Soresina, parla il sindaco della città più inquinata di Lombardia: “Bella forza, altri non misurano lo smog”

Diego Vairani spiega i motivi del record regionale: “Noi abbiamo la centralina, altri paesi vicini sono nella stessa situazione ma non c’è alcun apparecchio. E non vi dico le proteste quando abbiamo realizzato l’isola pedonale...”

Una veduta di Soresina; nel riquadro, il sindaco Diego Vairani

Una veduta di Soresina; nel riquadro, il sindaco Diego Vairani

Soresina, 5 gennaio 2024 – Come ci si sente a essere il sindaco della città più inquinata della Lombardia? La domanda l’abbiamo posta a Diego Vairani, mentre sta passeggiando nella campagna di Soresina, 8.900 abitanti, quella pubblicizzata dalla Latteria perché fornisce ottimo foraggio per i bovini che fanno ottimo latte da cui si ricava formaggio. "Mi consola il fatto che se l’Arpa mettesse le centraline nei paesi qui intorno, Castelleone, per esempio, non saremmo poi tanto soli in vetta".

Ma sindaco, 72 giorni fuori regola e con i valori vecchi. Quando arriveranno quelli nuovi sarà un disastro…

"Andiamo con ordine. È vero che siamo a 72 giorni fuori norma (Crema 50; Cremona 46, ndr), più del doppio del massimo consentito dall’Europa (35, ndr). Ma andiamo a esaminare questi 72 giorni".

Non ci dirà che siete contenti, vero?

"Contenti no, ma abbiamo fiducia".

Perché?

"Sono sindaco da quasi dieci anni e di certo saprete che dieci anni fa la situazione era ben più precaria".

Davvero?

"Sì, perché i giorni di sforamento erano cento e oltre e i valori del Pm10 salivano spesso oltre quota 100 microgrammi al metro cubico d’aria".

Quindi siamo soddisfatti?

"Non ho detto questo. Lo scorso anno in questi 72 giorni difficilmente si è superata quota 70 microgrammi per metro cubo d’aria. Inoltre dobbiamo tener presente che abbiamo attraversato fasi di siccità eppure non ci sono stati picchi molto preoccupanti".

Allora siamo sulla strada giusta?

"Possiamo migliorare ma non dipende tutto dal singolo".

In che senso?

"Sappiamo che l’inquinamento dell’aria è dato prevalentemente da tre fattori: mezzi a motore, riscaldamento e allevamenti. Tutti questi tre fattori sono ben presenti qui. Anche se rimarchiamo, come dappertutto, che è il riscaldamento a far sforare i limiti, perché i giorni di superamento sono quasi tutti da ottobre a marzo".

Detto questo...

"Se il singolo elemento può intervenire in città utilizzando meno l’auto e preferendo la bici, abbassando il riscaldamento in casa (negli uffici lo prevediamo già da tempo), sui grandi numeri, allevamenti, trasporti, serve uno sforzo globale che non dipende dal singolo. Anche se…"

Anche se?

"Durante il mio mandato ho provato a instaurare una zona pedonale nei pressi del Comune. Non le dico le proteste. Quindi, spesso il singolo non vuole fare a meno delle sue comodità".

È vero che la centralina di Soresina è in un posto dove c’è grande traffico, specialmente di mezzi pesanti?

"Sì, è nei pressi dell’entrata della Latteria Soresinese. Ma cambia poco".

Come mai?

"Nel 2017 abbiamo preso una centralina mobile e l’abbiamo situata esattamente dalla parte opposta, ma i risultati sono stati di poco inferiori".

Per cui a livello locale avete poco da fare?

"Sì, ritengo che le decisioni debbano essere politiche e prese su larga scala".

A proposito di politica, quest’anno si vota anche qui…

"Guardi, volevo dirglielo subito. Chissà perché la questione dell’inquinamento dell’aria viene fuori nell’imminenza delle amministrative. È già capitato cinque anni fa. In merito alle votazioni sono al secondo mandato e ho chiuso".

Ma la prossima settimana passa la legge sul terzo mandato.

"Quando passerà, ci penserò". Buona passeggiata, sindaco, oggi i valori sono sotto la soglia di attenzione, può respirare a pieni polmoni.