere e quali lasciare fuori è una bella lotta".