PIERGIORGIO RUGGERI
Cronaca

Uccise la moglie per poi tentare di suicidarsi. Alfredo Zenucchi tra un mese potrebbe essere libero

Ammesso al rito immediato: omicidio del consenziente invece che volontario e sconto della pena

Rossella Cominotti e il marito Alfredo Zenucchi

Rossella Cominotti e il marito Alfredo Zenucchi

Bonemerse, 28 maggio 2024 - Potrebbe uscire dal carcere a fine giugno Alfredo Zenucchi. Questa la conclusione del suo avvocato, Alberto Rimmaudo, che assiste il cremonese con il collega Riccardo Balatri. Zenucchi, 58 anni, in prigione dai primi di dicembre dello scorso anno per aver ucciso la moglie cinquantasettenne Sabrina Cominotti, è stato ammesso al rito immediato con patteggiamento. Udienza fissata per il 26 giugno. Il difensore ha proposto al giudice delle indagini preliminari Marinella Acerbi di condannare il proprio assistito alla pena di 4 anni e nove mesi che, ridotta di un terzo, fa 3 anni e sei mesi. Se il giudice accetterà la proposta ed emetterà questa condanna, Zenucchi tornerà libero.

Il 2 dicembre 2023 Alfredo Zenucchi uccide con una rasoiata al collo la moglie Ornella. Poi vorrebbe infliggersi la stessa fine, ma non ce la fa. Esce con l’auto per buttarsi in un dirupo, e infine si fa arrestare. L’accusa è di omicidio volontario, che prevede l’ergastolo. Qui entra in scena l’avvocato Alberto Rimmaudo, prima difensore d’ufficio e poi di fiducia. Insieme al collega patrocinante per il Foro di La Spezia, Rimmaudo scava nella vicenda. Assiste all’interrogatorio di Zenucchi, "un uomo distrutto", presenta la lettera scritta dalla donna dove si evince la volontà di farla finita insieme al marito, cerca di risollevare l’imputato che appare senza più voglia di vivere, guardato a vista in carcere e messo in isolamento.

Il primo traguardo della difesa riguarda le condizioni di Zenucchi che, dopo mesi, comincia a riprendersi. In prigione prende parte a qualche lavoro, viene sistemato con altri detenuti, appare rinfrancato. Quindi il lavoro dell’avvocato passa in Tribunale. Carte alla mano, Rimmaudo riesce a convincere il giudice a cambiare l’incriminazione da omicidio volontario a omicidio del consenziente. Così la pena si profila minore della precedente: da sei a 15 anni. Il giudice fissa il processo per settembre, ma Rimmaudo chiede e ottiene di far giudicare Zenucchi con il rito immediato, che prevede lo sconto di pena di un terzo. Infine propone al pm una condanna finale a tre anni e sei mesi. Se la sua istanza verrà accolta, Zenucchi tornerà subito libero avendo già scontato, al momento del processo, oltre sei mesi di carcere. Per i restanti tre anni potrebbe godere della libertà condizionale o dell’affidamento in prova.