
Giovedì nel pomeriggio è pervenuta al Comune una comunicazione di Sport Management, società che gestisce la piscina con un contratto fino al 2040, con la quale si comunica di avere depositato in tribunale il 2 ottobre un ricorso per l’ammissione alla procedura di concordato preventivo, anticipando che si tratta di un percorso che prevede la continuità aziendale diretta. La società, che gestisce una ventina di piscine nell’alta Italia, da tempo è in cattive acque.
Il lockdown e la chiusura forzata hanno acuito i problemi finanziari della Sport Management, che se la deve vedere con un’esposizione debitoria importante. Detto questo, la società ha depositato la domanda di concordato preventivo, chiedendo al giudice di poter esercitare la continuità aziendale diretta, il che significa che non vuole smettere di gestire i contratti che ha in essere, tra i quali quello con il comune di Crema che, ricordiamo, a giugno ha prestato 150mila euro alla società per darle la possibilità di riaprire l’impianto nel periodo estivo. In particolare, il concordato preventivo con continuità aziendale diretta dà la possibilità a una società di mantenere la gestione ordinaria, perseguendo l’obiettivo della salvaguardia dei livelli occupazionali, e la normativa vigente prevede la prosecuzione dei contratti, anche pubblici, in corso. Il Comune di Crema, pur riconoscendo che la continuità aziendale permette di mantenere i contratti in corso, chiederà all’azienda garanzie sul mantenimento degli impegni gestionali e patrimoniali. La notizia ha causato la rivolta della minoranza in Comune, da sempre contraria alla gestione di Sport management, ritenuta gravemente insufficiente. Nel prossimo consiglio comunale si annuncia battaglia. P.G.R.