“Pesca” straordinaria: dalle acque del Po spunta il cranio di un cervo megacero

A ritrovarlo, tra Cremona e Piacenza, due pescatori. Una prima ipotesi è che risalga a circa 180-200mila anni fa

Il teschio di un cervo megacero

Il teschio di un cervo megacero

Cremona, 31 gennaio 2024 –  Un altro “tesoro” del passato restituito dal Po.

Nel Grande Fiume è stato ritrovato un altro reperto preistorico: dopo Paus e Acamar, crani di uomini vissuti millenni fa, ora è spuntato il teschio di un cervo megacero.

A trovarlo, sulle sponde del Grande Fiume che dal Cremonese portano al Piacentino, al confine fra Castelvetro e Monticelli, sono stati due pescatori dello Spinning club di Piacenza.

Stavano pescando quando hanno visto affiorare il reperto: lo hanno recuperato e, capito subito che doveva trattarsi di un ritrovamento importante, hanno contattato il Museo geologico di Castell'Arquato, dove ora è custodito il cervo megacero.

"Abbiamo subito informato la Soprintendenza - ha spiegato il direttore del museo piacentino Carlo Francou - e poi abbiamo avviato l'iter per gli accertamenti che vanno compiuti in casi simili. Seguirà lo studio in collaborazione con l'Università di Milano, che permetterà di risalire anche alla data precisa".

L'ipotesi attuale è che risalga a circa 180-200mila anni fa.