Violenza sulle donne, casi aumentati del 18%

Boom di richieste di aiuto in un anno. I maltrattamenti avvengono quasi tutti fra le mura domestiche, 91 episodi solo a Crema

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di Piergiorgio Ruggeri

Sono dati preoccupanti e che confermano un trend che non accenna a diminuire, quelli snocciolati dall’Associazione donne contro la violenza. Dati riferiti al 2021 e che parlano di un incremento delle richieste di aiuto: +18% rispetto al 2020. E una conferma: i maltrattamenti avvengono per lo più tra le mura domestiche e l’autore nella maggioranza dei casi è il marito o il convivente. In termini assoluti: 91 i contatti, dei quali 89 sono stati presi in carico.

Le informazioni sono state illustrate dalla presidente Gianna Bianchetti, dalla psicologa e psicoterapeuta Paola Uberti e dalla volontaria Elvira Guerini. Presenti anche cinque candidati sindaco: Simone Beretta, Fabio Bergamaschi, Maurizio Borghetti, Manuel Draghetti e Paolo Losco. Dal 1990 (anno di fondazione) al 2021 il Centro antiviolenza ha accolto 1907 donne vittime di violenza: nell’80% dei casi si tratta di italiane con scolarità media superiore. Venendo alle statistiche dell’ultimo anno, in maggioranza i maltrattamenti si verificano su donne con età tra i 38 e i 47 anni (36 casi) e tra 2837 anni (20 casi). La maggior parte delle maltrattate è coniugata con figli, ha un lavoro a tempo indeterminato (33 donne), o è disoccupata (28) o può contare solo su lavori saltuari. E qui entra in gioco anche la dipendenza economica dal marito o dal convivente. La violenza psicologica – bollata come la più subdola – riguarda il 33% dei casi, seguita da quella fisica (23%), economica (19%), stalking (12%) e violenza sessuale (10%). Tratteggiato anche l’identikit del violento. Nella maggioranza dei casi è italiano (62%), marito (43%), ex marito (12%) ex convivente (16%) o convivente (9%). L’uomo che usa violenza nella maggior parte dei casi è occupato con lavoro a tempo indeterminato (39 soggetti) e con un reddito medioalto. Per il 45% il maltrattante presenta anche una problematica psico-fisico. Nell’ordine: alcolismo, dipendenza e disturbo psichiatrico, precedenti penali. La persona che si rivolge all’Associazione è italiana (80 per cento) e la metà di loro ha in tasca un diploma o una laurea. Novantacinque i minori (i figli) purtroppo coinvolti. Le denunce alle forze dell’ordine sono il 40%.