"Violenza sessuale", chiesto il rinvio a giudizio per don Mercedes

Secondo il procuratore di Cremona l'accusa è di violenza sessuale con «abuso di autorità derivante dalla sua posizione molto nota e carismatica» nei confronti di cinque minori di DANIELE RESCAGLIO

Don Mauro Inzoli

Don Mauro Inzoli

Crema, 16 ottobre 2015 - Cinque vittime tra i dodici e i sedici anni, otto episodi contestati di violenza sessuale. Sono questi i capisaldi dei capi di accusa nei confronti di don Mauro Inzoli scritti dal procuratore di Cremona Roberto Di Martino. Abbracci, baci, carezze, palpeggiamenti commessi sui cinque minorenni che facevano parte all'epoca dei fatti del gruppo Gioventù studentesca di Comunione e Liberazione, di cui don Inzoli, soprannominato don Mercedes per la sua passione per le auto di lusso, è stato il capo carismatico per trent'anni, fatti per cui è già stato condannato dalla Santa Sede a una «pena medicinale perpetua». Con l’accusa di violenza sessuale, il procuratore, Roberto di Martino, ha richiesto il rinvio a giudizio di don Mauro, per anni confessore personale di Roberto Formigoni. Violenza sessuale con «abuso di autorità derivante dalla sua posizione molto nota e carismatica» in quanto era anche, all'epoca dei fatti, direttore del liceo linguistico Shakespeare e parroco della Santissima Trinità a Crema.